I libri di Antonio Scurati raccontano uno scrittore tanto attento al passato (i romanzi su Mussolini sono diventati una serie bestseller, che ora approva anche su Sky con il titolo “M. L’uomo del secolo”) quanto al presente e al futuro. Ecco dunque un percorso tra le opere di narrativa, che spaziano tra i generi e che si sono aggiudicate numerosi riconoscimenti – tra cui il Premio Campiello nel 2005 e il Premio Strega 2019 -, e i suoi saggi, che raccontano la crisi dell’uomo e della società, tra mass media, conflitti e politica. Nel corso della sua carriera, tra l’altro, non sono mancate le polemiche

Antonio Scurati, autore di numerosi libri, è uno scrittore tanto attento al passato, quanto al presente e al futuro. I suoi romanzi spaziano tra i generi, dalla narrativa di pura finzione alle opere di ricostruzione biografica ma, soprattutto, descrivono l’umanità e i suoi conflitti (non solo interiori). Mentre i saggi (più avanti descritti) sono un momento di interrogazione e di riflessione sul tempo che stiamo attraversando.

Scurati lo scorso ottobre è tornato in libreria con M. L’ora del destino (Bompiani), penultimo libro della discussa quadrilogia-bestseller su Mussolini e l’Italia negli anni del fascismo (l’ultimo volume, il quinto, uscirà il 25 aprile 2025, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione).

I quattro volumi che (finora) compongono M. – sui quali torneremo poi più specificatamente – uniscono la ricerca storica alla volontà di narrare (come forse mai si era fatto prima) il fascismo dall’interno, dall’ascesa al potere di Benito Mussolini fino alla sua sconfitta, descrivendo l’evoluzione dell’Italia fascista.

Con il primo libro della serie, il bestseller M. Il figlio del secolo (Bompiani), Scurati si è aggiudicato il Premio Strega 2019, dichiarando: “Dedico la vittoria ai nostri nonni e ai nostri padri, che furono prima sedotti e poi oppressi dal fascismo, e soprattutto a quelli che poi, fra loro, trovarono il coraggio di combatterlo”.

Di seguito proponiamo un percorso tra le sue opere, spesso premiate, qui proposte in ordine di pubblicazione e divise tra narrativa e saggistica. Spazio, a seguire, anche alle polemiche che hanno coinvolto l’autore, tra gli altri, di M., Il sopravvissuto e Il bambino che sognava la fine del mondo.

Antonio Scurati: la biografia

Prima di iniziare a parlare dei libri di Scurati, una breve panoramica sulla sua biografia. L’autore classe ’69 si laurea in filosofia all’Università degli Studi di Milano (con una tesi sul critico letterario Harold Bloom), prosegue gli studi a Parigi, all’École des hautes études en sciences sociales, e poi all’Università degli Studi di Bergamo, con un dottorato di ricerca in Teoria e analisi del testo.

Il debutto narrativo avviene nel 2002, con Il rumore sordo della battaglia (Mondadori), ma già nel novembre del 1998 firma il saggio Il caso Hemingway – Il dissidio tra critica stilistica e sociologia letteraria, per la rivista Il confronto letterario.

Nel corso della sua carriera, Scurati affianca testi critici a romanzi introspettivi, libri sperimentali a saggi storici. Nel 2013 scrive Il padre infedele (Bompiani), romanzo personale e profondo, e dopo due anni, Il tempo migliore della nostra vita (Bompiani), dove l’elemento biografico e storico, invece, è predominante.

Scurati, inoltre, sviluppa la passione per la comunicazione e altre forme artistiche. Nel 2005 diventa ricercatore in Cinema, Fotografia, Televisione e nel 2008 si trasferisce all’Università IULM di Milano, università nella quale è professore associato e direttore scientifico del Master in Arti del Racconto. Letteratura, Cinema, Televisione.

Nel 2007 Scurati realizza (insieme al fratello Lorenzo), il documentario La stagione dell’amore (Fandango), lungometraggio che indaga il tema dell’amore nell’Italia contemporanea e che riprende l’inchiesta di Pier Paolo Pasolini Comizi d’amore (1965).

Antonio Scurati: i libri, tra narrativa e Storia

Il rumore sordo della battaglia

il rumore sordo della battaglia, un libro di Antonio Scurati

Antonio Scurati debutta nella narrativa con Il rumore sordo della battaglia (vincitore del Premio Letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima), in origine pubblicato da Mondadori (nel 2002) e poi riproposto da Bompiani. Scurati scrive un romanzo storico nel quale descrive la fine del mondo cavalleresco, fatto di battaglie sanguinose ma eroiche, e l’inizio della modernità, mentre mito e storia si mischiano.

Il sopravvissuto

il sopravvissuto di Antonio Scurati

Con Il sopravvissuto (2005, vincitore del Premio Campiello), Antonio Scurati inizia il suo lungo rapporto con Bompiani. In questo libro, ispirato liberamente ai tragici fatti della Columbine High School, viene raccontata la storia di un giovane studente, Vitaliano Caccia, che, il giorno degli esami di maturità, spara a tutta la commissione lasciando in vita soltanto il professore di filosofia, nonché narratore della vicenda.

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Una storia romantica

una storia romantica di Antonio Scurati

Una storia romantica (2007, Bompiani) segna il ritorno di Scurati al romanzo storico, e nello specifico lo scrittore classe ’69 sceglie di raccontare il Risorgimento e gli anni successivi. Nell’opera – vincitrice del Premio letterario internazionale Mondello 2008 -, Scurati unisce elementi storici ad altri di pura finzione, da un lato le rivolte di Milano nel 1848, e dall’altro l’amore di un uomo e di una donna, fedeli soltanto al loro sentimento.

Il bambino che sognava la fine del mondo

antonio scurati libri: il bambino che sognava la fine del mondo

Candidato al Premio Strega nel 2009, Il bambino che sognava la fine del mondo (Bompiani) è tra i libri di Scurati che più criticano il presente: al centro della trama i bambini che, contagiati da uno strano male, accusano gli adulti di azioni orribili. Il romanzo cerca di analizzare il rapporto tra la cronaca e i media, e soprattutto quanto può essere veloce la regressione della società e la crisi delle istituzioni, mentre si urla al complotto e si sussurra la presenza del diavolo…

La seconda mezzanotte

la seconda mezzanotte di antonio scurati

La seconda mezzanotte, pubblicato nel 2011 da Bompiani (e da cui è stata ideata una serie graphic novel omonima per Feltrinelli Comics illustrata da Tanino Liberatore), porta lettori e lettrici nel futuro. Antonio Scurati, infatti, ambienta il suo romanzo nel 2092, in una Venezia ricostruita e trasformata per essere capitale europea del gioco e del vizio. In questo scenario, in parte apocalittico e in parte futuristico, i due protagonisti sono il Maestro e Spartaco, due gladiatori – Piazza San Marco è infatti ora diventata un’arena – in rivolta contro il potere.

Il padre infedele

il padre infedele di Antonio Scurati

Proseguendo con i libri narrativi di Scurati, Il padre infedele (2013, Bompiani) si presenta come il romanzo più intimo e personale, almeno per quanto riguarda la forma: Glauco Revelli, protagonista e narratore, si confessa tra la nascita – e la crescita – della figlia e la fine del matrimonio. E, nell’analizzare ciò che è stato, il desiderio sessuale si fa tema centrale, demone che ritorna e guida la vita dell’uomo in questa sua personale ricerca della verità.

Il tempo migliore della nostra vita

Il tempo migliore della nostra vita di scurati

Tre storie che non si incrociano ma che attraversano il Novecento italiano e, in qualche modo, condividono luoghi e sentimenti: quelli della resistenza durante il fascismo. In Il tempo migliore della nostra vita (2015, Bompiani, vincitore del Premio Viareggio Repaci), Antonio Scurati racconta la vita di Leone e Natalia Ginzburg, figure chiave dell’editoria italiana, e quelle dei suoi nonni. Sei persone che hanno affrontato, gli uni lontani dagli altri, i cambiamenti di questo Paese.

Antonio Scurati e i libri su Mussolini: la serie M

Dopo i libri biografici e le opere di narrativa, Scurati decide di raccontare la figura di Benito Mussolini attraverso cinque ambiziosi romanzi storici (l’ultimo, come detto, uscirà il 25 aprile 2025), suddivisi per anni e che descrivono l’Italia dal 1919 fino alla caduta della dittatura del Duce. M. – che diventata subito una serie bestseller -, affianca ai documenti storici una descrizione più narrativa delle vicende e delle figure che hanno calcato il metaforico palcoscenico della Storia.

Le donne e gli uomini citati nei romanzi appaiono come personaggi letterari, indagati e descritti da Scurati in quanto scrittore, mentre date e luoghi cercano comunque di essere fedeli a ciò che le fonti riportano. In questo senso, lo scrittore italiano vuole trasmettere quello che Mussolini (e l’ideologia che incarna) è stato, e come dichiarato in un’intervista a ilLibraio.it in occasione dell’uscita del primo dei quattro libri, la serie di M è il suo personale “contributo all’antifascismo”.

M. Il figlio del secolo 

scurati m il figlio del secolo

Vincitore del Premio Strega 2019, M. Il figlio del secolo (2018, Bompiani) è il primo libro dedicato alla figura di Mussolini. Qui Scurati ripercorre i fatti tra il 1919 e il 1925, raccontando l’ascesa al potere del fascismo fino al delitto Matteotti. Nonostante il successo, il romanzo ha ricevuto alcune critiche, tra cui quelle dello storico Ernesto Galli della Loggia relative alla veridicità storica dell’opera. Sul Corriere della Sera della Loggia definisce M “il romanzo che ritocca la storia” e segnala a quale pagina corrisponde ogni errore individuato dall’editorialista.

È lo stesso Scurati, però, a rispondere sulle stesse pagine del quotidiano milanese, ammettendo e scusandosi per le sviste (“Il cortocircuito tra Pascoli e Carducci è accaduto. Mea culpa“) e, successivamente, replicando punto per punto a Galli della Loggia. Scurati si concentra soprattutto sul senso della sua opera: “M, per quanto fondato su una vasta base documentale, è un romanzo, non un saggio storico“. E prosegue affermando che il libro “riesce o fallisce mirando a un diverso obiettivo, quello di integrare, di completare, magari, il lavoro analitico della ricerca storica con la forza sintetica della narrazione”.

D’altra parte, M. Il figlio del secolo è riuscito anche a oltrepassare i limiti della letteratura. Nel 2022, Massimo Popolizio firma un’opera teatrale omonima, tratta dal romanzo di Scurati, e che si aggiudica il Premio Le Maschere del Teatro italiano 2022 come “miglior spettacolo”. L’opera è stata in seguito registrata e trasmessa da Rai 5 (con la regia televisiva di Marco Odetto).

Facendo un salto in avanti, ad agosto 2024 è stato diffuso il primo trailer dell’attesa serie tv M – Il figlio del secolo, prodotta da Sky Italia, diretta da Joe Wright e con protagonista Luca Marinelli, nei panni di Mussolini. La serie è stata presentata fuori concorso all’81esima Mostra del Cinema di Venezia e, come abbiamo raccontato nel dettaglio, va in onda dal 10 gennaio 2025 su Sky.

M. L’uomo della provvidenza

Antonio Scurati M l'uomo della provvidenza

Lo scrittore napoletano prosegue la sua serie di libri sul fascismo con M. L’uomo della provvidenza (2020, Bompiani); qui narra le politiche e la vita di Mussolini, dal 1925 al 1932: il matrimonio della figlia con Galeazzo Ciano, l’impresa africana affidata a Pietro Badoglio e il decennale della Marcia su Roma.

M. Gli ultimi giorni dell’Europa

Scurati M gli ultimi giorni dell'europa

M. Gli ultimi giorni dell’Europa (2022, Bompiani) è il terzo libro della serie-bestseller e tratta il triennio 1938-1940. Un periodo difficile, che definisce le sorti del Paese negli anni a venire: l’incontro tra Hitler e Mussolini, la formulazione delle leggi razziali e la firma del “Patto d’Acciaio” portano l’Italia di Mussolini lungo una strada senza vie d’uscite. Scurati racconta così gli ultimi giorni prima della Guerra.

M. L’ora del destino

scurati M l'ora del destino

Il quarto libro è M. L’ora del destino (2024, Bompiani), quarto titolo che racconta Benito Mussolini, il suo tentativo di vincere il secondo conflitto mondiale e continuare a governare l’Italia. Tra errori politici e orrori della guerra, Scurati ritrae l’intera nazione attraverso alcuni personaggi chiave come Mario Rigoni Stern, Edda Mussolini, ancora una volta Galeazzo Ciano e, inevitabilmente, lo stesso Mussolini.

Antonio Scurati: i saggi tra presente e passato

Tra i libri di Scurati, sono diverse le opere che trattano la Storia, la società e i mezzi di comunicazione di massa da un punto di vista saggistico. Opere che provano ad analizzare i cambiamenti nel mondo, e quale strada possa essere la migliore per uscire dalle crisi in corso, senza dimenticare i pericoli che corre la politica di oggi. Tra questi ricordiamo

Guerra – Narrazioni e culture nella tradizione occidentale

Guerra - Narrazioni e culture nella tradizione occidentale di Antonio Scurati

Tra i libri di Scurati si contano diversi saggi usciti. Nel 2003, esce per Donzelli Guerra – Narrazioni e culture nella tradizione occidentale nel quale l’autore analizza e discute l’evoluzione del racconto di guerra attraverso tre snodi cruciali: l’epica classica, il romanzo moderno e la televisione. Un’opera che unisce comunicazione e cronaca, commenti più letterari ad altri relativi al mondo dei mass media. Il

Televisioni di guerra – Il conflitto del Golfo come evento mediatico e il paradosso dello spettatore totale

Televisioni di guerra - Il conflitto del Golfo come evento mediatico e il paradosso dello spettatore totale

Scurati tratta il tema della guerra concentrandosi anche su un singolo episodio storico, la Guerra del Golfo, come in Televisioni di guerra (2003, Ombre Corte, al momento non disponibile). L’autore definisce questo conflitto l’esordio di un nuovo modo di raccontare la cronaca: aumenta l’esposizione mediatica e diminuisce la capacità degli spettatori di cogliere e sentire la realtà.

La letteratura dell’inesperienza – Scrivere romanzi al tempo della televisione

La letteratura dell'inesperienza - Scrivere romanzi al tempo della televisione Scurati

In La letteratura dell’inesperienza (Bompiani, 2006, attualmente non disponibile), Scurati riprende il tema della televisione (e della cultura globale) con un testo che richiama le tesi di Walter Benjamin e che rimette al centro l’importanza di scrivere, anche per tornare a essere critici nei confronti della realtà.

Gli anni che non stiamo vivendo – Il tempo della cronaca

Gli anni che non stiamo vivendo - Il tempo della cronaca di Antonio Scurati

Con i suoi libri, Antonio Scurati offre una panoramica e un’analisi del presente attraverso alcuni fatti di cronaca. Dal delitto di Cogne all’elezione di Barack Obama, dal terrorismo mediatico all’emergenza ambientale, Gli anni che non stiamo vivendo (2010, Bompiani) riflette i cambiamenti della nostra società, sempre più basata sull’istantaneità che impedisce di capire – e vivere – ciò che sta accadendo.

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Letteratura e sopravvivenza – La retorica letteraria di fronte alla violenza

Letteratura e sopravvivenza. La retorica letteraria di fronte alla violenza antonio scurati

Nel 2012, Scurati scrive per Bompiani un saggio che avvicina filosofia, antropologia e teoria letteraria: Letteratura e sopravvivenza. Un testo che muove da una frase del filosofo tedesco Hans Blumenberg (“Il primo postulato dovrebbe essere questo: non è affatto ovvio che l’uomo possa esistere”) e che discute la grande capacità dell’essere umano di sopravvivere.

Dal tragico all’osceno – Raccontare la morte nel XXI secolo

Dal tragico all'osceno. Raccontare la morte nel XXI secolo

Tra i saggi di Scurati troviamo Dal tragico all’osceno (2016, Bompiani), un testo che si concentra sulla trasformazione dei media negli ultimi anni del ‘900 e, di conseguenza, sulla trasformazione dell’uomo sempre più abituato alla sofferenza altrui. Con sguardo critico e quasi premonitore, Scurati sottolinea il rischio di trasformarsi in un essere “anfibio”, impermeabile alle tragedie.

La fuga di Enea – Salvare la città in fiamme

La fuga di Enea - Salvare la città in fiamme

In La fuga di Enea (2021, Solferino), lo scrittore Premio Strega racconta la crisi italiana ma con una luce di speranza. Se da un lato, infatti, individua il rischio di cadere nel populismo e nel fascismo, dall’altro sceglie Enea come emblema: gli esseri umani hanno sempre soccorso i loro simili più fragili. E proprio con questo sguardo al passato, Scurati vede una salvezza per il futuro in questo breve saggio, definito “un atto di accusa al Paese”.

Guerra – Il grande racconto delle armi da Omero ai giorni nostri

Guerra - Il grande racconto delle armi da Omero ai giorni nostri

Nel 2022, Scurati riprende in mano il saggio del 2003 Guerra e scrive una versione ampliata e aggiornata. Esce così per Bompiani Guerra – Il grande racconto delle armi da Omero ai giorni nostri nel quale ripercorre la storia umana, evidenzia punti critici e modi di raccontare i conflitti. Tra archetipi millenari e nuove invasioni (ultima quella russa ai danni dell’Ucraina), Scurati critica l’Occidente e il suo essere “telespettatore totali della guerra”.

Fascismo e populismo – Mussolini oggi

Fascismo e populismo. Mussolini oggi

Si dibatte molto sulla possibilità di un ritorno (e in quale forma) del fascismo in Italia. Antonio Scurati, autore dei romanzi su Mussolini, risponde ai molti interrogativi in Fascismo e populismo (2023, Bompiani). Lo scrittore e docente mette in guardia da quei movimenti, e partiti, difficilmente collocabili a destra o sinistra, ma più generalmente definiti sovranisti e populisti. Nel saggio riprende la figura di Mussolini, non tanto come fondatore del fascismo, ma come uno dei primi uomini a cogliere l’importanza di una politica che affascini e seduca le masse.

Antonio Scurati e le polemiche sul caso Rai

Attraverso le sue opere e le sue interviste, Scurati ha spesso criticato partiti, ed esponenti, della destra italiana. Ad esempio, intervistato nel settembre 2022 da Le Dauphiné Libéré, ha definito il programma politico di Giorgia Meloni “reazionario” e proveniente dal “neofascismo del dopoguerra”, generando non poche polemiche, mentre nel saggio Fascismo e populismo – citato prima – ha tracciato un parallelismo tra la retorica dei politici sovranisti moderni (europei e statunitensi) e quella del ventennio fascista.

Le discussioni più intense sono più recenti, e relative al monologo di Scurati, previsto per la puntata del 20 aprile 2024 di Chesarà (programma in onda su Rai 3) e poi annullato. Il monologo era stato annunciato come un momento di riflessione in occasione del 25 aprile, Anniversario della liberazione d’Italia, e sarebbe stato una versione ridotta dell’articolo già apparso su Repubblica.

Nel monologo Scurati accusa Fratelli d’Italia e la premier Meloni di essersi “attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza (…) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista”, riferendosi alle parole della Presidente del Consiglio in occasione dell’anniversario delle stragi nazi-fasciste in Italia. Se da un lato si è subito parlato di “censura” (il sindacato Usigrai ha affermato che il “controllo dei vertici della Rai sull’informazione del servizio pubblico si fa ogni giorno più asfissiante” in un comunicato), dall’altro i dirigenti Rai (per voce di Paolo Corsini, direttore dell’approfondimento) hanno motivato la cancellazione del monologo di Scurati con le richieste economiche troppo alte da parte dello scrittore, smentendo l’ipotesi censura. Durante la puntata, la conduttrice Serena Bortone ha letto in diretta il testo del monologo di Antonio Scurati (comportamento che le ha causato una sospensione di sei giorni). Un discorso, quello di Scurati, che è stato poi ripreso e trasmesso da altre trasmissioni, sui giornali e tramite i social – compresa la pagina Facebook della Presidente del Consiglio.

Nei mesi scorsi, tra l’altro, Scurati ha fatto discutere anche in merito alla Fiera del Libro di Francoforte, che vede l’Italia Ospite d’Onore dal 16 al 20 ottobre. Lo scrittore ha declinato l’invito da parte della delegazione italiana. L’autore di M. sarà comunque alla Frankfurter Buchmesse, su invito degli editori tedeschi.

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Fotografia header: Antonio Scurati, credi Getty Editorial (26/09/2024)

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