Giuseppe Strazzeri, direttore editoriale della Longanesi, l’editore italiano di Cussler, ricorda su ilLibraio.it il maestro della narrativa d’avventura

In queste ore lettrici e lettori di tutto il mondo stanno ricordando lo scrittore Clive Cussler (foto di Dayna Cussler, ndr), maestro del romanzo d’avventura, venuto a mancare all’età di 88 anni. Abbiamo chiesto a Giuseppe Strazzeri, direttore editoriale della Longanesi, l’editore italiano di Cussler (15 luglio 1931 – 24 febbraio 2020), di ricordare la figura di questo amato e prolifico autore, tradotto in oltre 40 lingue. Tra l’altro, nei prossimi mesi la Longanesi proporrà altri romanzi firmati da Cussler ancora inediti nel nostro Paese: a giugno, settembre e novembre.

“Nella mia carriera, e in particolare nei dieci anni da me ormai trascorsi in Longanesi, ho un rimpianto: non avere mai incontrato di persona Clive Cussler. Chi è in Longanesi da più tempo di me lo descrive come un uomo affabile, divertente, ironico, serenamente consapevole del suo posto nel mondo, compreso quello della narrativa. Una specie di manna per un editore, insomma. Tra gli aneddoti che lo riguardano mi è rimasto impresso un festival -si era all’inizio del millennio- in cui, infilatosi di soppiatto alla presentazione di un collega scrittore, occhiali neri e berretto calato sugli occhi per non farsi riconoscere, iniziò a bersagliare il malcapitato di domande sempre più incalzanti e petulanti, prima di alzarsi in piedi, farsi riconoscere e trasformare la situazione in una roboante risata collettiva.

Cussler rappresentava senza ombra di dubbio il più nobile baluardo di un genere che, forse per il timore dello spazio che il mezzo audiovisivo ha preso negli anni, fa oggi fatica a trovare dei degni eredi, ossia la narrativa d’avventura. Sorta di Salgari contemporaneo che aveva saputo nutrire la sua fantasia anche dei fantastici mezzi che le moderne tecnologie possono fornire al genere di cui era il re indiscusso, Cussler aveva anche il vantaggio di una relazione diretta, vitale e continua con l’avventura, la sua adrenalina e i suoi pericoli (lui stesso era stato pilota dell’aeronautica, esploratore, sommozzatore, cercatore di tesori sommersi). Forse per questo fondo di autenticità tra gli autori di avventura è quello che più ha tenuto nonostante l’abbondante offerta di fiction di azione televisiva.

Cussler, oltre a una decina di romanzi per noi inediti ma già usciti in America con il consueto colossale successo, ci lascia un figlio, Dirk, che già da anni lo accompagnava come coautore nella serie a lui più cara, ossia quella di Dirk Pitt. Si tratta di un patrimonio che ci onora e che in Longanesi cercheremo di trattare con la cura e l’amore destinati a uno degli inestimabili scrigni celati nel ventre dei tanti relitti scoperti dai suoi eroi.

Buon Viaggio, Clive”.

 

Fotografia header: Clive Cussler (foto di Dayna Cussler, ndr)

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