Stando ai dati dell’Osservatorio Ali-Confcommercio sulle librerie indipendenti, il settore è in “decisa ripresa” dopo il duro colpo causato dall’emergenza sanitaria. Sul fronte della digitalizzazione, crescono i negozi di libri che continuano a puntare su ecommerce e consegne a domicilio anche dopo i mesi di lockdown. Se nel 2012 nel nostro Paese le librerie erano 3.901, oggi sono 3.577 – I dettagli

Si è tenuta ieri la 77esima Assemblea di Ali Confcommercio che ha eletto i nuovi organi in rappresentanza del settore. Confermato all’unanimità il presidente Paolo Ambrosini, che dichiara: “questa riconferma all’unanimità mi ha sorpreso, ma mi ha fatto anche comprendere che tutto il lavoro fatto in questi quattro anni è stato apprezzato dai soci. E’ una riconferma carica di aspettative e sono certo che, con il contributo di tutti i colleghi oggi eletti negli organi, ci impegneremo ad onorare in un momento che comunque rimane difficile per le nostre imprese”.

Arrivano poi i dati Osservatorio Ali-Confcommercio sulle librerie indipendenti in Italia, in collaborazione con Format Research. Il settore è in “decisa ripresa” dopo il duro colpo causato dall’emergenza sanitaria: il 34% dei negozi ha registrato un miglioramento dell’andamento della propria attività economica negli ultimi sei mesi del 2020 e il 46,3% ha visto entrare più clienti rispetto ai primi sei mesi dell’anno, caratterizzati dalle restrizioni del primo lockdown. Sono tornati a entrare ed acquistare in libreria, nel secondo semestre del 2020 e nei primi mesi del 2021, sia clienti storici delle librerie, sia “nuovi” clienti, con un aumento dei titoli venduti. In particolare, dal mese di giugno al mese di dicembre 2020, il 48,6% delle librerie indipendenti ha registrato un aumento dei libri acquistati dai clienti ed il 43,1% un aumento dell’acquisto dei libri “in valore”.

Certo non va dimenticato che, stando ai dati elaborati dall’Associazione Italiana Editori e diffusi lo scorso 19 aprile, da un lato l’editoria libraria italiana continua a crescere anche nei primi tre mesi del 2021 (le copie vendute sono in ascesa del 26,7% rispetto allo stesso periodo del 2020), dall’altro si consolida l’ecommerce, che ormai vale il 45% del mercato. Con Amazon in prima fila e con un conseguente calo per le librerie indipendenti, come pure per i negozi di catena e la grande distribuizione (qui i dettagli, ndr).

Ma torniamo ai librai indipendenti, che “esprimono un giudizio decisamente positivo sulle misure governative per il settore delle librerie – come 18app, Carta Docente, biblioteche, apertura anticipata, librerie sempre aperte – che, in questo periodo di crisi sanitaria ed economica, si sono rivelate un fattore essenziale per consentire al settore di potere continuare a fare impresa e cultura”.

Sul fronte della digitalizzazione, da oltre un anno dall’inizio della crisi anche il settore delle librerie indipendenti ha provveduto a innovare: in particolare, il 32,7% ha iniziato ad utilizzare l’ecommerce (che prima della pandemia non utilizzava) per le consegne a domicilio (erano il 27,3% a giugno 2020), il 28,4% ha utilizzato l’ecommerce (che prima della pandemia non utilizzava) per la vendita a distanza. Tra le imprese che a seguito della pandemia hanno iniziato a utilizzare l’ecommerce per le consegne a domicilio, nove su dieci continueranno a effettuare il servizio anche nel post-pandemia.

Spiega Paolo Ambrosini, presidente di Ali-Confcommercio: “Quanto emerso dal nostro osservatorio ci rafforza nella convinzione che senza un’azione sistemica le librerie e la lettura non possono crescere nel paese. Per noi è fondamentale, quindi, confermare le misure adottate l’anno scorso ma anche avere finalmente la forza e il coraggio di rendere detraibili le spese per i libri al pari di quanto avviene ad esempio per le spese mediche. Dobbiamo avere la consapevolezza che il mondo della cultura e della formazione, di cui le librerie sono parte integrante, possono essere una leva determinante per aiutare il Paese a superare la crisi socio-economica in atto e per questo riteniamo che sostenere le librerie, il libro e la lettura sia un investimento per il Paese tutto.”

LA MAPPA DEL SETTORE DELLE LIBRERIE

In Italia le imprese sono oltre tre milioni, di cui quelle del commercio al dettaglio sono oltre 580mila; tra queste, 3.577 sono librerie. Le librerie al Sud Italia rappresentano il 31,2% dell’intero comparto. Lazio, Lombardia e Piemonte sono le prime tre regioni per numero di librerie in Italia.

Nel 2012 esistevano 3.901 librerie. Negli ultimi anni si è assistito a una diminuzione delle librerie pari al -8,3% in termini di variazione percentuale. Le librerie in Italia occupano oltre undicimila addetti. Il 39,3% degli addetti delle librerie operano presso le imprese del Nord-Ovest, il 23,4% operano al Centro. La Lombardia, la Toscana e il Lazio occupano quasi il 50% degli addetti totali che operano nelle librerie. Il Lazio, con il 12,6 delle librerie, dà lavoro all’8,8% degli addetti in Italia nel settore delle librerie.

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