“La pace” di Richard Bausch, attraverso il racconto della drammatica esperienza di un drappello di soldati americani nel 1944, durante l’avanzata degli Alleati nel Centro-Italia, evidenzia tutta l’ambiguità e la complessità morale della guerra

La pace (Playground, traduzione di Martino Adani) di Richard Bausch racconta la drammatica esperienza di un drappello di soldati americani nel 1944, durante l’avanzata degli Alleati nel Centro-Italia. Bausch mette in luce, attraverso i dubbi dei suoi protagonisti e i mutamenti improvvisi delle situazioni in cui si muovono, l’inutilità e la complessità morale della guerra, dove a volte può essere molto difficile distinguere un’azione di guerra da un omicidio.

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La pace di Richard Bausch ruota intorno a una domanda: è possibile restare umani quando si è intrappolati in una realtà disumana come la guerra? Inverno 1944. E in corso la lenta e difficile avanzata delle forze Alleate nell’Italia centrale. Un piccolo drappello di soldati americani riceve l’ordine di affrontare la salita di una ripidissima collina dalle parti di Cassino per scoprire la reale posizione dell’esercito tedesco e per accertarsi che si stia effettivamente ritirando.

Durante l’avanzata i soldati incontrano un carro guidato da due ragazzi italiani. Dopo una veloce perquisizione, spunta dal fondo del carro un ufficiale tedesco armato, abbracciato a una prostituta. L’ufficiale tedesco, che fa fuoco contro i soldati uccidendone due, viene colpito a morte dal capitano Marson, mentre la prostituta, che comincia a inveire contro di loro, viene freddata poco dopo dal sergente Glick. Per alcuni è stata un’azione normale, giustificata dal contesto di guerra, per altri un omicidio a sangue freddo. In guerra le distinzioni morali si fanno complesse e ambigue, sembra suggerire Richard Bausch.

L’indomani si imbattono in un nuovo carro, questa volta guidato da un vecchio, e dopo una veloce perquisizione il sergente Glick decide di mandare il capitano Marson e i soldati semplici Joyner e Asch a perlustrare la ripida collina di fronte a loro, per controllare se i tedeschi sono ancora appostati o si stiano ritirando. Sotto una pioggia battente, il capitano Robert Marson, i giovani soldati, e il vecchio italiano, costretto a fare loro da guida, marciano verso la cima della collina. Ad accompagnarli la nostalgia di casa, il ricordo delle violenze di cui sono stati testimoni, il dubbio di aver coperto un omicidio e non un’azione di guerra, il terrore dei cecchini tedeschi, la sensazione che il vecchio italiano possa essere una spia.

In un crescendo di tensione, circondati da un’oscurità sempre più minacciosa, che sembra spingerli in un mondo a parte, coinvolti in schermaglie continue tra loro, il drappello si imbatte in un nemico, che avrà tratti imprevisti e che, come spesso accade in guerra, imporrà un inaspettato capovolgimento dei ruoli.