Lo scrittore Andrea Bajani torna in libreria con “L’amore viene prima”, una raccolta di brevi poesie dedicate agli accadimenti quotidiani minimi di cui può accorgersi un padre, dando forma ai primi gesti di vita e di cura, ai cambiamenti grandi e piccoli e a tutta la sconcertante sorpresa per un figlio che arriva – Su ilLibraio.it una selezione di versi tratti dal libro

Da quando è nato nostro figlio mi è stato chiesto centinaia di volte che cosa provassi, come fosse il bambino, come mi sentissi a essere padre. Per quanto inebetito d’amore, non ho mai saputo che dire […]. L’unica cosa che sono riuscito a fare, nel primo mese di vita di mio figlio, è stato aprire il quaderno e appuntare dei versi in cui registravo gli accadimenti minimi che, messi insieme, davano forma a quella specie di sproposito che non potevo dire altrimenti”.

È così che lo scrittore Andrea Bajani, finalista al Premio Strega 2021 con Il libro delle case (Feltrinelli), presenta L’amore viene prima, il suo ultimo libro, in uscita per Feltrinelli.

Si tratta di una raccolta di brevi componimenti, eredi di una illustre tradizione poetica dell’intimità e delle accensioni del quotidiano, che si configura come accessibile e apprezzata al tempo stesso dai lettori più diversi, oltre che capace di cogliere e dare forma ai primi gesti di vita e di cura, ai cambiamenti grandi e piccoli e a tutta la sconcertante sorpresa per un figlio che arriva.

In apertura, Bajani racconta la genesi e l’urgenza di questa materia, calda e dolcemente trasognata, con cui ha riempito ogni pagina: “Quello che ho provato a far volare in queste strofe è quell’amore unico che si prova soltanto per chi ci segue sulla riga del tempo: è unico perché viene prima, persino prima che un bambino faccia la sua apparizione nel mondo. Un figlio, questo solo mi sembra di poter dire con certezza, è l’unico essere umano che si è disposti ad amare – e che si ama di un amore sconsiderato – prima ancora di averlo incontrato“.

Protagonista in ogni poesia è così quel misterioso sentimento, quell’impreparata devozione, che si prova al primo mese di un neonato, quando i bambini sono ancora cuccioli di umani, fagotti disposti per casa, odore di legno nuovo, bisogni primari, un sogno e un bisogno perenne.

Copertina del libro L'amore viene prima di Andrea Bajani

Su ilLibraio.it, per gentile concessione della casa editrice, pubblichiamo una selezione di componimenti:

Sto imparando a fare quasi tutto
mentre mi dormi sereno sullo sterno,
l’importante è stare fermo con il busto.
Mi riduco agli arti fino a dove posso,
mi aiuto spesso con i piedi. Scrivo
senza taccuino, conto le sillabe
battendo le dita sopra il pannolino.

Per farti addormentare, cullandoti
in salotto, ti leggo qualche verso
sottratto allo scaffale.
In fondo vale tutto, ti piace la rima,
il tema musicale, ignori la sintassi,
cosa dice l’alfabeto quando s’incatena.
Alla terza o quarta strofa ti rilassi:
la mano prima si ferma, poi collassa.

È un fatto: anche quando non ti ho addosso
e non mi vedi, anche adesso, che appunto
questi versi in piedi e aspetto il mio numero
alla cassa: è un fatto questa mia continua
oscillazione, con il corpo, da sinistra verso
destra, come dovessi farti addormentare.

Primo piano di Andrea Bajani

Andrea Bajani

Spargi briciole di tempo per la casa
e dopo chiudi gli occhi. I tuoi sonni
sono sempre noccioline, minuti
lanciati dall’ovetto in concessione.
Noi ci avventiamo sul boccone,
mangiamo i secondi con la buccia,
una pagina letta, l’inizio di una doccia.
Il tuo richiamo ferma la lancetta.

Tutti i giorni butto un occhio nell’oblò
della lavatrice: apro lo sportello, guardo
dentro, poi inserisco il braccio, rovisto
nel cestello e mi avvicino con la testa.
Controllo cosa resta: c’è quasi sempre,
dimenticato, minuscolo, un tuo calzino,
orfano di piede, reietto del bucato.
Lo porto alla luce, mi faccio levatrice.

(continua in libreria…)

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