Consigliamo un romanzo del 1923 di Amalia Guglielminetti, che all’epoca fece scalpore, la sensibile descrizione dei rapporti umani di Gina Lagorio e “L’amica sfuggente” di Madeleine St. Joh, unica scrittrice australiana a essere candidata al Man Booker Prize

Per quest’estate vogliamo suggerirvi tre scrittrici da scoprire (o riscoprire): Amalia Guglielminetti, Madeleine St. John e Gina Lagorio.

La rivincita del maschio

la rivincita del maschio

Autrice: Amalia Guglielminetti, nata nel 1881 a Torino, è stata una prolifica poetessa, ma anche autrice di romanzi e articoli giornalistici. Nei suoi scritti ha creato figure femminili indipendenti e rivoluzionarie, suscitando spesso scandalo. La rivincita del maschio esce prima a puntate sulla rivista Il Secolo Illustrato tra il dicembre del 1920 e il maggio del 1921. Il romanzo vero e proprio è poi pubblicato da Lattes nel 1923, e consentirà a Guglielminetti di arrivare alla fama, ma sarà anche considerata un’opera scandalosa.
Editore: 8tto edizioni.
Genere: un intrigante romanzo di passione.
Pagine: 320.
Trama: Liguria, inizi ‘900. Il barone Ugo di sant’Agabio è un uomo dedito al gioco e impegnato a godere appieno dei piaceri che la vita gli riserva. Quando si innamora della canzonettista di cabaret Reré Lajoie pensa di aver trovato la sua musa. I sensi e la mente sono solleticati da questa donna moderna, indipendente, che ama sedurre più che essere sedotta, che fuma, beve e gioca d’azzardo. Reré è la nuova donna del Novecento, per cui Ugo rappresenta solo un divertimento momentaneo, una soddisfazione fisica. La loro è una passione che, si intuisce subito, non è destinata a durare. A darle il colpo di grazia ci pensa Nora, la timida e ingenua cugina di Ugo che lo strega con la sua docilità a cui lui si arrende più che volentieri. Ma la vendetta di Reré non si fa attendere…
Consigliato a… chi ama gli intrecci complessi.
Cosa ci è piaciuto di più: la novità che il libro rappresenta per la sua epoca.

L’amica sfuggente

l'amica sfuggente

Autrice: Madeleine St. John nasce a Sydney nel 1941. Unica scrittrice australiana a essere candidata al Man Booker Prize, esordisce con Le signore in nero, pubblicato nel 1993, cui seguono Una donna quasi perfetta (1996), Il cuore segreto delle cose (1997) e A Stairway to Paradise (1999). Muore a Londra, nel 2006, all’età di sessantaquattro anni.
Editore: Garzanti, traduzione di Maria Giulia Castagnone.
Genere: un romanzo romantico e sofisticato.
Pagine: 176.
Trama: nell’elegante salotto del giornalista Alex Maclise non manca mai una copia del Times da sfogliare davanti al caminetto. Ma stasera, qua e là, fanno capolino altri insoliti oggetti: una sciarpa e un bicchiere di Martini con uno sbuffo di rossetto rosso. È il segno del passaggio di Barbara, una ragazza che, pur digiuna di studi universitari, è riuscita grazie alla sua perspicacia a ricavarsi un ruolo nella vita intellettuale londinese. Proprio a una di queste soirée, ha conosciuto Alex. Tra i due nasce un sentimento più profondo dell’amicizia, ma, proprio quando Barbara sta per abbandonare ogni riserva, scopre che Alex le ha celato un segreto che cambia tutto. Eppure, il ricordo di quell’uomo stenta a svanire…
Consigliato a… chi non teme di inseguire i propri sogni.
Cosa ci è piaciuto di più: la prosa scorrevole dell’autrice.

Approssimato per difetto

approssimato per difetto

Autrice: Gina Lagorio è nata a Bra nel 1922, ha vissuto in Liguria e successivamente, a lungo, a Milano, dove è morta il 17 luglio 2005. Ha scritto opere di narrativa, di saggistica e di teatro. Nel 1987 è stata eletta al parlamento entrando a far parte del gruppo degli indipendenti di sinistra: si è battuta per i diritti delle donne e per la pace. Nella prefazione di Approssimato per difetto, Edith Bruck la definisce una donna leale, generosa, sempre fedele a se stessa e agli ideali civili.
Editore: Garzanti.
Genere: più di una semplice storia d’amore dalla grande sensibilità.
Pagine: 176.
Trama: improvvisamente costretto a sperimentare in prima persona la precarietà della vita, Renzo racconta la propria esistenza, i propri valori, il rapporto con gli altri e il modo in cui tale rapporto viene alterato, rivelato o inverato dalla malattia e dal lungo avvento della morte. Ma Approssimato per difetto è soprattutto un romanzo d’amore: quello che lo lega alla moglie Valeria, e che obbliga entrambi a un profondo confronto con se stessi. Rifiutando le convenzionali menzogne, scavando nei sentimenti fino alla lacerazione, ognuno dei due protagonisti corre l’estremo e solitario rischio della ricerca della verità…
Consigliato a… chi vuole approfondire temi come la malattia e il lutto, senza retorica.
Cosa ci è piaciuto di più: il punto di vista dei personaggi.

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(articolo in collaborazione con Upday)

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