Un percorso guidato attraverso la vita e i libri di Valérie Perrin, autrice del bestseller “Cambiare l’acqua ai fiori” e tornata in libreria con “Tatà”. Tra piccoli borghi francesi, personaggi delicati e storie che scavano nel passato, i romanzi di Perrin sono tra i più apprezzati e amati dal pubblico italiano: scopriamo perché e cosa li caratterizza…
Storie di vita, delicate ma anche atipiche. Questo racconta Valérie Perrin, scrittrice francese, nei suoi romanzi: Cambiare l’acqua ai fiori (il più famoso e ancora molto apprezzato dal pubblico italiano), Il quaderno dell’amore perduto (edito inizialmente da Nord) e Tre (tutti pubblicati ora da e/o).
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Attraverso personaggi a loro modo unici, sensibili, caparbi e spesso alla ricerca di loro stessi, Perrin riesce a trasportare lettrici e lettori nei piccoli borghi francesi, scenari perfetti per le vicende narrate. Ma nulla è come sembra, Perrin descrive tanto le gioie quanto i dolori e le pagine più brutte della vita. Inevitabilmente i racconti assumono un carattere ancora più profondo e umano, le storie sebbene di finzione sono reali come i sentimenti raccontati – e trasmessi – a chi legge.
In occasione dell’uscita del nuovo romanzo, Tatà, ecco un viaggio attraverso la vita e i libri di Valérie Perrin.
Chi è Valérie Perrin
Valérie Perrin oggi, in Italia e all’estero, è una delle penne più riconoscibili, una scrittrice che possiamo tranquillamente definire di successo (si pensi ai numerosi paesi in cui è tradotta o alle copie vendute). Ma prima di intraprendere questa carriera, Perrin è stata commessa, segretaria, addetta di call center ed estetista. Ha poi lavorato nel mondo del cinema come fotografa di scena delle più importanti produzioni cinematografiche. Accanto a lei un partner d’eccellenza: il regista Claude Lelouche, tra i padri della Nouvelle Vague, conosciuto nel 2007, con cui ha collaborato alla stesura di molte sceneggiature (tra cui Finalement, uscito nelle sale italiane nel settembre del 2024).
Dal debutto, avvenuto nel 2015 con Il quaderno dell’amore perduto (pubblicato nel 2016 da Nord e nel 2023 da e/o), a oggi, la scrittrice classe ‘67 ha ricevuto diversi premi, a conferma dell’importanza dei suoi romanzi: tra questi ricordiamo il Prix Maison de la presse, il Prix Jules-Renard e il Prix des lecteurs du Livre de poche.
A Repubblica Perrin ha raccontato com’è nata la sua passione per la scrittura: “Il primo romanzo, Il quaderno dell’amore perduto, l’ho covato per quindici anni. Solo che non era mai il momento di scriverlo. I figli erano piccoli, lavoravo tanto. Poi ho conosciuto Claude Lelouch, stravolgendo la mia vita. Ed è durante la preparazione di un film con Johnny Hallyday che mi è venuta voglia di riprendere quel romanzo nel cassetto. Il cinema mi ha aiutata. Scrivo per scene, lavoro molto i dialoghi. Ho inviato il manoscritto all’editore, e tutto è successo in fretta…”.
E ora, a distanza di tre anni dall’ultimo romanzo, Perrin arriva nelle libreria con Tatà (e/o, traduzione di Alberto Bracci Testasecca), un libro che come suggerisce il titolo stesso (vezzeggiativo del termine zia in francese) parla della storia – profonda e particolare – della zia della protagonista…
I libri di Valérie Perrin
Tatà: il nuovo romanzo
Parliamo dunque dei libri di Valérie Perrin, e iniziamo dal nuovo romanzo: Tatà, disponibile dal 19 novembre; per poi proseguire in ordine cronologico.
Sulla falsariga delle opere precedenti, l’autrice francese racconta una storia delicata che intreccia i destini di diversi personaggi. Al centro c’è Agnès, che alla notizia della morte della zia resta impietrita. La zia Colette riposa al cimitero di Gueugnon da circa tre anni, ne è certa. Il riconoscimento del corpo, però, non lascia dubbi.
Agnès inizia così la sua personale indagine sul passato della donna e sul perché, negli ultimi anni, abbia scelto di inscenare il suo decesso. Attraverso vecchi amici, strane e inaspettate testimonianze e delle audiocassette della zia (lasciate in una valigia!), Agnès ricostruisce il passato della sua famiglia, un intreccio che costringe la donna a svelare segreti sepolti da anni e legati alla storia di un assassino senza scrupoli, di un celebre pianista e di una giovane sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale…
Tatà è l’atteso ritorno di Perrin, e della sua scrittura ironica ma profonda, un romanzo che attraverso i tanti personaggi e i colpi di scena descrive le molte facce dell’umanità.
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Il quaderno dell’amore perduto
Proseguiamo con i libri già usciti di Valérie Perrin, e concentriamoci sul suo primo romanzo: Il quaderno dell’amore perduto (oggi disponibile nell’edizione di e/o con la traduzione di Giuseppe Maugeri).
L’esordio della scrittrice è incentrato sulla vita di Justine, una ragazza che, dopo la morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly – un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia – e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène.
Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi – quell’amore – dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l’amore sulla propria pelle.
Cambiare l’acqua ai fiori
Nel 2019 arriva in Italia Cambiare l’acqua ai fiori (per e/o con traduzione di Alberto Bracci Testasecca), romanzo best-seller e il più conosciuto tra i libri di Valérie Perrin.
Ciò che colpisce, sin dalla sua sinossi, è il paragone tra la protagonista e Renée, memorabile personaggio de L’eleganza del riccio. Come la portinaia del libro di Muriel Barbery, anche Violette Toussaint nasconde un carattere forte e deciso dietro un aspetto apparentemente sciatto e trascurato.
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Cresciuta senza famiglia perché abbandonata fin da piccola, infatti, Violette è il guardiano del cimitero di una cittadina della Borgogna, ed è proprio il suo mestiere a renderla una persona “diversa” agli occhi del mondo che la circonda. Il suo lavoro, bollato da tutti come deprimente e macabro, in realtà ha qualcosa di estremamente misterioso e dolce. Quando la gente si reca al cimitero per rendere visita ai propri cari, Violette riesce sempre a spendere una parola gentile, per confortarli e infondere loro un po’ di gioia. La donna rivela quindi un cuore grande e un animo solare, capace di affascinare chiunque la incontri.
Un giorno, un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose.
Così la storia di Violette si intreccia con quella di tanti altri, dando vita a una narrazione caleidoscopica, ricca e coinvolgente, che riesce a passare dai toni dolorosi e drammatici a quelli più teneri e comici.
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Tre
Seguendo il filo di una vicenda struggente e implacabile, Tre (e/o traduzione di Alberto Bracci Testasecca) trascina chi legge al cuore dell’adolescenza, del tempo che passa e separa, riconfermando – qualora ce ne fosse bisogno – la capacità di Valérie Perrin di cogliere la profondità insospettata delle cose della vita.
La storia inizia nel 1986, quando Adrien, Étienne e Nina si conoscono in quinta elementare. Molto rapidamente diventano inseparabili e uniti da una promessa: lasciare la provincia in cui vivono, trasferirsi a Parigi e non separarsi mai. Dopodiché, un salto temporale ci porta nel 2017, anno in cui un’automobile viene ripescata dal fondo di un lago nel piccolo paese in cui sono cresciuti.
Il caso viene seguito da Virginie, giornalista dal passato enigmatico, che a poco a poco rivela gli straordinari legami da cui sono uniti i tre amici d’infanzia: che ne è stato di loro? E, soprattutto, che rapporto c’è tra la carcassa di macchina e la loro storia di amicizia?
Accanto a tematiche care all’autrice-bestseller, come ha fatto notare Gloria Ghioni in questo approfondimento dedicato proprio a Tre, troviamo anche un forte alone di mistero e dei nuovi nuclei concettuali, da quello riguardante l’identità sessuale a quello concernente il filone animalista, che si intrecciano e poi si risolvono restituendoci una definizione commovente e molto attuale del significato di amicizia, amore e ricerca di sé stessi.
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