“Ogni volume cercherà di capovolgere e reinterpretare un filone concettuale sedimentato nel nostro linguaggio, osservando le sue varie facce nel tentativo di restituire una nuova luce”. La rivista online L’Indiscreto debutta in versione cartacea, in collaborazione con Tlon – I dettagli sul progetto e sul numero zero, protagonista al Salone del libro di Torino

Fin dalla sua nascita come magazine online della storica rivista della casa d’aste Pananti di Firenze, la rivista L’Indiscreto “ha sempre avuto tra i suoi scopi quello di farsi mappa e specchio della stranezza dei tempi, valorizzando voci antiche e nuove del dibattito culturale italiano e internazionale, pubblicando articoli, approfondimenti e saggi inediti di giovani firme del giornalismo culturale, ma anche traduzioni, recensioni, narrativa e altre sperimentazioni”.

Il progetto ora si arricchisce grazie a una collana nata con la collaborazione di Edizioni Tlon. Come si spiega nella presentazione, “declinando anche in questo nuovo formato la vocazione all’approfondimento e l’approccio interdisciplinare che sempre hanno contraddistinto il magazine online – alla perenne ricerca di ‘una traccia percorribile nel caos, che si faccia forza della sfaccettata conoscenza accumulata dalla nostra specie per navigare il divenire senza naufragare’ -, ogni numero di questa nuova rivista cartacea sarà dedicato a un argomento specifico e ospiterà vari saggi di vecchie e nuove firme della rivista, un’intervista a una figura autorevole che possa aiutare a decodificare le diverse implicazioni del tema, un saggio inedito in traduzione, scelto tra firme estere interessanti e poco note al grande pubblico italiano. A corredo di ogni volume, infine, un’opera inedita di narrativa breve“.

Ogni volume cercherà di capovolgere e reinterpretare un filone concettuale sedimentato nel nostro linguaggio, osservando le sue varie facce nel tentativo di restituire una nuova luce”, commenta il direttore della rivista, Francesco D’Isa.

Titolo del numero zero de L’Indiscreto è Il fine del mondo: “Un modo per delineare il nostro campo da gioco, il denso e breve spazio tra nascita e apocalisse in cui rispondiamo alla chiamata narrativa della nostra specie, assetata di senso ma anche liberata dalla sua perdita. È un invito a svuotare lo sguardo da preconcetti e antichi errori, per osservare lo spazio e il tempo che abitiamo, inciso tra infiniti che ci trascendono. Fine come termine e come scopo, è questa l’opposizione che abbiamo proposto a chi scrive per noi”, racconta D’Isa nell’editoriale che apre il volume.

Tra le firme, Gianluca Didino, Ilaria Gaspari, Raffaele A. Ventura, Roberto Paura, Edoardo Rialti, la scrittrice polacca Bogna M. Konior (con un saggio sul meme come forma di cultura dell’apocalisse ed espressione della crisi politica ed esistenziale contemporanea), Valentina Maini (con un racconto inedito in cui traduzione, scrittura e vita si intrecciano al punto da confonderne fini e confini reciproci), e lo scrittore americano Gary Lachman in una conversazione con D’Isa, in cui delinea un percorso di Geopolitica dello spirito, alla ricerca delle reciproche influenze tra eventi e simboli storici della contemporaneità, in un percorso che giunge fino alla guerra in Ucraina.

Il numero zero della rivista verrà presentato al Salone del libro di Torino sabato 21 maggio alle ore 18.15 con Gary Lachman insieme a Maura Gancitano, Andrea Colamedici e lo stesso D’Isa.

Scopri le nostre Newsletter

Iscrizione alla Newsletter
Il mondo della lettura a portata di mail

Notizie, approfondimenti e curiosità su libri, autori ed editori, selezionate dalla redazione de ilLibraio.it

scegli la tua newsletter Scegli la tua newsletter gratuita

Libri consigliati