Sulle tracce del romanzo “La pelle dell’orso” di Matteo Righetto, un nuovo itinerario escursionistico, naturalistico e culturale sulle pendici del Monte Pore nel territorio di Colle Santa Lucia, premiato con la “bandiera Verde” da Legambiente… – I dettagli
“Era presto, faceva freddo e il bosco nel quale stavano per addentrarsi era buio come la notte appena passata…;
Un gruppo di cornacchie volteggiò ai margini del bosco e andò a posarsi sui prati illuminati dalle prime luci del giorno…;
Gli odori del bosco erano intensi e vivi almeno quanto i colori…;
Un capriolo, con il pelo che stava mutando il colore fulvo dell’estate, usci impaurito da un cespuglio e si allontanò nel fitto del bosco compiendo ampi balzi…” (La pelle dell’orso, Matteo Righetto)
Sulle tracce del romanzo La pelle dell’orso (Tea) di Matteo Righetto, nel 2019 è stato inaugurato l’Alta Via dell’Orso, un itinerario escursionistico, naturalistico e culturale sulle pendici del Monte Pore nel territorio di Colle Santa Lucia.
Da poco l’Alta Via dell’Orso è stata premiata con la “bandiera Verde” da Legambiente, nell’ambito dei riconoscimenti legati al turismo consapevole.
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Già tradotto in molte lingue, il libro, ambientato proprio attorno al monte Pore, racconta di un padre e un figlio che partono alla ricerca di un orso, chiamato da tutti El Diàol, ritrovandosi insieme, in un’intima condivisione di saperi ed emozioni, a vivere una doppia sfida nella natura più incontaminata, ricca di animali e di incontri sorprendenti. Per entrambi, al termine dell’avventura, niente sarà più come prima…
Ecco perché – come sottolinea la presentazione del progetto – l’Amministrazione Comunale e l’Associazione turistica di Colle Santa Lucia Dolomiti, in collaborazione con il Consorzio Arabba Fodom Turismo, hanno voluto dedicare a questa storia di uomini e Natura, un itinerario di sentieri che, da quota 1.450 sale a 1.850, sovrastando la Val Fiorentina per 10, 5 km attorno al massiccio del Pore (gruppo Nuvolau-Averau), per poi scollinare sul versante di Livinallongo del Col di Lana e quindi imboccare la storica Via della Vena, percorsa fin dal Medioevo da minatori e commercianti di ferro e delle più belle spade d’Europa.
La tempesta Vaia del 28 ottobre 2018, e le conseguenze che ha avuto su boschi e sentieri, ha ritardato l’inaugurazione di questo progetto e costretto a nuovi interventi di ripristino e sistemazione, grazie anche al sostegno di Hotel La Perla di Corvara e Associazione Turistica di San Cassiano. Per il momento l’itinerario è dunque percorribile soltanto nella parte Sud. Maggiori dettagli sul sito Colelsantalucia.eu.
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nota: l’articolo, online dal 18 agosto 2019, è stato aggiornato il 25 maggio 2024