Non è la prima volta che nel mondo dell’editoria si parla di “nuove sensibilità” e del ruolo dei “sensitivity reader”. Ora l’editore inglese degli amatissimi libri per ragazzi di Roald Dahl (1916-1990) ha apportato numerose modifiche a romanzi di culto come “Le streghe”, “Matilde” e “La fabbrica di cioccolato”, togliendo o rivedendo alcuni riferimenti al genere, alla razza e al peso. Una decisione che sta inevitabilmente facendo discutere. Tra i più critici Salman Rushdie, che parla di “un’assurda censura”. E lo scrittore Pierdomenico Baccalario firma una petizione – I particolari sul caso

Spesso negli ultimi anni anche nel mondo del libro si è discusso di “nuove sensibilità“, tanto da portare alla nascita di nuove figure professionali nel settore editoriale, i “sensitivity reader“, chiamati a verificare la correttezza di un manoscritto rispetto alle minoranze, cioè a vagliare i testi prima della pubblicazione, “con la missione di identificare passaggi che contengano stereotipi, pregiudizi o rappresentazioni che possano risultare offensivi o dispregiativi nei confronti di alcune comunità minoritarie, etniche, sessuali e culturali” (ne ha scritto di recente il Giornale della Libreria).

Si torna a parlare di nuove sensibilità in editoria in Inghilterra, dopo la pubblicazione dell’inchiesta del Telegraph, che ha analizzato le numerose “piccole” modifiche apportate dall’editore britannico (Puffin Books, parte del gruppo Penguin Random House) degli amatissimi libri di Roald Dahl (1916-1990) ad alcuni suoi romanzi per ragazzi, in accordo con la Roald Dahl Story Company, propriataria dei diritti d’autore, e che due anni fa è stata comprata da Netflix.

Come sintetizza Il Post, “in totale i cambiamenti sono centinaia: in molti casi sono state semplicemente cancellate singole parole (come l’aggettivo fat, “grasso”) o espressioni, in altri il testo è stato rimaneggiato in maniera più estesa, spesso modificando descrizioni dell’aspetto fisico dei personaggi“. Un portavoce della Roald Dahl Story Company ha inolre risposto al Telegraph che le modifiche sono state fatte “mantenendo la trama della storia, i caratteri dei personaggi e l’irriverenza e lo spirito acuto del testo originale” e che sono “piccole e valutate con grande attenzione“.

A far discutere in particolare, i cambiamenti apportati al romanzo Le Streghe (da cui è stato da poco tratto un film dal premio Oscar Robert Zemeckis): in questo caso sono stati modificati passaggi ritenuti “sessisti“. Anche il personaggio di Matilde, protagonista del libro omonimo, ha subito delle modifiche, come pure un libro come La fabbrica di cioccolato, per fare altri due esempi…

Questi cambiamenti sono stati anticipati da una nota all’inizio del volume: “Le parole sono importanti. Le magnifiche parole di Roald Dahl possono trasportare in mondi diversi e far conoscere personaggi meravigliosi. Questo libro è stato scritto tanti anni fa e quindi ne rivediamo regolarmente il linguaggio per assicurarci che possa essere apprezzato da tutte le persone anche oggi“.

Durissimo il commento, via Twitter, di Salman Rushdie, citato anche dal Corriere della Sera: “Roald Dahl non era un angelo, ma questa è un’assurda censura. Puffin Books e gli eredi di Dahl dovrebbero vergognarsi”.

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Dal canto suo Pierdomenico Baccalario, scrittore per ragazzi molto noto anche all’estero, ha lanciato una petizione su Change.org: “Save Roald Dahl from Puffin New Edit“, criticando queste modifiche: “Considero questo editing offensivo per milioni di lettori“, sottolinea Baccalario.

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