Il libro vincitore del Premio Bancarella 2025, giunto alla 73esima edizione, è “Come l’arancio amaro” di Milena Palminteri. A Gianluigi Buffon il Bancarella Sport. La Gerla d’Oro all’editore Raffaello Avanzini di Newton Compton – I particolari

Il libro vincitore del Premio Bancarella 2025, giunto alla sua 73esima edizione, è Come l’arancio amaro di Milena Palminteri, edito da Bompiani. Il premio, istituito nel 1953, è un omaggio ai librai e ai venditori di libri su bancarelle originari Pontremoli. Ed è l’unico assegnato ogni anno proprio da libraie e librai.

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Via social, la casa editrice Bompiani ha commentato a caldo: “Congratulazioni a Milena e un ringraziamento a tutti coloro che hanno sostenuto questo incredibile romanzo“.

Milena Palminteri

Milena Palminteri

Le parole dell’autrice

L’auutrice, dal canto suo, ha ricevuto il “San Giovanni di Dio”, la scultura di Umberto Piombino, simbolo dei librai che partirono da Montereggio e da Pontremoli per esportare la cultura in tutta Italia, e ha dichiarato: “Sono incredula e riconoscente per aver ricevuto il premio Bancarella, che è per me ragione di immenso orgoglio e gioia. Ed è stata una esperienza bella e divertente essere parte di una sestina fatta di autori in gamba: si è creato un gruppo leale e affiatato, è stato molto bello ritrovarsi insieme ieri sera a Pontremoli. Quando ho raggiunto l’età della pensione, dopo una vita di lavoro intenso, ho pensato che avevo un desiderio: imparare a leggere e a scrivere. È stato imparando a leggere con profondità che ho saputo trovare dentro di me la radice della scrittura, e da quella far fiorire la storia di una donna – Sabedda – tradita da un uomo prepotente e potente ma capace di consegnare a sua figlia una vita diversa, una vita nella quale potrà essere lei a scegliere. Anche se il prezzo della libertà di sua figlia sarà per Sabedda dover rinunciare a lei, affidandola a una madre agiata, Nardina, a sua volta tormentata dal dolore di non poter concepire un bambino. Carlotta è dunque l’innesto, il ramo di arancio dolce e succoso che attecchisce grazie alla forza dell’arancio amaro e da esso trae la forza per resistere alle intemperie. Dedico questo premio alla mia nipotina, che si affaccia alla vita, e a tutte le donne che resistono alle stagioni più dure e dopo ogni inverno tornano a fiorire in tutto il loro splendore”.

premio bancarella 2025

Il libro vincitore

Il romanzo di Palminteri – tra gli esordi italiani più venduti degli ultimi anni – porta ad Agrigento, nel 1960Carlotta, una delle protagoniste, ha 36 anni ed è convinta che nessuna persona amata possa rimanerle vicino: suo padre è morto la notte in cui lei nasceva, la sua adorata bambinaia se n’è andata quando lei era piccola e sua madre è sempre stata simile a un’algida istitutrice.

Chi è Milena Palminteri

Milena Palminteri è nata a Palermo, vive a Salerno e ha due figli ormai grandi. Ha lavorato per tutta la vita come conservatrice in archivi notarili. All’inizio degli anni ’80, mentre dirigeva l’archivio di Salerno, “tra le carte di un vecchio fascicolo si è imbattuta in una storia che chiedeva di essere raccontata, quella di un neonato trasportato in una cesta e di una madre accusata di avere comprato il suo bambino”. A quella vicenda, negli anni, se ne sono intrecciate altre, confluite in Come l’arancio amaro, in corso di traduzione in quattordici lingue. A fine estate, il 20 agosto, è prevista l’uscita in Francia.

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Secondo posto per Paola Jacobbi, terzo per Luca Mercadante

Come di consueto, Pontremoli ha ospitato la finale, che ha visto protagonisti, con Milena Palminteri, Luisa di Paola Jacobbi, proposto da Sonzogno, seconda con 113 preferenze, La fame del cigno di Luca Mercadante, edito da Sellerio, terzo con 103 voti, Il pendio dei noci di Gianni Oliva, pubblicato da Mondadori, quarto con 102 voti, Il dio che hai scelto per me di Martina Pucciarelli, edito da HarperCollins, quinto con 90 preferenze, e La ragazza con la gonna a fiori di Guido Rodriguez, uscito da Morellini e giunto sesto con 64 voti.

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A Buffon il Premio Bancarella Sport

Quanto al 62esimo Premio Bancarella Sport, è andato a Gianluigi Buffon, per l’autobiografia Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi, pubblicata da Mondadori e scritta con Mario Desiati. I librai indipendenti e la giuria tecnica composta da giornalisti sportivi e panathleti hanno scelto il volume dell’ex portiere della Nazionale e della Juventus, che ha ottenuto 193 voti. Al secondo posto Paolo Piras, autore di Vertical – Il romanzo di Gigi Riva (66thand2nd), al terzo Claudio Colombo con Giù la testa (Hoepli), al quarto La mia vita controvento di Reinhold Messner (Corbaccio), al quinto Senna le verità (Edizioni Minerva) di Franco Nugnes e al sesto Gioco sporco – I misteri dello sport (Gallucci Editore) di Nicola Calathopoulos.

La Gerla d’Oro all’editore Raffaello Avanzini

A Pontremoli, durante la cerimonia, è stato assegnata anche la Gerla d’Oro, all’editore Raffaello Avanzini di Newton Compton. Il riconoscimento speciale, assegnato ogni anno “a chi abbia svolto un ruolo importante nella diffusione del libro”, è andata all’editore romano “per aver contribuito alla scoperta di nuovi e importanti autori italiani e stranieri”, recita la motivazione. All’editore di Newton Compton “va un plauso particolare per l’attenzione avuta nei confronti dei giovani, riuscendo ad interpretare le loro aspettative di lettura, allargando la platea dei lettori e facendo ben sperare per il futuro del mercato del libro”. Alcuni anni fa, la Gerla d’Oro era stata assegnata a Vittorio Avanzini, fondatore della casa editrice Newton Compton e padre di Raffaello, definito “uno tra gli editori più lungimiranti e adeguati al contesto delle nuove tecnologie editoriali”.

“Ringrazio il Premio Bancarella a cui sono molto affezionato da tanti anni. Era il 1988 la prima volta che sono stato qui a Pontremoli. Questo Premio per me è importantissimo perché sono i librai stessi a votare il libro più amato dal pubblico. Negli anni tanti nostri autori hanno vinto il Bancarella, Premio che ha contribuito al loro successo: Marcello Simoni, Anna Premoli, Matteo Strukul e Angela Marsons”, ha commentato Avanzini.

 

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