Perché in molti preferiscono rivolgersi a Google invece che ai medici, mettendo in dubbio la loro autorevolezza? A domande di questo tipo, decisamente attuali, cerca di rispondere Silvia Bencivelli, nel saggio-reportage “Sospettosi. Noi e i nostri dubbi sulla scienza”

Perché sembra che sempre più persone, anche colte, istruite, ragionevoli, si affidino ai preparati della sedicente medicina alternativa, a rimedi finto-antichi e a nuove pratiche new age? Oppure, perché in molti preferiscono rivolgersi a Google invece che ai medici, mettendo in dubbio la loro autorevolezza?

A domande di questo tipo, purtroppo decisamente attuali, cerca di rispondere Silvia Bencivelli, giornalista scientifica e conduttrice radiotelevisiva (è tra i conduttori di Pagina 3 e Radio3 Scienza, su Rai Radio3, e scrive per la Repubblica e Focus), nel suo nuovo saggio, Sospettosi. Noi e i nostri dubbi sulla scienza (Einaudi).

Sospettosi Silvia Bencivelli

L’autrice si chiede quali siano le ragioni profonde di questi fenomeni, intervistando persone che hanno fatto scelte contrarie a quelle indicate dalla scienza, dato che a volte si arriva a prese di posizione radicali e a conflitti (come nei casi dei vaccini o dell’omeopatia).

Possibile che il problema non siano (solo) i social network o lo spirito di questi tempi, ma che risieda nella nostra comune e fragile umanità?

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