Nel 2024 in Italia le vendita di libri di varia calano del 2,3% rispetto all’anno precedente. A soffrire di più sono i piccoli editori rispetto ai grandi gruppi. E se il calo dell’ecommerce non è bilanciato dalla crescita delle librerie fisiche, tra i generi cresce solo la narrativa. Diminuiscono anche le vendite del catalogo. A livello europeo c’è invece chi cresce molto, come la Spagna (+9,8%). Tra le cause individuate dagli editori, la discussa sostituzione della 18app con le Carte Cultura e del Merito e il mancato finanziamento alle biblioteche per 30 milioni di euro – I dati
A Venezia, in occasione del Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri 2025, spazio al bilancio del mercato del libro italiano nell’annata appena trascorsa.
Un bilancio non positivo, come preannunciato: si stima infatti che, nel 2024, le vendite di libri perse per effetto delle modifiche alle misure di sostegno alla domanda siano state pari a 62,7 milioni di euro. Tale cifra avrebbe consentito al mercato librario di attestarsi a quota 1.596,5 milioni di euro anziché 1.533,8 milioni di euro, rispetto a un 2023 che si era chiuso a 1.557 milioni di euro.
LA CLASSIFICA DEFINITIVA DEI LIBRI PIU’ VENDUTI IN ITALIA NEL 2024
L’analisi, basata su dati di NielsenIQ-GfK, è stata presentata dal presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Innocenzo Cipolletta.
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Il riferimento è alla discussa sostituzione della 18app con le Carte Cultura e del Merito e al mancato finanziamento alle biblioteche per 30 milioni di euro, che per gli editori sono alla radice della flessione del mercato dei libri di varia adulti e ragazzi nei canali trade nel 2024 (narrativa e saggistica a stampa venduta nelle librerie fisiche e online e nei supermercati): in assenza di queste due decisioni, il mercato sarebbe cresciuto a valore del 2,5% anziché calare dell’1,5%.
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“L’analisi delle misure a sostegno della domanda di libri nel nostro Paese dal 2017 ad oggi – ha spiegato Cipolletta – ci dice due cose: la prima è che tali misure hanno avuto nel corso degli anni un effetto moltiplicatore, contribuendo a creare nuovi lettori e nuovi acquirenti. La seconda è che hanno consentito al settore di attestarsi su un livello di vendite e di fatturato più alto, necessario per sostenere il processo di crescita ed evoluzione delle aziende e della filiera. Quando tali misure vengono a mancare, il danno è quindi doppio. Bene, quindi, il ripristino del fondo per le biblioteche per il 2025 e l’avvio di un percorso di confronto con il ministro della Cultura Alessandro Giuli”.
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Italia in difficoltà rispetto al quadro europeo (dove la Spagna cresce del 9,8%)
Nel 2024 in Italia la vendita di libri di varia adulti e ragazzi nel mercato trade è stata di 103,987 milioni di copie, in calo del 2,3% rispetto all’anno precedente, pari a 2,458 milioni di copie comprate in meno. A valore la flessione è dell’1,5%, pari a 23,2 milioni di euro di minori vendite rispetto a un mercato complessivo di 1.533,8 milioni di euro. Il -1,5% dell’Italia a valore pone il Paese in coda rispetto alle maggiori editorie europee: la Germania cresce dello 0,9%, il Regno Unito cala dello 0,6%, la Francia cala dello 0,3%, la Spagna cresce del 9,8%.
Soffrono di più i piccoli editori
La flessione del mercato è disomogenea rispetto alla dimensione degli editori: i gruppi e le case editrici con vendite superiori ai 5 milioni di euro sono in calo dello 0,1%, gli editori da un milione a 5 milioni di venduto sono calati del 9,3%, quelli sotto il milione del 2,5%.
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Il calo dell’online non è bilanciato dalla crescita delle librerie
Nei 12 mesi, i canali online hanno venduto 26,3 milioni di euro in meno di libri rispetto al 2023, sono 6,7 milioni di euro le minori vendite della grande distribuzione.
Le librerie, indipendenti e di catena, sono invece cresciute di 8,8 milioni di euro, ma non sono riuscite a intercettare completamente le minori vendite fatte registrare dall’e-commerce.
Tra i generi, cresce solo la narrativa
A livello di generi, cresce solo la narrativa, italiana (3,2%) e straniera (0,9%). Il settore bambini e ragazzi è in flessione dello 0,8%, la saggistica generale del 2%, la manualistica del 4,1%, la saggistica specialistica del 5,1%, i fumetti del 5,5%. Sono numeri che si riflettono nella top 10: sette i titoli di autori italiani presenti, di cui sei romanzi. Ma il libro più venduto nel 2024 è un saggio (uscito a settembre): Il Dio dei nostri padri – Il grande romanzo della Bibbia (HarperCollins) di Aldo Cazzullo.
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Il digitale vale oltre 100 milioni e cresce
Al mercato dei libri a stampa si aggiungono vendite nel digitale pari nel 2024 a 114,2 milioni di euro. Le vendite riferite agli audiolibri (abbonamenti) sono pari a 30 milioni di euro, in crescita del 7,1% rispetto l’anno precedente, le vendite di ebook 84,2 milioni di euro, in crescita del 4%.
Diminuiscono le vendite del catalogo
“Nel 2024 il mercato è stato influenzato, oltre che dalle differenti politiche di sostegno della domanda, anche dal calo dell’ecommerce – ha poi spiegato Cipolletta –. Le politiche adottate dal maggior player mondiale delle vendite online stanno modificando strutturalmente il mercato: si riduce il peso del catalogo sul totale delle vendite e quello specifico dei piccoli editori, mentre le librerie faticano a coprire segmenti di mercato su cui l’e-commerce disinveste”.
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