“Date le circostanze eccezionali vi preghiamo di rimandare gli invii. Prendetevi cura di voi e godetevi la vostra lettura”, si legge sul sito dell’editore francese Gallimard. Durante i mesi di lockdown, infatti, non solo molti scrittori affermati hanno trovato nuova linfa per le loro idee (e tempo per svilupparle), ma si registra anche un aumento nell’invio dei manoscritti da parte degli esordienti…

Le restrizioni legate alla pandemia hanno portato nuove idee a tanti scrittori e scrittrici amate dal pubblico, tra i quali, ad esempio, Alessia Gazzola, il cui nuovo libro, Un tè a Chaverton House (Garzanti), è nato proprio come storia a puntate da inviare a mamma e amiche durante il primo lockdown, nella primavera 2020. Ed è solo un esempio, molti altri se ne potrebbero fare.

Contemporaneamente, nel periodo segnato dal coronavirus, è stato mediamente alto anche il numero di manoscritti inviati alle case editrici da parte di autori e autrici esordienti. Lo conferma, per fare un altro esempio, la crescita di iscrizioni registrata dal Torneo Letterario gratuito IoScrittore, promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol (editore de ilLibraio.it, ndr) e dedicato a chi sogna di pubblicare il proprio manoscritto.

Dall’Italia alla Francia: come racconta la Repubblica, sul sito dell’editore francese Gallimard si legge un insolito avviso: “Date le circostanze eccezionali, vi preghiamo di rimandare gli invii. Prendetevi cura di voi e godetevi la vostra lettura“, un modo per concentrarsi sul materiale già ricevuto e per rispondere a tutti con attenzione.

Dati alla mano, d’altronde, in rue Gaston arrivavano una trentina manoscritti al giorno, mentre ora raggiungono la cinquantina. E in Francia (ma non solo) non si tratta di un caso isolato: alla casa editrice Olivier sono arrivati 700 manoscritti nel primo trimestre 2021, quando di solito raggiunge i 1600 in un anno; e presso Le Seuil sono 1200, a fronte di una media annua di 3500.

 

 

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