Il primo incontro della nuova serie del podcast “Domani” vede ospite Sandro Veronesi, protagonista al premio Strega 2020 con “Il colibrì”. Che affronta tanti temi, dall’editoria alla politica, passando per Greta e Papa Francesco

Il podcast Domani, sponsorizzato da Zacapa Rum e condotto da Carlo Annese di Piano P, torna con una nuova serie di dialoghi con intellettuali, artisti e creativi, per immaginare che cosa potrà accadere nella cultura, nella società e nel costume quando la pandemia sarà finita.

Il primo incontro della nuova serie vede ospite Sandro Veronesi, protagonista al premio Strega 2020 con Il colibrì (La Nave di Teseo). Veronesi ha vinto per la seconda volta il riconoscimento letterario più ambito e discusso, dopo esserselo già aggiudicato con Caos Calmo nel 2006.

Lo scrittore si racconta in una lunga intervista (disponibile gratuitamente qui). Tanti i temi trattati, da Greta Thunberg dall’attivismo politico, passando per l’industria editoriale (“si pubblicano troppi libri, ma se ne vendono anche tanti. Quando ero editore con Fandango fummo costretti a diventare grandi per poter essere distribuiti. Se le persone comprano un manuale per dimagrire vuol dire che non dà più credito a Google, ma alla competenza rappresentata dagli autori e dalla casa editrice che pubblica quel manuale”).

Spazio anche per la lettera di ringraziamento scritta a Papa Francesco a nome degli artisti (“quelle immagini toccanti del Papa, solo sotto la pioggia che prega, un po’ di speranza te la mettevano”), e alla critica nei confronti del mondo laico e di chi, oggi, è alla guida del Paese, per la disattenzione verso l’arte, la cultura e l’istruzione: “Per quel mondo dei precari, quel mondo di persone che se non lavorano non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena nulla, neanche una menzione. Così come non sono stati menzionati i carcerati, e infatti li è tocccato fare delle rivolte per farsi notare, per far capire che il virus minacciava anche loro. Abbiamo della gente inadeguata, a cui sfuggono un po’ troppe cose”.

Sandro veronesi gettyeditorial 01-07-2020

Per lo scrittore “in questo momento la ricostruzione deve passare attraverso persone che, in qualche modo, stabiliscano le gerarchie”. Veronesi affronta poi con preoccupazione alcune grandi questioni, per le quali questo “periodo inaudito” potrebbe rappresentare un’occasione di ripensamento.

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