Uno scrittore argentino, Adrián Giménez Hutton, ha ripercorso i passi del celebre viaggiatore, a caccia di storie, ricordi e testimonianze…

Con In Patagonia, il libro nel quale raccontava i sei mesi nell’estremo Sud del continente americano, Bruce Chatwin è diventato un autore di culto, che ha cambiato per sempre l’idea di letteratura di viaggio. Ma Adrián Giménez Hutton (scrittore e viaggiatore argentino morto nel 2001) decise di mettere alla prova la verità di quel diario.

In Patagonia è davvero il reportage più autentico su quelle lande remote e selvagge, oppure bisogna credere agli argentini, secondo i quali la Patagonia ritratta da Chatwin è una terra che appartiene soltanto alla letteratura?

Dopo due anni e più di tremila chilometri sulle tracce di un viaggiatore scaltro a confondere i propri passi, senza tralasciare nessun incontro e nessun dettaglio (dalla storia del milodonte, alla baracca di Butch Cassidy, fino alla grotta di Last Hope Sound), l’inseguimento di Giménez Hutton ha preso infine la forma di un libro, che è nello stesso tempo un affresco di quell’estremo lembo di mondo e un ritratto del suo narratore più famoso, e forse inaffidabile.

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