La sede principale resta Roma, ma dopo New York e Londra E/O, fondata nel ’79, apre un ufficio anche a Milano, “per rafforzare le attività commerciali e quelle di comunicazione”. ilLibraio.it ne ha parlato con l’editore Sandro Ferri. Tra i temi affrontati nell’intervista, i numeri del fenomeno-Ferrante (in attesa della serie tv), l’imminente inaugurazione di una libreria indipendente americana a Roma, il confronto tra il Salone di Torino e Tempo di Libri, la presenza in casa editrice della 28enne Eva, figlia di Ferri e Sandra Ozzola, oltre alla preoccupazione per l’arrivo nel mercato italiano di importanti competitor internazionali…

Sandro Ferri è consapevole di essere in un momento fortunato della sua carriera di editore, e nonostante il successo planetario dei libri di Elena Ferrante, ripete che “non si sarebbe mai aspettato risultati di queste proporzioni”.

Ferri, che ha fondato E/O a Roma nel 1979 con la moglie Sandra Ozzola, parla con ilLibraio.it in vista dell’imminente inaugurazione della sede milanese (in via Tadino n. 22) del suo “mini-gruppo”, composto, oltre che da E/O, da Europa Editions, Europa Editions UK e Sharq/Gharb.

La sede di Milano va ad aggiungersi a quella principale di Roma e agli uffici di New York e Londra. L’obiettivo dell’arrivo (anche) nella “capitale dell’editoria” – ci spiega – è doppio: “Rafforzare le attività commerciali e quelle di comunicazione”, favorendo allo stesso tempo l’integrazione tra i marchi: “Ovviamente nel capoluogo lombardo opera il 90% dei nostri clienti a livello commerciale; i direzionali, le catene, i grossisti. A questo proposito, ricordo che da un anno la squadra di E/O comprende per la prima volta un direttore generale, Enrico Quaglia, che viene da Pde, e che da Milano coordinerà le attività anche con l’estero”. L’altra motivazione dietro l’apertura dell’ufficio milanese è legata alla comunicazione: “È importante essere presenti sia a Roma, dove a curare l’ufficio stampa c’è Ester Hueting, sia a Milano, con Giulio Passerini“.

La redazione e la produzione editoriale resteranno a Roma: “Sì, tra l’altro anche i libri di Europa Editions, che per il 50% sono tradotti e per l’altro 50% sono testi americani, nascono nei nostri uffici romani. Le stesse traduzioni sono commissionate dalla sede principale”.

SUL SALONE DI TORINO E TEMPO DI LIBRI…

L’apertura dell’ufficio milanese è anche occasione per chiedere all’editore del confronto tra il Salone del libro di Torino, che Ferri ha più volte difeso nelle settimane delle polemiche, e Tempo di libri, la nuova fiera voluta dall’Aie. Rispetto ai mesi scorsi, va detto, il clima appare decisamente più disteso, anche grazie all’arrivo di Ricardo Franco Levi alla presidenza dell’Associazione Italiana Editori. Non a caso, il gruppo Mondadori ha già annunciato che a maggio 2018 tornerà al Salone, e anche il Gruppo editoriale Mauri Spagnol (editore de ilLibraio.it, ndr) è disposto a valutare un ritorno: “Da un lato sono contento che a Torino tornino i grandi gruppi, dall’altro resto convinto che non sia stata una buona scelta dar vita a un’altra fiera nazionale. In ogni caso, E/O nel 2018 sarà solo al Salone. Per una casa editrice delle nostre dimensioni, del resto, è impossibile gestire due appuntamenti di questo tipo a distanza di due mesi. Avrei pensato a una doppia presenza solo nel caso di uno spostamento in autunno di Tempo di Libri. Quanto alla fiera milanese, credo che la seconda edizione andrà meglio della prima ma, ripeto, personalmente non riesco a vedere lo spazio per due fiere nazionali a distanza così ravvicinata”.

I NUMERI DEL FENOMENO-FERRANTE

Chiuso il capitolo fiere, riapriamo quello Elena Ferrante: quest’anno non sono usciti nuovi libri dell’autrice dall’identità misteriosa, “e ad oggi non è in programma la pubblicazione di un nuovo romanzo l’anno prossimo”, precisa Ferri, che però subito aggiunge: “So che lei sta scrivendo, al momento però non posso anticipare altro…”.

Nell’autunno 2018 dovrebbe in ogni caso debuttare la serie tv tratta dalle storie di Lenù e Liladiretta da Saverio Costanzo: “Sarà senza dubbio un’occasione di rilancio internazionale per la sua opera”, ammette lo stesso Ferri.

A questo punto, abbiamo chiesto all’editore romano che impatto hanno le vendite della serie de L’amica geniale nel fatturato di E/O: “Se penso al 2016, per noi la Ferrante ha rappresentato il 70% del fatturato. Quest’anno, non essendoci state nuove uscite, mi aspettavo un calo più significativo, e invece le vendite hanno tenuto in tutto il mondo”. A proposito di numeri legati al fenomeno-Ferrante, “da quando il primo libro della quadrilogia è stato pubblicato, in Italia sono state vendute oltre un milione di copie cartacee” (ebook esclusi, ndr). “Solo nel 2016”, dichiara ancora l’editore, “i 4 libri della serie hanno totalizzato (sempre solo in versione cartacea) 415mila copie, mentre quest’anno la stima che abbiamo fatto è pari a circa 350mila copie. Dunque, come dicevo prima, l’inevitabile calo è stato limitato“.

Ad oggi, tra Usa, Inghilterra e Italia “i suoi romanzi più famosi hanno raggiunto quota 3 milioni e 700mila copie“, sempre al netto delle vendite digitali, che nel mondo anglosassone raggiungono quote superiori rispetto al nostro Paese.

UNA LIBRERIA INDIPENDENTE AMERICANA A ROMA

Ma in che modo E/O sta investendo queste risorse? Tra le novità annunciate da Ferri, l’apertura nelle prossime settimane di Otherwise“una libreria americana a Roma”, nei pressi di piazza Navona, in società con Altroquando e in uno spazio di circa 70mq, “sul modello delle librerie indipendenti americane. Sì perché nella Capitale non mancano negozi che propongono testi in inglese, ma vorremmo dar spazio alla produzione editoriale indipendente, e vorremmo organizzare eventi. A occuparsene sarà l’americano Hunter Simpson, aiutato da due librai italiani”.

L’ARRIVO IN CASA EDITRICE DI EVA FERRI

L’altra novità in casa E/O è Eva Ferri, 28enne figlia dei due fondatori: “Già collaborava con noi, ma ora è entrata in pianta stabile nella squadra. Eva fa parte della ‘generazione Harry Potter’, ama certa letteratura americana, oltre che la letteratura fantastica. Sta acquisendo titoli che, per motivi generazionali, oltre che di gusti letterari, mia moglie e io non avremmo mai preso. Per noi si tratta di una svolta, ma siamo fiduciosi. A Francoforte abbiamo acquisito i diritti della scrittrice giapponese Kawakami Mieko, e a inizio 2018 pubblicheremo Reincarnation Blues di Michael Poore“.

LA PREOCCUPAZIONE PER I COMPETITOR INTERNAZIONALI NEL MERCATO ITALIANO

Infine, parliamo con Ferri del nuovo contesto editoriale italiano: la discussa acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori, infatti, ha portato oggettivo dinamismo al settore, che ha visto, tra l’altro, l’ingresso di due nuovi gruppi internazionali: “Sono doppiamente preoccupato, sia per i grandi gruppi italiani che ora devono vedersela con nuovi agguerriti competitor, spagnoli e americani, sia per i marchi come E/O, perché rischiano di ridursi gli spazi in libreria per la narrativa meno commerciale“.

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