“Negli anni della pandemia, il web e i social stanno hanno portando molti giovani nelle librerie”. “Negli Usa persino l’Ulisse di Joyce ha scalato le classifiche grazie a TikTok”. “Stiamo vivendo una delle fasi più positive nella storia del settore”. “L’ascesa di Amazon ha spinto l’editoria a cambiare e rinnovarsi”. “Crescono gli audiolibri”. “Sempre più attenzione a diversità e inclusione”. “Preoccupano l’aumento del costo della carta e la pirateria, oltre all’inflazione”. “Sempre più difficile lanciare nuove voci, ma rispetto al passato sono aumentate le seconde possibilità per romanzi e saggi”. Tanti gli spunti, i temi, i punti di vista e le tendenze emerse dal Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri 2022: dall’Italia alla Germania, dagli Usa al Regno Unito, i cambiamenti nel mondo dei libri e dell’editoria non mancano. Ecco, in sintesi, alcune delle novità emerse dal convegno

“Il nuovo futuro” del libro e dell’editoria. Se n’è parlato (anche quest’anno online, a causa dell’emergenza sanitaria tuttora in corso) al Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, organizzato dalla Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri.

Il convegno, che la Fondazione organizza con il contributo di Messaggerie Libri e Messaggerie Italiane, e in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, l’Associazione Librai Italiani, e il Centro per il Libro e la Lettura, ha coinvolto anche questa volta importanti editori e librai italiani e internazionali.

Il Seminario, del resto, è da sempre un importante momento di confronto sul mondo del libro, in cui si prendono in esame i diversi aspetti e le criticità proprie di un’attività affascinante e fondamentale per la diffusione della cultura come quella delle librerie: gestione, organizzazione, distribuzione, commercializzazione e promozione.

I lavori sono stati aperti da Achille Mauri: il Presidente della Fondazione ha ricordato con emozione e nostalgia gli appuntamenti veneziani con la Scuola e ha sottolineato, allo stesso tempo, quanto la modalità online permetta di raggiungere un uditorio internazionale molto ampio.

Secondo Achille Mauri, inoltre, “nessuno nel 2020 avrebbe immaginato che l’intera editoria occidentale sarebbe cresciuta in questo modo. È aumentato sensibilmente il numero di copie vendute, ma ancora di più è cresciuto il numero di pagine lette, e questo è importantissimo”.

Atteso poi il momento dell’assegnazione del sedicesimo Premio per Librai Luciano e Silvana Mauri, andato alla Libreria Ultima Spiaggia di Ventotene, e della terza Borsa di lavoro Nick Perren, andata ad Alessandro Tridello della libreria Ubik di Mestre. I librai di Ventotene, Alessia Carpi e Fabio Masi, e Tridello sono stati protagonisti di due video.

Alberto Ottieri (Messaggerie Italiane e Emmelibri) ha quindi introdotto il panel Scenari economici di mercato, con gli interventi di Angelo Tantazzi (Prometeia) sul tema Proiezioni per il 2022: dove va la spesa delle famiglie italiane? e di Ricardo Franco Levi (Associazione Italiana Editori e Federation of European Publishers) su Il mercato del libro italiano e internazionale. In questa occasione sono stati presentati i dati AIE del mercato del libro e della lettura 2021.

“LIBRI E LIBRERIE SONO STATI CONSIDERATI ESSENZIALI DURANTE LA PANDEMIA”

Nella sua introduzione, Ottieri, Vicepresidente e CEO di Messaggerie Italiane e CEO di Emmelibri, ha prima sottolineato che “l’andamento del mercato del libro italiano ed europeo e la crescita economica del PIL in Europa e nei paesi anglosassoni, con incrementi sorprendenti e mai registrati in passato (vendite libri Italia +16%, Pil italiano +6%) ci spingono a riflettere sulle prospettive future. Non c’è dubbio che la capacità di spesa dei lettori, unita al maggior tempo disponibile causato dalla pandemia, sono elementi essenziali di una crescita che ci auguriamo duratura. Il nuovo mondo digitale e i nuovi generi, tra cui i fumetti, hanno avvicinato i giovani alla lettura, e questo è un segnale di forte fiducia per il futuro del mercato. Il libro e le librerie sono stati considerati, durante la pandemia, dal governo e dal ministro Franceschini, ‘beni essenziali’”.

VENDERE LIBRI IN UN MONDO DIVERSO

Si è poi tenuta una tavola rotonda, moderata da Porter Anderson (Publishing Perspectives), sul tema Reset dell’editoria: vendere libri in un mondo diverso, alla quale sono intervenuti Michael Busch (Thalia), James Daunt (Waterstones e Barnes & Noble), Andrew Franklin (Profile), Doris Janhsen (Droemer Knaur) e Stefano Mauri (Messaggerie Italiane e Gruppo editoriale Mauri Spagnol).

Riferendosi al mercato Usa, Anderson ha ricordato che “il mercato di varia generale ha guadagnato il 12,3%”. Aggiungendo che, “stando a una ricerca legata ai libri fisici, nel 2022 i consumatori torneranno nei negozi, visto che si parlerà sempre più di convivenza con il virus. La quota di mercato dei libri cartacei è quindi destinata a crescere ancora”.

Tra i temi affrontati da Anderson, anche l’inclusività e la diversità nel mondo del libro e dell’editoria, e i passi avanti ancora da fare, in particolare riferendosi alla situazione oltreoceano.

“IL WEB HA AIUTATO IL LIBRO E PORTATO MOLTI GIOVANI IN LIBRERIA”

“L’editoria libraria occidentale gode di buona salute e i lettori si sono aggrappati ai libri in questo momento di smarrimento”, ha dichiarato Stefano Mauri, Vicepresidente e CEO di Messaggerie Italiane, Presidente e CEO del Gruppo editoriale Mauri Spagnol: “Le librerie sono state un punto di riferimento. Dopo uno scatto in avanti dell’ecommerce durante i lockdown, in questi due anni le librerie hanno ripreso la loro funzione arricchita da una maggiore presenza nel digitale e da un maggior servizio ai lettori fino alla consegna a casa. Ma l’effetto più sorprendente del rimescolamento del mazzo creato dalla pandemia è che il web ha aiutato il libro e portato anche molti giovani in libreria. I giovani lettori e soprattutto le giovani lettrici grazie ai social sono diventati estremamente influenti sulle classifiche dei bestseller”.

“NEGLI USA L’ULISSE DI JOYCE E’ UN BESTSELLER GRAZIE A TIKTOK”

Daunt ha spiegato come nel tempo è cambiato l’approccio nel settore: “ora anche i librai si sono aperti all’analisi dei dati sui gusti di lettori di ogni età“. E ha espresso soddisfazione per “l’arrivo nelle librerie di tante ragazze e ragazzi, per comprare manga e fumetti, ma non solo”. Citando poi il fenomeno-Madeline Miller (spinto da TikTok, ndr) Daunt ha dichiarato che “un coinvolgimento dei più giovani così elevato non si vedeva dai tempi delle uscite dei nuovi capitoli della saga di Harry Potter”. Ovviamente, un ruolo importante lo stanno giocando (non solo per le nuove generazioni), i social e TikTok in particolare: “Negli Usa, ad esempio, ultimamente l’Ulisse di James Joyce è diventato virale su TikTok e, di conseguenza, protagonista tra i bestseller“, ha aggiunto uno dei librai più noti e stimati al mondo, da anni ospite fisso e atteso della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri.

“UNO DEI MOMENTI PIU’ POSITIVI NELLA STORIA DEL SETTORE”

Daunt, inoltre, si è detto colpito dalla “resilienza del mercato dei libri e dei librai: stiamo beneficiando di un momento positivo, uno dei migliori da quando sono libraio, nonostante una pandemia tuttora in corso, che ci costringe ancora ad adattarci alle circostanze e alle restrizioni, con nuove sfide da affrontare”.

“L’ASCESA DI AMAZON HA SPINTO IL MONDO DEL LIBRO A CAMBIARE E RINNOVARSI”

Michael Busch si è soffermato sull’impatto pesante dei lockdown nel mercato tedesco e, argomentando sul contesto in trasformazione anche a causa della pandemia, ha sottolineato allo stesso tempo il ruolo di Thalia come “piattaforma aperta per tutti i venditori di libri“. Ha detto la sua sulle “resistenze del mondo dei libri davanti ai cambiamenti“, contro cui si impegna, concentrandosi sui “vantaggi”: “Paradossalmente l’avvento e l’ascesa di Amazon, che all’inizio ha generato molta preoccupazione, in realtà ci ha spinto a rispondere con iniziative di crescita e cambiamento che non avremmo mai intrapreso autonomamente“. E, sempre riferendosi ai temi della contemporaneità, ha parlato di audiolibri, “che permettono di rivolgersi a un pubblico diverso”, e delle fake news: “I libri sono uno strumento contro di esse”.

“PORSI IN MODO EMPATICO VERSO I CLIENTI”

Per Michael Busch “nel dopo-pandemia bisognerà puntare sull’online, sulla rapidità e sul multicanale: bisognerà sempre più porsi in modo empatico verso il cliente, spiegando che si potrà ricevere tutto, ovunque e in qualsiasi momento. E comunicare il valore della lettura a tutte e tutti”.

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“E’ DIVENTATO SEMPRE PIU’ DIFFICILE LANCIARE NUOVI AUTORI”

Andrew Franklin di Profile si è detto “entusiasta per la crescita delle vendite”; allo stesso tempo, “è preoccupante come sia diventato sempre più difficile lanciare nuovi autori, e questo vale per tutti gli editori. Per il futuro di questa industria bisogna necessariamente tener conto dei nuovi scrittori e delle nuove realtà editoriali”. Riferendosi sempre al mondo UK, Franklin ha aggiunto che “in Gran Bretagna, paradossalmente, Amazon vende il 20/30% in meno delle librerie: la gente paga di più per l’esperienza della libreria fisica, che riesce a creare vere e proprie comunità”.

“GRAZIE ALLA RETE, IN QUALSIASI MOMENTO POSSONO ARRIVARE SECONDE OPPORTUNITA’ PER I LIBRI”

Anche Stefano Mauri si è soffermato sulle trasformazioni del mercato, sottolineando sì la complessità del nuovo contesto, ma anche “le opportunità, che molto spesso arrivano dalla rete”: “È vero che è diventato più difficile lanciare nuove voci, ma non va dimenticato che oggi, in qualsiasi momento dopo la pubblicazione, per un libro può sorprendentemente arrivare una seconda opportunità di attenzione e quindi di vendita, che molto spesso riguarda il pubblico più giovane. Forse quindi, da questo punto di vista, si può dire che la nostra attività sia diventata un po’ più imprevedibile rispetto al passato, ma tutto questo va a sommarsi, non a sottrarsi alle vendite tradizionali, e quindi, ancora una volta, si può parlare di opportunità per noi editori”.

FRANCESCHINI: “L’ITALIA DEVE SCOMMETTERE SULLA CULTURA COME CHIAVE PER LO SVILUPPO E LA RIPARTENZA”

Quindi, il videomessaggio del Ministro della cultura Dario Franceschini che, nelle ore delicatissime del voto per il Quirinale, non ha potuto partecipare in diretta al Seminario: “Leggere è un atto di libertà e di scoperta, uno spazio ritagliato per noi stessi, dedicato al gusto rivoluzionario della lentezza nell’epoca della velocità. Un modo per allargare gli orizzonti, e moltiplicare le nostre vite e le nostre esperienze, che si è rivelato ancora più prezioso e ricercato nei momenti più duri della pandemia, quando il confinamento forzoso ha improvvisamente azzerato la nostra socialità. E una volta riscoperto, il piacere della lettura sembra non aver abbandonato gli italiani, come dimostrano i dati degli ultimi due anni del mercato librario”. E ancora: “L’Italia deve scommettere sulla cultura come chiave fondamentale per lo sviluppo e la ripartenza, e la promozione della lettura, che ha una funzione insostituibile per la crescita individuale e collettiva, è un tassello fondamentale di questo percorso”.

“VERSO UNA LEGGE CHE SOSTENGA L’INTERA FILIERA”

Il ministro ha aggiunto: “Per sostenere il settore dell’editoria libraria in pandemia, sono stati aiutati i piccoli editori così come l’editoria specializzata in arte e turismo, e sono stati ristorati i traduttori editoriali. Contestualmente, si è cominciato a lavorare per una legge per l’editoria che, così come già avviene per il cinema, merita un sostegno per l’intera filiera: librai, editori, distributori e autori. In questo contesto, il lavoro dei librai, rivelando spirito di iniziativa e capacità di resilienza, si è confermato fondamentale nel saper indirizzare i ritrovati lettori, per avvicinarli alla magia e alla forza delle pagine”.

“PREOCCUPANO L’AUMENTO DEL PREZZO DELLA CARTA E LA PIRATERIA”

Dialogando infine con il giornalista e presidente della Longanesi Ferruccio de Bortoli, il presidente di Aie Levi è tornato a soffermarsi sulle “forti criticità: il prezzo e la disponibilità della carta, che rappresenta una vera e propria emergenza, la diffusione della pirateria, le incertezze legate alla ripresa economica e alla capacità di resistenza della catena logistica, le incognite sulla praticabilità di fiere e festival letterari, la crisi perdurante dell’editoria di arte e turismo”.

 

 

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