“Prof, me lo dica lei: come faccio a far leggere mio figlio?”. Enrico Galiano, insegnante e scrittore, è abituato a sentirselo dire da genitori preoccupati. E su ilLibraio.it prova a dare loro una serie di consigli. Senza dimenticare che resta fondamentale far scegliere ai ragazzi i propri “libri giusti”…

Arrivano con la faccia di chi le ha provate tutte. L’occhio disperato di chi ha scongiurato e pregato, e poi ne è uscito sconfitto. Alla firma dei libri, a scuola a ricevimento, a volte anche fra le corsie del supermercato: “Prof, me lo dica lei: come faccio a far leggere mio figlio?”. Eccolo, il dilemma più grande, la prova più difficile, la balena bianca contro cui naufragano nove decimi dei genitori: far tenere al proprio pargolo un libro in mano per più di dieci secondi. In effetti la sfida non è da poco: qua è già tanto trovare esseri umani che entrano in una libreria non per chiedere indicazioni, figuriamoci spingerci dentro delle tempeste ormonali ambulanti di cui il cellulare non è più una parte esterna ma un’appendice della mano!

Per questo in molti ormai già ci hanno rinunciato. Eppure è importante dire questo, e dirlo anche a voce alta: non esiste nessuno a cui non piaccia leggere per natura.

Vi confido un segreto: fino a diciotto anni – sì, diciotto odiavo leggere.

Tolti naturalmente i ragazzini con disturbi specifici dell’apprendimento o con altri tipi di difficoltà (e comunque, opportunamente sostenuti e aiutati, poi saranno quelli a cui i libri piaceranno di più), leggere è una cosa che può piacere a tutti. Sì, anche a tuo figlio, quello lì che quando gli metti un libro in mano fa la stessa faccia che farebbe se gli mettessi una lettera di condanna a morte.

Il problema non è lui, non è il tuo ragazzo. Per risolvere questa situazione che ti sta mandando ai pazzi devi fare una specie di rivoluzione copernicana e capire che la colpa, beh, è del libro. Sì, è il libro che non è il libro giusto. Coi libri non è tanto diverso che con l’amore: come in amore, non è assolutamente facile trovare i libri che ti piacciono. Ma una volta trovati, non ne puoi più fare a meno.

Quindi ecco qui di seguito otto consigli per insegnare al tuo ragazzo ad amare la lettura!

#1 Fin da piccolissimo, leggergli storie, fargli compagnia coi libri, e farsi vedere con i libri in mano. All’inizio la forza dell’imitazione è potentissima. Ma siccome non è sempre possibile ricorrere a questo metodo, oppure è ormai già alto 1.85 e quindi è un po’ tardino, passiamo direttamente al punto

#2 Insegnagli fin da subito che non è colpa sua se non riesce a superare pagina 10 di un libro: primo perché non deve mai associare alla lettura il senso di colpa, secondo perché non è vero che è colpa sua.

#3 Non costringerlo a leggere i libri che sono piaciuti a te. Ricordati che avete età diverse, gusti diversi: è un po’ difficile che ami le stesse cose che ami tu ora o che tu hai amato alla sua età. I tempi cambiano.

#4 I libri li deve scegliere lui. Da solo. E deve poter scegliere anche libri che poi scopre che non gli piacciono e poterli lasciare lì senza averli finiti. All’inizio la ricerca sarà lunga, e ne passeranno a decine sotto le sue mani senza successo, ma è un po’ come in amore: devi sbagliare tanto prima di esser sicura di aver trovato quello giusto. Ovviamente questo potrebbe costarti la bancarotta, quindi

#5 All’inizio, portalo in biblioteca. Perdi anche due ore – se puoi – insieme a lui, lascia che inizi a leggere lì e fa’ in modo che si porti a casa tutti i libri che può. Così almeno se poi non ne legge nessuno non avrete speso un capitale per niente. Inoltre, beh, lo sai anche tu, che uno dei posti migliori per rimorchiare è la biblioteca 😉

#6 Non ti spazientire se sceglie l’autobiografia di Ibrahimović o solo libri di fumetti. Ricorda che da qualche parte bisogna cominciare e, soprattutto, che non importa che sia Tolstoj o Chi nasce tondo non muore quadrato di Ringhio Gattuso: l’importante è che lui scopra che leggere può anche essere piacevole.

#7 Non è vero che l’obbligo è nemico della lettura. La scienza ci dice che smettere di leggere per troppo tempo può recare gravi danni alla capacità di farlo in seguito. È un muscolo che va allenato. Per cui: ok al non costringerlo a leggere quello che vuoi tu, ma è una cosa troppo importante per dirgli “Va bene, se non ti va non leggere niente”. Un libro al mese, non di più. Che lo scelga lui. Ma non mollare. All’inizio sarà dura, ma poi ti ringrazierà.

 

L’AUTORE – Enrico Galiano, insegnante e scrittore molto seguito sui social, da docente ha un motto: “Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti”.

Eppure cadiamo felici (Garzanti), il suo romanzo d’esordio, racconta la storia di una ragazza di nome Gioia che colleziona parole intraducibili e si innamora di Lo che, nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. Quando i due giovani si innamorano, Lo sparisce nel nulla e starà a Gioia scoprire cosa è successo…

Il suo secondo romanzo, Tutta la vita che vuoi, vede protagonisti tre adolescenti, che parlano di loro stessi, delle loro paure, delle loro speranze e imparano che per sentirsi vivi c’è solo una cosa da fare: mettersi in gioco, rischiare qualcosa di vero.

Qui tutti gli articoli scritti da Galiano per ilLibraio.it.

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