Giancarlo De Cataldo, scrittore e giurato del premio Strega, che lo scorso novembre aveva auspicato la vittoria, postuma, del libro di Severino Cesari, commenta con ilLibraio.it la mancata presenza tra i 12 libri semifinalisti di “Con molta cura”

Da 41 a 12 (qui la lista completa dei libri che si giocheranno l’ingresso nell’ambita cinquina del premio Strega 2018). Con l’entrata in vigore del nuovo, discusso regolamento (qui l’intervista de ilLibraio.it al direttore della Fondazione Bellonci Stefano Petrocchi, che nelle scorse settimane ha spiegato le novità, ndr), era inevitabile che ci sarebbero stati più scontenti degli altri anni. E che avremmo avuto delle sorprese. Del resto, il Comitato che seleziona i libri in gara ha dovuto fare delle scelte, piuttosto complicate e delicate.

Per fare un esempio, non a caso, resta fuori dai “12” uno dei favoriti, Severino Cesari, co-fondatore di Einaudi Stile Libero, editor, critico letterario e intellettuale molto stimato, venuto a mancare lo scorso 25 ottobre, del quale Rizzoli in autunno ha pubblicato, postumo, il commovente Con molta cura – La vita, l’amore e la chemioterapia a km zero. Un diario 2015-2017. 

Si era parlato nei giorni scorsi della possibilità si assegnare a Cesari un riconoscimento speciale, ma l’autore di Con molta cura verrà omaggiato non con un premio ma con un ricordo nel corso di una delle serate dedicate allo Strega.

Contattato da ilLibraio.it, Giancarlo De Cataldo, scrittore e giurato del premio, che lo scorso novembre, via Twitter e via stampa, aveva dichiarato: “A tutti gli scrittori ed editori italiani: quest’anno non si corra per lo Strega. Quest’anno lo si assegni a Severino e alla sua memoria”, commenta così la mancata presenza di Cesari tra i semifinalisti: “Peccato, hanno perso un’occasione”.

Lo stesso presidente della Fondazione Bellonci Giovanni Solimine, nel corso della conferenza stampa romana in cui, mentre a Torino si presentava l’edizione 2018 del Salone del Libro, sono stati annunciati i nomi dei 12 semifinalisti, ha sottolineato il “prevedibile aumento delle proposte”, che ha consentito “al Comitato direttivo di scegliere in uno spettro più ampio di opere, anche in molti casi all’interno del catalogo di uno stesso editore”.

Ci sono quindi i delusi, e c’è ovviamente chi sorride: come la casa editrice Neri Pozza, presente con due libri: Il figlio prediletto di Angela Nanetti e La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg di Sandra Petrignani.

E veniamo ai prossimi passi: i 12 libri candidati saranno votati da una giuria composta da 400 Amici della domenica, 200 votanti all’estero selezionati da 20 Istituti italiani di cultura, 40 lettori forti selezionati da 20 librerie associate all’ALI, e da 20 voti collettivi di biblioteche, università e circoli di lettura (tra questi, 15 circoli di lettura coordinati dalle Biblioteche di Roma), per un totale di 660 aventi diritto. Mercoledì 13 giugno si conoscerà la cinquina, mentre giovedì 5 luglio sarà la volta del vincitore. O della vincitrice? Staremo a vedere se quella 2018 sarà, o meno, l’edizione in cui una scrittrice torna a imporsi allo Strega. Ricordiamo che l’ultima vittoria femminile risale al 2003, con Melania Gaia Mazzucco.

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