Come aprire una libreria, oggi, in Italia? Proponiamo una guida rapida. Senza dimenticare che coraggio e passione non bastano, e che la formazione è fondamentale…
Come aprire una libreria, oggi, in Italia?
A proposito, ha senso farlo, in un Paese in cui, dati alla mano, si legge meno che altrove, e l’e-commerce è molto cresciuto (in particolare negli anni della pandemia), e senza dimenticare che sono sempre di più le “distrazioni digitali” (dai social a WhatsApp) e le opportunità (videogiochi, serie tv…) per i potenziali lettori di tutte le età, che fanno inevitabilmente concorrenza alla lettura stessa, e dunque anche all’acquisto di libri in un negozio fisico?
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La riposta è decisamente sì, anche perché, proprio grazie ai social (e in particolare a TikTok), negli ultimi anni una nuova generazione di lettrici e lettori ha dimostrato una forte passione per la lettura e le librerie. Tra l’altro, nonostante non poche librerie chiudano, da Nord a Sud, fortunatamente molte altre continuano ad aprire, anche in provincia, grazie al coraggio e alla passione di libraie e librai spesso giovani o di donne e uomini che decidono di rischiare, lasciando il “posto fisso” per inseguire il sogno di diventare libraie e librai. Su ilLibraio.it, non a caso, di storie di questo tipo ne abbiamo raccontate decine, e continueremo a raccontarne.
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COME SI APRE OGGI UNA LIBRERIA?
Ma come si apre una libreria? Di certo, coraggio e passione non bastano. Fondamentale, come vedremo, è la formazione. Che aiuta a prendere decisioni importanti, come quella di aprire una libreria indipendente o un negozio in franchising a seconda di diversi fattori.
E aiuta anche a scegliere se, per il proprio negozio, avere a che fare direttamente con gli editori e i loro distributori o con un unico grossista, per semplificare.
Come scriveva nel 2017 Giacomo Papi nella sua guida pubblicata da il Post, tra l’altro, bisogna “trovare il posto giusto, e stare molto attenti a non pagare troppo di affitto“. Quindi è bene scegliere con la massima attenzione il luogo in cui aprire il negozio, facendo tutte le valutazioni del caso. A questo proposito, ilLibraio.it ospita il primo database delle librerie italiane, un servizio gratuito per i librai e i lettori, realizzato con Informazioni Editoriali.
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Se si vuole inserire uno spazio bar all’interno della libreria, tra l’altro, sono necessarie specifiche licenze, e i tempi si allungano. A questo proposito, sempre sul Post si spiega che per avviare una libreria “bisogna aprire una società e presentare uno statuto con l’elenco di tutte le tipologie di oggetti – oltre ai libri – che si prevede di poter vendere in futuro”. Altro elemento “pratico” da considerare: è necessario abbonarsi a un software gestionale, per “tener conto di entrate, uscite, ordini e riordini”, e dei libri presenti sui propri scaffali.
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L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE E DEGLI INCONTRI
Sia nel momento in cui si sta per aprire, sia dopo l’apertura, per una libreria è ormai fondamentale comunicare bene in rete, sia attraverso un sito aggiornato, sia attraverso Facebook, Instagram e, se si riesce, anche Twitter (anche per tenersi informati sulle novità nel settore editoriale) o TikTok.
A seconda della tipologia della libreria, è importante organizzare incontri d’autore, gruppi di lettura e, in generale, “aprire” la libreria al quartiere, con iniziative ad hoc, anche in dialogo con scuole e associazioni. La libreria deve essere un luogo aperto ai giovani e alle famiglie, e non deve incutere “timore”.
LA SCUOLA PER LIBRAI UMBERTO E ELISABETTA MAURI
Da queste sintetiche informazioni, appare chiaro che librai non ci si improvvisa. Non a caso, esistono scuole e corsi.
Nata nel 1983, “primo esempio in Italia, secondo in Europa, dopo Francoforte“, la Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri è nota in tutto il mondo, ed è diventata “un laboratorio di sperimentazione e dibattito sulle possibilità del libro”; da sempre “coordina corsi per librai professionisti e aspiranti tali e rinnova il suo impegno nell’organizzare importanti momenti di confronto sul futuro del mondo del libro“, coinvolgendo librai ed editori italiani e internazionali.
La Scuola, come si legge sul sito, “promuove una discussione che non rimane circoscritta all’organizzazione e alla gestione del punto vendita, ma che si estende a tutti gli aspetti che coinvolgono l’attività della libreria: assortimento, equilibrio economico e finanziario, servizio al cliente, distribuzione, commercializzazione e promozione“.
Inoltre, sono disponibili i Corsi Monografici, che offrono “una vasta gamma di risorse di approfondimento, specializzazione e aggiornamento”, e il Seminario di Perfezionamento, che si tiene a Venezia a fine gennaio è invece riservato ai soli librai professionisti.
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ALTRI CORSI PER ASPIRANTI LIBRAIE E LIBRAI
Per chi sogna di aprire una libreria ci sono anche altri corsi, tra cui quelli per aspiranti libraie e librai della Scuola Librai Italiani, la scuola di formazione dell’Associazione Librai Italiani Confcommercio-Imprese per l’Italia, nata nel 2006.
L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE
In generale, come detto, va sottolineata l’importanza della formazione, come conferma un intervento sempre del 2016 (qui la versione integrale, ndr), e sempre attuale, Romano Montroni, ex presidente del Centro per il libro e la lettura e docente della Scuola Librai Mauri: “(…) Sono convinto che i librai, soprattutto i librai indipendenti, ma non solo loro, possono esercitare un ruolo importantissimo: con le loro proposte, con le loro vetrine, con i loro consigli. Se non ne fossi convinto, non riuscirei a insegnare alla Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri con tanta passione e tanto entusiasmo, da ormai oltre trent’anni. Certo, per imprimere un segno sul mercato è fondamentale che siano librai veri e non semplici commessi, librai che ricevono una formazione adeguata. Altrimenti è molto difficile che possano essere consapevoli del loro mestiere e della funzione sociale e culturale che può svolgere una libreria. Una libreria che sia non un semplice punto di vendita, ma un luogo di scambio e di circolazione di idee, un luogo dove si soddisfano curiosità e dove ne nascono continuamente di nuove…”. Un messaggio importante, per chi sogna di cominciare questo percorso, e a cui va il nostro in bocca al lupo.
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