Scrittori, librai, editori e lettori: in tanti in queste ore stanno ricordando con affetto e omaggiando la figura di Luigi Spagnol, editore e traduttore morto a soli 59 anni

In tanti in queste ore, sui social, stanno ricordando con affetto e omaggiando la figura di Luigi Spagnol, editore e traduttore morto a soli 59 anni.

Stefano Mauri, presidente di GeMS, spiega: “Per me è stato come avere un fratello sul lavoro. In più di trent’anni abbiamo condiviso tante avventure. Luigi era una persona di sostanza, non badava agli onori. Ora però voglio che sia chiaro a tutti chi è scomparso. È scomparsa la persona che con i suoi successi editoriali ha dimostrato più volte negli ultimi trent’anni di sapere meglio di chiunque altro che cosa è un libro, cosa può fare un libro per i lettori e fino a dove può arrivare. Vorrei tentare di spiegarlo con le sue parole: ‘I libri sono scritti da persone, letti da persone, venduti da persone, e parlano di persone. È dunque fondamentale che siano anche pubblicati da persone, libere di seguire le proprie idee, le proprie strategie e le proprie passioni’”.

Con commozione lo ricorda il presidente dell’Associazione Italiana Editori Ricardo Franco Levi, a nome degli editori italiani. “Perdiamo una figura ed un editore straordinario, protagonista, con il suo speciale contributo e le sue intuizioni, della crescita e dell’affermazione del gruppo GeMs. L’essere stato editore di Harry Potter in Italia è stato solo uno dei tanti segni lasciati da Luigi Spagnol nell’editoria e nella cultura italiana”.

“Tristezza e dolore”, scrive su Facebook Nicola Lagioia, scrittore e direttore del Salone del Libro di Torino. Sui social sono tanti i colleghi editori a ricordarlo, come pure le scrittrici e gli scrittori, le libraie e i librai.

Sulla pagina Facebook della Salani, la casa editrice di Harry Potter, di cui era presidente, si legge: “È con profondo dolore che oggi diciamo addio a Luigi Spagnol, Presidente di Salani, Vicepresidente di GeMS, editore attento e gentile e, per noi e per i molti che lo hanno conosciuto, un amico e una guida.
Lo facciamo con il cuore pieno di tristezza ma con altrettanta riconoscenza per quello che ha saputo dare all’editoria italiana e la certezza che Salani non smetterà mai di seguire la strada da lui tracciata”.

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