A settembre tornerà in libreria, nell’ambito del Gruppo Mondadori, la Silvio Berlusconi Editore, che nel 2025 ospiterà anche un autore come Walter Siti. Lo scrittore Premio Strega a ilLibraio.it spiega: “Mi è stato assicurato che avrò la massima libertà. Ovviamente non sono disposto ad accettare censure…”

Come annunciato da Marina Berlusconi, nell’ambito del Gruppo Mondadori a settembre tornerà in libreria la Silvio Berlusconi Editore, con l’obiettivo di “concentrarsi sul pensiero liberale e democratico”. Si parte con un saggio di Tony Blair sull’arte di governare, in libreria in contemporanea mondiale (On Leadership – L’arte di governare).

Una notizia (su cui si vociferava da un po’, in realtà) destinata a far parlare, in Italia come all’estero, quella di un marchio dedicato all’ex premier. La curiosità è che, tra i libri annunciati per il 2025, c’è anche Ragazzi di carta velina di Walter Siti, che sarà collocato nella collana Libera. Come si legge nel comunicato, Siti, curatore delle opere di Pier Paolo Pasolini e Premio Strega nel 2013 con Resistere non serve a niente, nel nuovo libro “riflette sulla fragilità dei più giovani e ne fa un paradigma interpretativo che attraversa molte delle mutazioni in corso nella nostra società”. Nella sua analisi, lo scrittore “sceglie come punto di partenza i linguaggi dell’ultima generazione, per capire le dinamiche di un contesto sociale in cui non si vuole offendere nessuno e tutti si considerano vittime”.

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Abbiamo contattato Siti, da poco in libreria con I figli sono finiti (Rizzoli – qui la nostra recensione), per chiedergli della scelta di pubblicare con la casa editrice dedicata a una figura decisamente divisiva come quella dell’ex premier: “Quando mi è stato chiesto, la persona che mi ha contattato (di cui Siti non vuole fare il nome, ndr), mi ha anticipato che la sua proposta avrebbe potuto scandalizzarmi, e l’ha presa un po’ alla larga… ma non vedo davvero perché dovrebbe scandalizzare il fatto che un mio libro esca per la casa editrice Silvio Berlusconi”. Al telefono con ilLibraio.it, lo scrittore prosegue: “Ho dato la mia disponibilità dopo che mi è stato chiarito il progetto. Non mi pare che il marchio abbia una connotazione politica, l’idea è di dar voce al pensiero liberale. Mi è stato assicurato che avrò la massima libertà. Sono responsabile di quello che scrivo, e ovviamente non sono disposto ad accettare censure“.

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A questo proposito Walter Siti ricorda di aver pubblicato dei libri per la Mondadori quando Berlusconi era ancora vivo: “In Autopsia dell’ossessione (uscito nel 2010, ndr), ad esempio, tra i personaggi ce n’era uno ferocemente antiberlusconiano. Dalla casa editrice mi fu fatto notare che forse avrei potuto attenuare qualche espressione, ma spiegai che quelle che avevo scelto erano citazioni letterarie, da Eros e Priapo di Carlo Emilio Gadda, un testo dedicato a Mussolini. E così non furono fatte modifiche…”.

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