Per la seconda volta, Sandro Veronesi, autore de “Il colibrì”, vince il premio Strega, dopo essersi già imposto nel 2006 con “Caos Calmo” – I particolari

Per la seconda volta, Sandro Veronesi, autore de Il colibrì (La nave di Teseo), vince (nettamente, con 200 voti) il premio Strega, dopo essersi già imposto nel 2006 con Caos Calmo.

A Roma, infatti, nel consueto scenario del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, si è appena conclusa la finalissima del premio letterario italiano più ambito, quest’anno in versione inusuale e “ridotta”, nel rispetto delle prescrizioni governative in materia di distanziamento fisico.

Il colibrì, già libro dell’anno per la Lettura del Corriere della Sera, porta dunque a casa l’edizione 2020 dello Strega (605 i giurati che hanno votato quest’anno, il 91% degli aventi diritto).

Nonostante ben 3 candidati in finale (anzi, probabilmente proprio perché danneggiato dalla concorrenza interna), arriva ancora una sconfitta per il primo gruppo librario italiano, Mondadori, che al Ninfeo ormai non si impone dal 2017 (allora con Cognetti).

Al secondo posto si piazza Gianrico Carofiglio con La misura del tempo (romanzo pubblicato da Einaudi Stile Libero), con 132 voti.

Terza posizione per Valeria Parrella con Almarina (uscito per Einaudi), che ottiene 86 voti.

Quarto posto per Gian Arturo Ferrari, a lungo numero uno della Mondadori e per anni discusso dominatore allo Strega con le case editrici del suo gruppo. Il “professore”, che aveva già pubblicato il saggio Libro per Bollati Boringhieri, con il suo primo romanzo, Ragazzo italiano (Feltrinelli) ottiene 70 voti.

Quinta posizione per Daniele Mencarelli, autore di Tutto chiede salvezza (Mondadori, già vincitore dello Strega Giovani, il premio delle scuole), che ottiene 67 voti.

Sesta e ultima posizione per Jonathan Bazzi, autore Febbre (Fandango Libri), con 50 voti.

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