42 è la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto. La soluzione a questo enigma esistenziale non si trova in lunghissimi trattati di filosofia e nemmeno all’interno di un complesso teorema scientifico, ma piuttosto in un libro di narrativa, e in particolare nel comico romanzo di fantascienza “Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Adams…

Vi siete mai chiesti qual è la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto? Sarete sorpresi di sapere che la soluzione a questo enigma esistenziale non si trova in lunghissimi trattati di filosofia e nemmeno all’interno di un complesso teorema scientifico. Si può invece trovare nei libri, ed è: 42.

Ci riferiamo ovviamente ai libri della serie Guida galattica per gli autostoppisti (Mondadori, traduzione di Laura Serra), che unisce una buona dose di umorismo e un’ambientazione fantascientifica del tutto fuori dagli schemi. 

La serie, ideata da Douglas Adams negli anni ’70 sotto forma di sceneggiato radiofonico per la BBC, ha in seguito ottenuto un grande successo. La storia infatti è stata trasposta dallo stesso Adams in una “trilogia in cinque parti”, ed è stata poi riproposta negli come spettacolo teatrale, serie tv, fumetto, videogioco e anche come un lungometraggio per il cinema.

guida galattica per gli autostoppisti, il libro in cui si trova 42, la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto

Ma cosa vuol dire 42?

Per capirlo c’è bisogno di rivelare qualcosa in più sulla trama di Guida galattica per gli autostoppisti. Questo romanzo fantascientifico racconta il viaggio di Arthur Dent (un umano) e del suo amico Ford Prefect (un alieno), che Arthur conosce sulla Terra sotto sembianze umane. Proprio nei capitoli iniziali del primo volume scopriamo, però, che la Terra sta per essere distrutta dai Vogon, una specie aliena incaricata di fare spazio per la costruzione di un’autostrada galattica. 

Ed è così che inizia il viaggio in autostop per l’universo di Arthur e Ford, i quali hanno la fortuna di essere accompagnati proprio dalla Guida galattica per autostoppisti, un piccolo oggetto a forma di libro che contiene in forma di enciclopedia una grande quantità di informazioni sull’Universo. A un certo punto del viaggio intergalattico a cui, suo malgrado, si trova sottoposto Arthur Dent, veniamo a sapere che è stato creato un gigantesco calcolatore chiamato Pensiero Profondo, con lo scopo di ottenere la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto. 

Una volta costruita, la macchina impiega ben sette milioni e mezzo di anni per elaborare la soluzione, e, con grande sgomento di tutti, dà come risposta solamente il numero 42. Quando la macchina viene interrogata sul significato di tale numero, fa sagacemente notare è che il vero problema degli esseri che l’hanno costruita non è l’incomprensibilità della risposta, quanto il fatto che essi non sanno quale sia la domanda

Perché proprio il numero 42

La realtà è che non c’è una vera ragione, o una logica specifica, che giustifichi la scelta di questa risposta da parte di Adams. Lui stesso, pur avendo portato avanti la questione anche nei volumi successivi della saga, ha dichiarato che non esiste alcun significato nascosto dietro il numero 42. Alcuni fan hanno comunque cercato di trovare una spiegazione matematica, ipotizzando soluzioni che per esempio prendono in considerazione il codice binario e il numero 42 espresso in base 13. Interrogato su queste ipotetiche coincidenze numeriche, Douglas Adams ha commentato ironicamente: “Potrò pure essere un caso perso, ma non scrivo le mie battute in base 13”. 

Chi conosce la Guida galattica per gli autostoppisti lo sa: spesso l’umorismo di Adams si appoggia su fatti apparentemente illogici o senza senso, ed è proprio questa scelta che ha reso alcuni fatti della guida particolarmente celebri. Basti pensare alla famosa battuta “So long and thanks for alla the fish” (“Addio e grazie per tutto il pesce”)  pronunciata dai delfini, esseri molto più intelligenti degli umani che avevano provato ad avvisarli dell’imminente distruzione della Terra, mentre lasciano per sempre il pianeta. Oppure ancora al fatto che l’oggetto considerato indispensabile per gli autostoppisti spaziali, dato il suo grande numero di possibili utilizzi, è un asciugamano. I fan della saga il 25 maggio celebrano proprio il “Towel Day”, il giorno dell’asciugamano, portando con sé questo oggetto proprio come i protagonisti della serie. 

Altri aneddoti legati al numero 42

Il super calcolatore Pensiero Profondo, dopo aver fatto notare la necessità di trovare una domanda piuttosto che quella di comprendere la sua bizzarra risposta, propone di creare un calcolatore ancora più potente che sappia elaborarla. Nella matrice computazionale di questo calcolatore vengono implementati anche esseri viventi, per un tempo di processamento totale stimato in dieci milioni di anni. Salvo poi venire a scoprire che questo calcolatore è proprio la Terra, che a pochi minuti dal fantomatico responso viene distrutta dai Vogon per la creazione dell’autostrada spaziale. Nel volume della saga Ristorante al termine dell’universo, si scopre fra l’altro che, in realtà, i Vogon erano stati pagati per distruggere la Terra dagli psichiatri, i quali temevano di perdere il lavoro nel caso in cui la domanda venisse rivelata

La verità, però, è che nessun essere vivente ha davvero la possibilità di scoprire la domanda e la risposta contemporaneamente. Infatti, nel caso in cui qualcuno dovesse riuscirci, l’universo sparirebbe improvvisamente, e al suo posto apparirebbe un ambiente ancora più complesso da comprendere. Viene inoltre avanzata l’ipotesi che un evento simile possa essersi già verificato, e che l’universo attuale sia quindi una versione più bizzarra e incomprensibile del precedente. 

42 nei libri

Alcuni fan hanno provato a cercare di risolvere il presunto enigma del numero 42 riferendosi al mondo letterario invece che alla matematica. Secondo loro, Douglas Adams si sarebbe infatti ispirato a Lewis Carroll e alla sua opera più celebre, Alice nel paese delle meraviglie, e in particolare al capitolo 2, in cui Alice è alle prese con le tabelline. 

Per prendersi gioco di questi numerosi tentativi di trovare un senso a un passaggio del libro che non voleva altro che essere comico, Adams produsse per successive edizioni statunitensi della saga “L’enigma 42”, un indovinello sotto forma di illustrazione di 42 sfere colorate. In questo gioco, così come nel libro, c’è bisogno di indovinare alcune domande data la risposta, che è appunto il numero 42. 

Neil Gaiman, prolifico scrittore e autore di storie di fantascienza, oltre che amico di Douglas Adams, ha scritto Niente panico, un libro che racconta dal suo punto di vista Guida galattica per gli autostoppisti e la vita di Douglas Adams. In questo libro, il cui titolo riprende il monito che campeggia sulla guida protagonista della storia, Gaiman sostiene che “tre studenti della Huddersfield University” siano riusciti a trovare il significato di 42 come risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto. Questo significato, che Gaiman tuttavia non spiega, si troverebbe prendendo in considerazione la biologia della vita, la 42esima potenza di due e traduzioni avanti e indietro dall’alfabeto morse… Che sia il modo di Gaiman di portare avanti l’inarrestabile spirito ironico dell’amico Adams?

Fotografia header: Getty Images

Libri consigliati