A Torino l’inaugurazione della 35esima edizione del Salone del Libro di Torino, con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (“il governo sta lavorando a una legge sul libro, la lettura è un nutrimento spirituale”) e il presidente del Senato Ignazio La Russa, preoccupato per i tanti giovani “che non leggono”. Per il direttore uscente Nicola Lagioia “ci vorrebbe una legge che tenga conto di case editrici, librerie, biblioteche e scuole, che sono i grandi attori della partita”

Ha preso il via oggi a Torino la 35esima edizione del Salone del Libro di Torino, in programma al Lingotto fino a lunedì 22 maggio (qui il programma e tutte le novità).

Presente all’inaugurazione il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che si definisce “lettore accanito” (“ho 15mila libri“) e sottolinea: “Sono convinto del valore universale del libro e della lettura. Dico ai giovani di fare tre cose: visitare musei, ascoltare un buon concerto e leggere tanti libri. La lettura è un nutrimento spirituale“. Sangiuliano conferma che il governo sta lavorando a una “legge sul libro” e ringrazia il direttore uscente Nicola Lagioia (al suo posto, per il triennio 2024-2027, Annalena Benini): “Il libro, caro Lagioia, è lo strumento in cui la libertà può consolidarsi. La ringrazio del lavoro che ha fatto e poi ci incontreremo per pensare ad altri progetti“.

Tanti applausi per Lagioia: “Il primo giorno del Salone sono sempre emozionato, una cosa bella è vedere arrivare gli studenti. C’è l’emozione di sempre, certo quella del primo anno è ineguagliabile… E’ la mia ultima edizione da direttore ma non certo l’ultima da visitatore. Sono felice perché lasciare un’istituzione molto più forte di come l’hai trovata credo sia l’ambizione di tutti“.

Per Lagioia “ci vorrebbe una legge che tenga conto di case editrici, librerie, biblioteche e scuole che sono i grandi attori della partita. Se un ministro della Cultura mi volesse chiedere consigli, io sarò sempre prodigo nel darli“.

Presente anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, che fa l’esempio del rapporto con la lettura di suo figlio, e dichiara: “Il problema serio da porsi è come invertire la tendenza alla non lettura dei giovani. C’è un gruppo minoritario che legge moltissimo e una stragrande maggioranza che non legge quasi niente“. Per La Russa “questo Salone deve e può ospitare ogni diversità, ogni possibilità di contaminazione”.

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