Dalle “orecchie” al classico cartoncino colorato, passando per quelli più “trasgressivi” o “improvvisati”. Ogni lettore ha il suo segnalibro preferito. Scoprite la nostra selezione e diteci qual è il vostro
Ci sono lettori che hanno una tale passione per i libri, da amarli in tutte le loro sfaccettature: ben vengano la qualità della storia e dello stile contenuto, ovviamente, ma c’è chi ne apprezza anche l’odore, chi compra mobili ad hoc per collocarli, e chi cerca di ordinarli, a volte a fatica…
Tra questi bibliofili appassionati c’è chi ha una passione “specifica” per i segnalibri: utili per ricordare dove si è arrivati con la lettura (a meno che non si appartenga a una particolare categoria…), veri e propri oggetti di design, spesso personalizzati…
Eccone una selezione.
– Le “orecchie”: forse il modo più ancestrale per ricordare la pagina in cui si è interrotta la lettura. L’unica pecca è che si “rovinano” gli angoli delle pagine, inaccettabile per i “puristi”.
– Il segnalibro classico: si tratta di una fascia di cartoncino leggero, neutro o colorato, con diverse fantasie; un must di eleganza e tradizione.
– La fascetta: utile nei momenti in cui non si ha un segnalibro, la fascetta che, a volte, troviamo allegata ai libri è una garanzia di comodità.
– Il biglietto del treno: ogni lettore pendolare l’avrà fatto almeno una volta nella vita… utilizzare il biglietto come segnalibro; a volte anche l’abbonamento, quello non lo si scorda (quasi) mai.
– Il post-it: utile per annotarsi il numero della riga che si stava leggendo, per ricordare una frase importante, per commentare un passaggio della storia…
E voi, quale tipo preferite?
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