Da Valerio Evangelisti (che ci porta nell’Italia di metà ‘800) a Ruth Druart (e il suo racconto ambientato negli anni del nazismo), passando per Massimo Zamboni (con una storia di utopie novecentesche), vi consigliamo tre nuovi e appassionanti romanzi storici, grazie a cui ripercorrere alcune tappe fondamentali degli ultimi due secoli….

Sono tanti i modi per scoprire la storia di chi ci ha preceduto: possiamo guardare un documentario, leggere un saggio, ascoltare un podcast, seguire un convegno, esplorare i luoghi stessi in cui grandi fatti del passato si sono compiuti… oppure immergerci in un romanzo storico.

Che sia attraverso la creazione di personaggi di invenzione o l’approfondimento psicologico di personalità realmente esistite, infatti, questo genere narrativo ricostruisce una mentalità e un’atmosfera di altri tempi, facendoci riscoprire i modi di vivere e gli avvenimenti cruciali di un determinato periodo del passato.

Ecco perché questa settimana vi consigliamo tre nuovi e appassionanti romanzi storici, arrivati da poco in libreria: da Valerio Evangelisti a Ruth Druart, passando per Massimo Zamboni, grazie a cui ripercorrere alcune tappe degli ultimi due secoli.

La trionferà

Copertina del libro La trionferà di Massimo Zamboni

Autore: Massimo Zamboni, musicista (già CCCP e CSI), cantautore e scrittore originario di Reggio Emilia.
Editore: Einaudi.
Genere: un romanzo storico corale, in cui l’autore fa i conti con la grande utopia comunista del Novecento.
Pagine: 180.
Trama: questa è la storia di una terra dove la fedeltà al Partito era sacra, dedicata alla cittadina emiliana di Cavriago e alle peripezie dei suoi abitanti: sognatori e realisti, gente con la testa dura e un senso fortissimo di fratellanza, donne e uomini dall’inesausta passione politica, cittadini del grande mondo, nelle cui vicende ci sono la forza, la persistenza e la nostalgia di quello slancio ideale, folle e meraviglioso che li faceva sentire dalla parte giusta.
Consigliato a… chi vuole addentrarsi in una “epica della memoria” che ha sullo sfondo l’ideale di una rivoluzione.
Cosa ci è piaciuto di più: la piccola Pietroburgo nostrana in cui è ambientata la storia, cittadina nella quale ancora oggi campeggia il busto di Lenin, e che ci fa precipitare in un’epoca in cui tutto sembrava ancora possibile.

La lunga notte di Parigi

Copertina del libro La lunga notte di Parigi

Autrice: Ruth Druart, laureata in Psicologia alla Leicester University. Vive a Parigi dal 1993, dove fa l’insegnante.
Editore: Garzanti (traduzione di Paola Bertante).
Genere: un romanzo storico che invita a non dimenticare gli orrori del nazismo.
Pagine: 480, tutte da divorare.
Trama: è una lunga notte a Parigi. Siamo nel 1944 e Jean-Luc, che lavora per le ferrovie francesi, sa che i treni in partenza hanno come unica destinazione i campi di sterminio tedeschi. Per questo accetta di prendere con sé Sam: non ha potuto salvare altri bambini, salverà lui. Decide poi di partire con la moglie e il piccolo per l’America per scampare alla guerra, fino a quando, anni dopo, qualcuno bussa alla porta: i genitori di Sam sono sopravvissuti…
Consigliato a… cerca una storia capace di ricordarci che nulla può spezzare l’amore di una madre.
Cosa ci è piaciuto di più: il fatto che l’autrice narri al tempo stesso un’atroce pagina della storia mondiale e la magia di un affetto sincero, dando voce a quei gesti d’amore che portano con sé conseguenze imprevedibili.

Gli anni del coltello

valerio evangelisti

Autore: Valerio Evangelisti, che ha firmato il ciclo di Eymerich l’inquisitore, oltre a romanzi storici e saggi critici.
Editore: Mondadori.
Genere: un romanzo storico che al tempo stesso è anche un noir.
Pagine: 240.
Trama: Italia, 1850. Al tramonto del rivoluzionario esperimento della Repubblica romana, il popolano Gabariol, fanatico repubblicano ai limiti della psicosi, prende alla lettera l’indicazione di Giuseppe Mazzini: iniziare una “guerra al coltello” contro i nemici dell’unità d’Italia. Comincia così un’odissea terroristica tra le molte piccole o grandi sette repubblicane, a cui gli austriaci e lo Stato della Chiesa reagiscono con arresti ed esecuzioni sommarie…
Consigliato a… chi vuole scoprire come appassionati briganti, inflessibili soldati e spietati briganti hanno attraversato l’Italia appena unificata, ma tutt’altro che unita, cambiandola per sempre.
Cosa ci è piaciuto di più: la capacità di Valerio Evangelisti di fare luce sul lato oscuro dei cruciali anni post-unificazione, pur senza trascurarne gli episodi più nobili, primo tra tutti la sfortunata spedizione i Pisacane a Capri.

(articolo in collaborazione con Upday)

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