Quando si mangia, la verdura è la storia del mondo che si inghiotte. Ne parla un libro molto particolare, “La favolosa storia delle verdure”…

Cardi e carciofi, topinambur, cavoli, pastinaca, carote, piselli, pomodori, fagioli, zucche, peperoni: quando si mangia la verdura è la storia del mondo che si inghiotte. Ne parla un libro molto particolare, La favolosa storia delle verdure (Add, traduzione di Sara Prencipe) di Évelyne Bloch-Dano, già autrice, tra gli altri, di Giardini di carta.

verdure

In un ortaggio si incontrano la grande Storia e la storia dei ricordi di ognuno di noi: le conquiste, la via delle spezie, l’apertura di passaggi marittimi, il commercio tra gli Imperi, l’economia, la diplomazia e la politica mescolati a storie di madri e padri, di nonne e nonni, cucine e dispense piene di sapori.

Passando da un orto a una poesia, da un quadro a un’ortolana che con la voce squillante tesse le lodi dell’insalata appena colta; da una canzone a un conquistador che trasporta nuovi germogli e condimenti nelle murate della sua caravella, l’autrice ritrova le tracce di una storia che porta il lettore di Paese in Paese, da una sfera simbolica a un’altra – perché le carote fanno gli occhi belli e i bambini nascono sotto i cavoli? – viaggiando nello spazio e nel tempo, dalla sfera collettiva a quella più intima.

Nel libro c’è un capitolo dedicato all’Italia, alla sua tradizione di eccellenza e alla Sicilia che, con i suoi mercati, è da tempo meta delle vacanze dell’autrice.

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