La scrittura poetica riesce a dare forma sopportabile ai desideri, alle paure e alle tensioni inconsce: lo racconta Isabella Leardini in “Domare il drago”

“C’è una specie di inchiostro nero che abbiamo in circolo, è fatto di tutte le cose da dire che non sono state dette. Qualche volta trova una strada per uscire, si attorciglia in un foglio, in una nota sul telefono, nel messaggio che stavamo scrivendo; ma più spesso resta aggrappato dentro e stringe un nodo, rimane nascosto in qualche organo vitale”. Come spiega Isabella Leardini in Domare il drago (Mondadori), è proprio per dare una forma alle cose senza nome che si prende parte a un laboratorio di poesia. Perché la poesia ha per sua natura la capacità di trasformare il linguaggio e aprirlo a significati nuovi, permettendo a chi scrive di raccontare e raccontarsi in modo “obliquo”, come in codice, attraverso l’uso di immagini, metafore e analogie. Grazie a questo suo potere, la scrittura poetica riesce a dare forma sopportabile ai desideri, alle paure e alle tensioni inconsce, permettendoci di entrare in contatto con il nostro io sommerso e dargli voce. A emergere sarà una mappa di noi stessi che sapremo finalmente decifrare.

ISABELLA LEARDINi

Con il “metodo dei sette sì”, nato dall’esperienza dei laboratori di scrittura poetica per adolescenti, Leardini guida il lettore passo passo alla scoperta di questo linguaggio magico, in grado di trasformare anche le esperienze più dolorose in un bene prezioso: “Questo non è un corso di scrittura creativa, è un metodo per mettere a fuoco ciò che siamo, guardare la nostra vita e decifrare il senso di un destino. Daremo alla poesia lo spazio per nascere, impareremo a estrarla e lavorarla come una pietra, a stupirci nel vederla fiorire e infine a incastonarla, portarla addosso come un amuleto.”

L’autrice, classe ’78,  è una poetessa e ha pubblicato libri come La coinquilina scalza (Niebo/ La Vita Felice, 2004) e Una stagione d’aria (Donzelli, 2017) con cui ha vinto il Premio di poesia Città di Arenzano. È tradotta all’estero e compresa in diverse antologie, tra cui Les Poètes de la Méditerranée (Gallimard, 2010) e Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi, 2012). Inoltre, ha ideato e dirige il Festival della poesia giovane “Parco Poesia”. Da molti anni tiene seminari e laboratori di scrittura poetica in tutta Italia.

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