Da Barack Obama a John Maxwell Coetzee, passando per Maggie O’Farrell e Marilynne Robinson: ecco i 100 migliori libri del 2020 selezionati dal New York Times, tra romanzi e saggi
Come ogni fine d’anno, arriva il momento delle classifiche dei migliori libri degli ultimi 12 mesi. Tra le selezioni più attese, quella dei critici del New York Times.
Quali sono dunque i 100 libri migliori del 2020 per il quotidiano più importante del pianeta? Pamela Paul (che abbiamo intervistato nel 2017, ndr), a capo di The Times Book Review, ha ammesso la difficoltà delle scelte, viste le tantissime pubblicazioni da considerare, tra fiction e non fiction.
Il NYT pubblica questa speciale e autorevole classifica sin dal 1968. E scorrendo l’elenco dei “migliori 100” del 2020, un anno particolare e difficile per il mondo intero e gli Usa in particolare, tra pandemia, razzismo, elezioni presidenziali e lotte sociali, non mancano i testi legati all’attualità, a partire dall’attesissimo nuovo libro di Barack Obama, subito un bestseller oltreoceano e nel resto del mondo, Italia compresa (solo negli Stati Uniti Una terra promessa ha venduto ben 890 mila copie nelle prime 24 ore dall’uscita!).
Tra i 100 libri segnalati troviamo anche titoli già usciti nel nostro Paese, come Lo specchio e la luce di Hilary Mantel, appena proposto da Fazi, Seni e Uova di Mieko Kawakami, pubblicato da e/o e bestseller in Giappone, e La morte di Gesù (Einaudi) del sudafricano John Maxwell Coetzee, Premio Nobel per la letteratura nel 2003, e come La valle oscura di Anna Wiener, uscito per Adelphi.
Non solo: c’è Hamnet di Maggie O’Farrell, in uscita a inizio 2021 per Guanda con il titolo Nel nome del figlio. Hamnet. E sempre a proposito di Guanda, c’è anche Nel segno dell’anguilla di Patrik Svensson, pubblicato da noi già nel 2019.
Nella top 100 ci sono inoltre nomi noti e apprezzati dalla critica come Claudia Rankine con Just Us: An American Conversation, Marilynne Robinson con Jack, Emmanuel Carrère con 97,196 Words: Essays. E Lydia Millet, già finalista al Pulitzer, con A Children’s Bible, oltre a James McBride (già vincitore del National Book Award con The Good Lord Bird), tornato con Deacon King Kong. E poi ancora The Death of Vivek Oji di Akwaeke Emezi, The Glass Kingdom di Lawrence Osborne, Hurricane Season di Fernanda Melchor, Why I Don’t Write: And Other Stories di Susan Minot.
Scorrendo la classifica ci si imbatte poi in The Dead Are Arising: The Life of Malcolm X di Les Payne e Tamara Payne, in Earthlings di Sayaka Murata, Wagnerism: Art and Politics in the Shadow of Music di Alex Ross.
Ora non resta che attendere le classifiche dei migliori libri dell’anno di altre importanti testate internazionali…