A Torino è andato in scena l’appuntamento finale con la 35esima edizione del premio Calvino, dedicato alle scrittrici e agli scrittori all’esordio – Ecco com’è andata

Al Circolo dei lettori di Torino si è tenuto l’appuntamento finale con il Premio Italo Calvino 2022. La manifestazione, giunta alla 35esima edizione, è dedicata alle scrittrici e agli scrittori all’esordio.

Il Comitato di lettura del Premio ha selezionato 10 libri inediti tra i 926 manoscritti partecipanti al bando e in seguito li ha sottoposti al giudizio della Giuria composta, quest’anno, da Mariolina Bertini, Sandro Campani, Enzo Fileno Carabba, Donatella Di Pietrantonio e Orazio Labbate.

A vincere il Calvino 2022 è stato Nicolò Moscatelli (nato a Cantù nel 1985), con il romanzo I calcagnanti.

Tre menzioni speciali della Giuria a pari merito vengono assegnate a Stefano Casanova (Pieve di Cadore, 1977) per Un chiodo storto, a Greta Pavan (Desio, 1989) per Quasi niente sbagliato e a Giorgio Benedetto Scalia (Palermo, 1991) per Vita e martirio di Saro Scordia, pescivendolo.

Questa la motivazione della Giuria per l’opera vincitrice:La Giuria, preso atto della buona qualità complessiva dei manoscritti, decide di assegnare il Premio a I calcagnanti di Nicolò Moscatelli, un romanzo che costruisce con straordinaria sapienza linguistica e culturale un mondo fantastico, che mescola e fonde tratti di tanti altri mondi fantastici della tradizione narrativa e popolare italiana e non solo, quella carnascialesca e del mondo alla rovescia: un racconto accattivante che con spirito anarchico trascina il lettore, proponendo anche, sotto traccia, una sorta di laica e beffarda utopia”.

E queste le motivazioni per le menzioni speciali della Giuria: “Quasi niente sbagliato di Greta Pavan inscena, con originalità costruttiva e con una lingua di straordinaria espressività, un personaggio femminile inconciliato dei nostri tempi e, insieme, tutto un ambiente sociale, quello della Brianza della religione del lavoro, colto nelle sue pieghe più riposte; Un chiodo storto di Stefano Casanova, con scrittura scarna e veloce, ma attenta ai particolari, tratteggia l’esistenza di un umile, anch’egli inconciliato, che si lascia vivere, senza però mai venir meno a un profondo senso della giustizia e della dignità, sul perfetto sfondo cadorino di una civiltà in estinzione; Vita e martirio di Saro Scordia, pescivendolo di Giorgio Benedetto Scalia, è una narrazione dai tratti surreali, seppure perfettamente inserita nel contesto palermitano della Vucciria, caratterizzata da un ironico gioco tra sacro e profano e con al centro un eroe un po’ comico la cui divisa è la mitezza”.

La storia del Premio Italo Calvino

Il Premio Italo Calvino è stato fondato a Torino nel 1985, poco dopo la morte di Italo Calvino, per iniziativa di un gruppo di estimatori e di amici dello scrittore, tra cui Norberto BobbioCesare CasesAnna ChiarloniNatalia GinzburgMassimo Mila, Lalla RomanoCesare Segre. Calvino, com’è noto, ha svolto un intenso e significativo lavoro editoriale per l’Einaudi; l’intenzione è stata, quindi, quella di riprenderne e raccoglierne il ruolo di talent scout di nuovi autori: di qui, l’idea di rivolgersi agli scrittori esordienti e inediti, per i quali non è facile trovare un contatto con il pubblico e con le case editrici. Il Premio ha impostato la propria attività seguendo gli stessi criteri che hanno guidato Calvino: attenzione e equilibriogusto della scoperta funzione critica. Ideatrice del Premio e sua animatrice e presidente fino al 2010 è stata Delia Frigessi, studiosa della cultura italiana tra Ottocento e Novecento. Attuale presidente è Mario Marchetti.

I vincitori e le Giurie delle passate edizioni

Le Giurie del Premio, ogni anno diverse, sono sempre state costituite da critici letteraristorici della letteratura, scrittori e operatori culturali tra i più rappresentativi della scena culturale italiana dagli anni Settanta a oggi: Natalia Ginzburg, Cesare Segre, Ginevra Bompiani, Vincenzo Consolo, Edoardo Sanguineti, Ernesto Ferrero, Gianluigi Beccaria, Dacia Maraini, Angelo Guglielmi, Marino Sinibaldi, Michele Mari, Tiziano Scarpa, Nicola Lagioia, Carlo Lucarelli, Antonio Scurati, Valeria Parrella, Michela Murgia, Mario Desiati, Marco Missiroli, Luca Doninelli, Teresa Ciabatti, Vanni Santoni, Davide Orecchio, Giuseppe Lupo, Sandra Petrignani, Omar Di Monopoli, Gino Ruozzi, Helena Janeczek, Nadia Terranova, Alessio Torino, Valeria Della Valle, solo per citarne alcuni.

Il Premio Calvino può ormai contare un notevole numero di autori affermati, che hanno iniziato il loro percorso editoriale proprio partendo dalla partecipazione al concorso. Tra gli altri: Marcello FoisFrancesco PiccoloPaola MastrocolaFulvio ErvasFlavio Soriga, Peppe FioreErrico BuonannoPaolo Di PaoloRossella Milone , Giusi MarchettaMariapia VeladianoLetizia Pezzali,  Simona BaldelliFrancesco MainoDomenico DaraVeronica Galletta.

Tra gli ultimi vincitori pubblicati: Elisabetta Pierini (La casa capovolta, Hacca), Cesare Sinatti (La Splendente, Feltrinelli), Emanuela Canepa (L’animale femmina, Einaudi Stile Libero), Filippo Tapparelli (L’inverno di Giona, Mondadori), Gennaro Serio (Notturno di Gibilterra, L’orma), Maddalena Fingerle (Lingua madre, Italo Svevo),  Francesca Valente (Altro nulla da segnalare, Einaudi).

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