“Essere gelosi di qualcosa, o di qualcuno, significa anche volerlo proteggere. Non ferirlo. Non fargli del male. L’amore è una carezza. Non ferisce: rimargina”. Lo scrittore Enrico Galiano protagonista di uno spettacolo di teatro canzone insieme a Pablo Perissinotto – I particolari

Oggi mi sono svegliato alle sei per preparare una bella lezione sugli Aztechi. Non vedevo l’ora! Soprattutto di gustarmi le facce dei miei ragazzi quando avrei raccontato loro dei sacrifici umani e di tutte le cose strane che facevano! Poi però sono passato al bar per il caffè. E mi è capitato sotto gli occhi un articolo. Un articolo di giornale. Un articolo che parla di una cosa successa a venti minuti di macchina da qui dove abito io.

“Coltellate di gelosia all’ex”

Beh, è andata che poi in macchina ho cambiato idea. Niente Aztechi oggi. Oggi si ragiona sulle parole. Perché chiedo scusa a Montezuma e anche al Serpente Piumato, ma io non ne posso più. Che prima del coltello, prima della violenza, arrivano sempre le parole. E se non cominci da loro, dai ragazzini di seconda media, poi è sempre più dura.

Ho mostrato l’articolo ai ragazzi. E subito, senza neanche sapere chi e cosa, mi hanno detto: “Prof, ma non si può essere gelosi dell’ex!”. Era immediatamente chiaro anche a loro che c’era qualcosa di strano.

“Ragazzi, Gelosia è anche una parola d’amore”, gli ho detto. “Pensate, quasi nessuno lo sa, ma viene da ‘zelo’. Quindi da una parola che significa grande impegno, attenzione, cura dei dettagli”. Essere geloso delle proprie cose significa tenerci tanto, curarle tanto. Vero?

Insomma: ho spiegato loro che gelosia è, anche, all’origine sinonimo di “cura”. Che se ci pensate bene è uno dei significati più profondi dell’amore. Battiato ci ha fatto anche una canzone, che dice: “E io/ avrò cura di te”

Le ragazzine dei primi banchi sorridevano, occhi un po’ persi, le vedevi che pensavano a qualcuno in particolare. Era il loro modo per dirmi che erano d’accordo.

È da lì che si comincia. Dalle parole. Non la puoi chiamare gelosia questa qui. La lingua italiana è meravigliosa, ti mette davanti possessività, ossessione, follia, prepotenza, asfissia, dominio e moltissime altre molto più adatte. Gelosia è anche una parola d’amore. È una parola che ha a che fare con l’amore. E questa roba qui non deve avere niente a che fare con l’amore.

Perché essere gelosi di qualcosa, o di qualcuno, significa anche volerlo proteggere. Non ferirlo. Non fargli del male.

L’amore è una carezza. Non ferisce: rimargina.

L’INIZIATIVA – A novembre lo scrittore Enrico Galiano sarà protagonista di “In prima persona” spettacolo di teatro canzone che lo vedrà protagonista insieme al cantautore Pablo Perissinotto. Uno spettacolo in cui esaltare la bellezza di tutte le donne, con le canzoni di Perissinotto (accompagnato da Giovanni Buoro) e i racconto di Galiano).

Gli appuntamenti:
20/11 Pescincanna di Fiume Veneto PN – Auditorium ore 20.30
21/11 Cadoneghe PD – Auditorium Ramin ore 20.30
27/11 Pordenone – Ex Convento di San Francesco ore 18.00
29/11 Latisana UD – Teatro Comunale ore 20.30
1/12 Fontanafredda PN – Comune Sala Consiliare ore 20.30

L’AUTORE – Enrico Galiano, insegnante e scrittore molto seguito sui social, da docente ha un motto: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti».

Eppure cadiamo felici (Garzanti), il suo romanzo d’esordio, racconta la storia di una ragazza di nome Gioia che colleziona parole intraducibili e si innamora di Lo che, nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. Quando i due giovani si innamorano, Lo sparisce nel nulla e starà a Gioia scoprire cosa è successo…

Il suo secondo romanzo, Tutta la vita che vuoi, vede protagonisti tre adolescenti, che parlano di loro stessi, delle loro paure, delle loro speranze e imparano che per sentirsi vivi c’è solo una cosa da fare: mettersi in gioco, rischiare qualcosa di vero.

Qui tutti gli articoli scritti da Galiano per ilLibraio.it.