Da “Amleto” a “Otello”, passando per “Macbeth” e per “Romeo e Giulietta”, una selezione delle frasi più famose contenute nelle opere di William Shakespeare (1564-1616), con le quali il grande drammaturgo inglese offre spunti di riflessione ancora attuali su temi come la vita, la morte, l’amore e le relazioni con gli altri…

“Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”, sosteneva l’intellettuale Italo Calvino (1923-1985). Una riflessione che, effettivamente, si può applicare alle opere di grandi scrittrici e scrittori vissuti magari secoli orsono, ma le cui parole ancora oggi non lasciano indifferenti.

Numerosi sono gli esempi illustri che potremmo citare, anche se uno che li racchiude tutti potrebbe essere quello del poeta e drammaturgo William Shakespeare (1564-1616), considerato non a caso fra le più grandi penne non solo dell’Inghilterra, ma più in generale della letteratura occidentale.

SCOPRI LA SEZIONE “CITAZIONI” DEL NOSTRO SITO

Vissuto in età elisabettiana e circondato tuttora da un alone di mistero, fascino e ammirazione, Shakespeare ci ha infatti lasciato in eredità delle opere teatrali di grande spessore culturale, in cui ritroviamo valori, significati e spunti di riflessione profondamente attuali.

Dalla sua visione dell’amore a quella della morte, passando per il modo in cui concepiva la vita umana, il mondo e le relazioni con gli altri, ecco quindi una selezione dedicata ad alcune delle frasi più famose di William Shakespeare, capaci di risuonare fino ai nostri giorni con forza e bellezza…

Scopri le nostre Newsletter

Iscrizione alla Newsletter
Il mondo della lettura a portata di mail

Notizie, approfondimenti e curiosità su libri, autori ed editori, selezionate dalla redazione de ilLibraio.it

scegli la tua newsletter Scegli la tua newsletter gratuita

Cominciamo da una delle frasi di William Shakespeare più amate e condivise online, tratta da una commedia drammatica in cinque atti che l’autore scrisse tra il 1610 e il 1611. Parliamo de La tempesta (Garzanti, traduzione di Agostino Lombardo), e più precisamente di un pensiero del complesso personaggio di Prospero, espresso nel suo consueto stile saggio ed evocativo:

Noi siamo della materia
Di cui son fatti i sogni
E la nostra piccola vita
È circondata da un sonno.

Una delle frasi più note di William Shakespeare, tratta da La tempesta

Un approccio ben più concreto alla vita, che ci restituisce un’immagine diversa della nostra esistenza e delle varie possibilità a nostra disposizione, è quello che invece dimostra Iago in Otello (Garzanti, traduzione di Sergio Perosa). Del resto, ci troviamo davanti a una figura di tutt’altra pasta rispetto alla precedente, che farebbe qualunque cosa pur di realizzare con l’astuzia il proprio disegno:

Essere questo o quello dipende solo da noi. Il nostro corpo è un giardino, e la nostra volontà è il giardiniere.

Una delle frasi più famose di William Shakespeare, tratta da Otello

Veniamo ora a una delle frasi più famose fra quelle contenute nel Macbeth (Garzanti, traduzione di Nemi D’Agostino) di William Shakespeare, in cui stavolta è Macduff a lasciarci uno spunto di riflessione lapidario, ma potenzialmente in grado di generare un certo dibattito. La sua convinzione, infatti, è che una delle nostre missioni su questa terra dovrebbe essere quella di fungere da modello per le persone intorno a noi:

Vivi per essere il visibilio del tuo tempo.

Più moderata, al contrario, è la visione di Polonio nell’Amleto (Garzanti, traduzione di Nemi D’Agostino), che nel rivolgersi a Laerte gli suggerisce equilibrio e senso della misura non solo all’atto di compiere una scelta, ma ancora di più quando è sua intenzione confrontarsi con gli altri. A suo dire, infatti, non esiste un unico esempio a cui ispirarci, ecco perché è sempre meglio prestare un solo orecchio ai giudizi di chi ci circonda:

Senti le idee di tutti ma pensa a modo tuo.

Passiamo ora a una delle frasi più iconiche scritte da William Shakespeare, che non poteva che essere tratta dalla sua tragedia d’amore più conosciuta: la toccante storia di Romeo e Giulietta (Garzanti, traduzione di Silvano Sabbadini), composta fra il 1594 e il 1596 e ancora oggi tra le più rappresentate al mondo. A pronunciarla è il personaggio di Romeo, che descrive così i propri sentimenti:

L’amore è una nebbia che si forma col vapore dei sospiri:
se si dirada, diventa un fuoco sfavillante negli occhi degli amanti;
se s’addensa, un oceano gonfio delle loro lacrime.
Che altro? Una saggia follia, una bile capace di soffocare,
una dolcezza capace di guarire.

Una delle frasi più famose di William Shakespeare, tratta da Romeo e Giulietta

E concludiamo con una delle più potenti frasi di William Shakespeare, legata in questo caso al mondo del teatro e, più in generale, alla vita umana: un parallelismo pregno di significato, che non per niente viene citato ancora oggi in numerose occasioni. La fonte in questo caso è Il mercante di Venezia (Garzanti, traduzione di A. Serpieri), andata in scena per la prima volta nel 1596, e a pronunciare le parole che seguono all’inizio del primo atto è proprio il personaggio di Antonio:

Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.

Iscrizione a Il Libraio Scuola
Una nuova newsletter sul mondo della scuola

Letture originali da proporre in classe, approfondimenti, news e percorsi ragionati rivolti ad adolescenti.

Iscriviti ora a Il Libraio Scuola Iscriviti ora a Il Libraio Scuola!

Abbiamo parlato di...