“Ho voluto dar vita a un luogo dove fare delle esperienze, provare emozioni e sentimenti, trascorrere del tempo, per coltivare se stessi, la propria creatività e le proprie passioni”. A Busto Arsizio, in provincia di Varese, ha aperto “I libri e i giorni”, libreria per bambini (e non solo). La proprietaria è laureata in editoria, media e giornalismo – La storia

L’inaugurazione de I libri e i giorni, a Busto Arsizio, ha rappresentato l’avverarsi del sogno di Serena, giovane donna laureata in editoria, media e giornalismo.

L’idea è quella di dar vita a una libreria per bambini, specializzata in albi illustrati, ma non solo: spazio anche a delle proposte di narrativa, poesia, cucina e altri tanti generi destinati agli adulti.

I libri e i giorni vetrina

Non mancano eventi e laboratori culturali e creativi, per grandi e piccoli. Non a caso, tanti lettori di tutte le età hanno partecipato alla festa di apertura nella cittadina in provincia di Varese. E per animare l’evento sono stati organizzati laboratori e letture di poesie (ma c’è anche stato spazio per la musica).

L’idea della libreria è nata un po’ di anni fa, ma in realtà è una cosa che ho avuto sempre dentro di me, c’è voluto un po’ di tempo prima di arrivare alla consapevolezza di questo sogno, e poi tempo per passare dal sogno all’idea e dall’idea al progetto. È venuta fuori in un momento in cui ho avuto il coraggio di rivedere un po’ la mia vita (in particolar modo lavorativa) e di guardarmi dentro“, racconta Serana a ilLibraio.it: “Ho capito che avevo bisogno di qualcosa di mio, dove poter esprimere me stessa e le mie passioni, avevo bisogno di un luogo dove potermi nutrire di arte e cultura, dove cercare, trovare e diffondere poesia e bellezza. Con i libri si può fare tutto ciò”.

I libri e i giorni interno

Oltre ai libri, la libreria di Serena – affiancata da Luna, sorella e appassionata d’arte e illustrazione – ha un angolo oggettistica, frutto del lavoro di artigiane, per contribuire ad aiutare questo commercio pregiato.

Sulla scelta del nome I libri e i giorni, la libraia spiega che esso “nasce prima di tutto da alcune ispirazioni, in particolar modo dai Giorni felici di Samuel Beckett e da alcuni poeti francesi come Marcel Proust e Jacques Prévert“. Il suo intento è quello di riferirsi al titolo di una poesia per avere “un nome capace di evocare qualcosa, non importa cosa, magari qualcosa di diverso per ognuno, capace di creare prima di tutto un’atmosfera”.

“La parola ‘giorni’ ha un alto potenziale evocativo, perché i giorni comprendono tutto ciò che fa parte della vita. Il nome è l’unione di un termine più ‘materiale’ e concreto (i libri) con un termine invece più “immateriale” (i giorni) che si allaccia anche al concetto di tempo, il tempo ritrovato grazie ai libri, il riappropriarci di noi stessi e dei nostri giorni, dei nostri sogni… in libreria questo può succedere”.

Ma quali sono i libri che hanno ispirato l’apertura di questo progetto? “Tutti i libri di Bianca Pitzorno, in particolar modo Ascolta il mio cuore. È stato quel libro a far scattare dentro di me qualcosa e a segnare definitivamente e inesorabilmente il mio amore per i libri. Poi tutti quelli di Roald Dahl, e le illustrazioni di Quentin Blake“.

I libri e i giorni Serena

Grazie a I libri e i giorni quindi, come dice la stessa libraia, nasce dunque un “luogo dove fare delle esperienze, provare emozioni e sentimenti, trascorrere del tempo per coltivare se stessi, la propria creatività e le proprie passioni“.

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