Se la letteratura è un gioco, anche il gioco diventa letteratura. Dopo il successo de “Le sette morti di Evelyn Hardcastle”, Stuart Turton torna con il romanzo “Il diavolo e l’acqua scura”, che si presenta come un giallo magico, da risolvere affrontando tempeste, malattie e maledizioni. Non solo sulla carta: il libro diventa infatti anche gioco da tavolo… – L’approfondimento

Vi siete mai chiesti come vi sentireste a imbarcarvi su un veliero, a solcare le acque tumultuose per dieci mesi, e assistere lungo il tragitto ai più efferati crimini… tutto sotto l’ombra di un’oscura maledizione?

Il diavolo e l’acqua scura di Stuart Turton (Neri Pozza, traduzione di Alessandra Maestrini e Anna Ricci) è la nuova avventura dalle tinte poliziesche che esplora un mondo di pirati, compagnie commerciali e oscuri arcani da risolvere affinché il vascello Saardam possa approdare in sicurezza nel porto di Amsterdam.

Avventura, certo, perché non parliamo solo di un libro: il progetto ideato da Neri Pozza con Giochi Uniti ha portato alla luce un gioco da tavolo ispirato al nuovo titolo del celebrato autore inglese.

Chi segue Stuart Turton dal suo esordio-bestseller nel 2019, ricorderà del grande apprezzamento riscosso da Le sette morti di Evelyn Hardcastle (Neri Pozza, traduzione di Federica Oddera), storia che univa l’indagine del giallo al viaggio nel tempo.

Il diavolo e l'acqua scura

Durante un ballo in maschera all’interno di una villa già macchiata da un passato torbido, la giovane Evelyn Hardcastle perde la vita annegando in un laghetto. In una normale detective-story uno dei personaggi si sarebbe cimentato nella risoluzione del crimine, invece… gli investigatori sono otto, e sono la stessa persona che ogni giorno si reincarna in un ospite diverso, incastrato in un misterioso gioco di specchi e reincarnazioni che rappresentano il vero mistero della storia.

Uno dei punti di forza delle storie di Turton è che le sue atmosfere hanno il potere di evadere dal limite della pagina scritta e farsi realtà-aumentata. È già successo nel 2019 quando Neri Pozza ha deciso di allestire una temporary escape room ispirata a Le sette morti di Evelyn Hardcastle, evento di successo nel cuore di Milano.

Questo potenziale meta-letterario è pronto a emergere di nuovo con l’uscita di Il diavolo e l’acqua scura, accompagnato dal relativo gioco da tavolo. Che cosa dobbiamo aspettarci?

Come già anticipato, questa volta Turton ci porta nella rotta che unisce Batavia ad Amsterdam. Ci troviamo nel 1634, e sul veliero Saardam viaggia il governatore Jan Haan, a cui è stata affidata la missione di riportare in patria un misterioso oggetto. Con lui salpa anche il grande investigatore Samuel Pipps, che invece in patria torna in manette, pronto a essere condannato a morte per un crimine efferato appena commesso. Ma non è tutto: sulla nave c’è anche un tenebroso viaggiatore, pronto alle peggiori facezie purché l’imbarcazione non raggiunga il porto…

Una storia, insomma, dove più fazioni si avvicendano sulla stessa nave, ognuna custode di segreti e di mire inconfessabili.

Questa stessa dinamica viene fedelmente riprodotta nel gioco da tavolo di Giochi Uniti, lasciando i partecipanti liberi di cooperare tra loro o, al contrario, di tradirsi l’un l’altro. La versione table-top de Il diavolo e l’acqua santa prevede dai 3 ai 5 giocatori, e permetterà agli appassionati del genere di emulare gli intrighi e gli ammutinamenti a bordo del Saardam…

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