Arriva su Netflix “Maid”, una nuova serie tv ispirata al libro “Donna delle pulizie. Lavoro duro, paga bassa e la volontà di sopravvivere di una madre” di Stephanie Land. Un memoir su cosa significhi oggi vivere da poveri nel paese più ricco del mondo: gli Stati Uniti – I particolari

Torniamo a parlare di serie, in particolare di Maid, il nuovo prodotto targato Netflix con Andie MacDowel e Margaret Qualley, che sbarcherà sulla celebre piattaforma di streaming dal 1° ottobre.

Si tratta di una serie ispirata all’autobiografia di Stephanie LandDonna delle pulizie. Lavoro duro, paga bassa e la volontà di sopravvivere di una madre, pubblicato in Italia dalla casa editrice astoria nella traduzione di Chiara Libero.

“Questa è stata la mia esistenza nascosta mentre pulivo quella degli altri perché la loro apparisse perfetta”.

Ci troviamo di fronte al racconto di una madre single nell’America di oggi, una donna costretta a lottare duramente per sopravvivere e per offrire un futuro a se stessa e a sua figlia. Dopo aver partorito, la donna precipita in uno stato di povertà assoluta. Mentre lavora per tirare avanti, pulendo i gabinetti dei ricchi, destreggiandosi tra una serie di lavori domestici malpagati, lo studio e il complicatissimo mondo dell’assistenza governativa, Stephanie scrive. E racconta le storie non dette degli americani sovraccarichi di lavoro e sottopagati, delle esistenze faticose di chi non ce la fa. In una società priva di reti di protezione familiare, all’interno della quale essere poveri equivale a essere colpevoli.

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Ma Stephanie è caparbia, e scrivere le permette di sopravvivere alla propria orribile esistenza, e di immaginare un futuro. E alla fine ce la fa: si laurea, viene accettata dall’Economic Hardship Reporting Project, istituto che aiuta a pubblicare giornalismo di qualità concentrato sulle diseguaglianze. Diventata quindi giornalista, i lavori di Stephanie Land sono stati pubblicati su The New York Times, The Washington Post, The Guardian, Vox, Salon, e molte altre riviste.

Differenze sociali, profonde difficoltà economiche e ingiustizie sono i temi principali al centro della narrazione di Maid, in cui l’autrice riporta la sua esperienza personale. A proposito di questo memoir, Roxane Gay, autrice di Fame. Storia del mio corpo, ha scritto sul New York Times: “Questo libro illumina le fatiche della povertà e dell’essere una madre sola, l’inarrestabile frustrazione di non avere una rete di supporto, i modi in cui la nostra società cerca sistematicamente di tenere i poveri impantanati nella povertà, che diventa una condizione indegna grazie a una burocrazia inamovibile, e il comportamento disgustoso della gente nei confronti delle persone povere”.

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