Tanti consigli di lettura, tra narrativa e saggistica, nel secondo numero del 2023 della rivista Il Libraio (in uscita il 16 maggio): leggi l’editoriale di Stefano Mauri e scarica gratuitamente il pdf in anteprima

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Agnese Pini dirige tre quotidiani che insieme pesano come un grande quotidiano nazionale e quindi ha il suo da fare. Ma da molti anni aveva una necessità: scrivere questa storia, legata alle sue radici, al paese da dove viene la sua famiglia, San Terenzo Monti, sterminato dai nazisti nell’agosto del 1944. Eh già: siccome i partigiani avevano fatto fuori in un agguato 16 nazisti, sulla base della spietata legge ‘uno vale dieci’ sulle Apuane hanno pensato bene di far fuori anche donne e bambini per rispettare questo macabro calcolo. Non Clara, 7 anni, che, fingendosi morta sotto il corpo esanime dei genitori e dei fratelli, è riuscita a salvarsi, come in un miracolo. Da qui prende il via il suo libro, Un autunno d’agosto, che segue a ritroso la scia di dolore, assenze, tenace attaccamento alle radici e alla terra di contadini innocenti e sgomenti di fronte alla furia aliena e feroce che la guerra ha saputo scatenare. Alcuni di loro, semplici, estranei alla grande Storia, addirittura rovesciando l’equazione ritenevano responsabili del massacro i partigiani perché senza quell’agguato… Oggi nessuno, nemmeno Chat GPT direbbe che i cittadini di Bucha dovevano arrendersi ed evitare una strage, eppure c’è ancora chi su simili episodi imputa ai partigiani le colpe dei nazisti. Perché, dice Agnese Pini, non c’è stato un processo, una elaborazione, un lavoro di analisi attenta e oggettiva, un pentimento collettivo come è accaduto invece ad esempio nella stessa Germania.

Abbondante in questo numero che si avvicina all’estate la scelta di gialli, thriller e romanzi storici. Diverse le penne, cioè gli autori, le ambientazioni, le epoche e crediamo che queste pagine vi siano di aiuto. Tra gli esordi mi ha colpito Il cielo d’erba di Gianfranco Vergoni, per la sua capacità di dar vita a personaggi che sembra di conoscere come degli amici, l’abilità di mescolare humor e dramma in una storia d’amore particolare ma allo stesso tempo così universale da far comprendere come la forza dell’amore possa sostenere qualsiasi sfida.

Ci sorprende anche l’esordio di Stefania Spanò, Nannina, per la capacità di rappresentare un intero mondo anche attraverso un linguaggio fantastico, colorito e comunque del tutto comprensibile, un linguaggio che ha radici nei vicoli di Napoli e come tutti i linguaggi vicini alla vita vera ha una capacità di espressione e di rappresentazione del mondo, con le sue gioie e le sue miserie, che non si insegna a scuola. Ma dove sei stata fino a ora Stefania? Possibile che una scrittrice esordisca così completa e matura?

Esordio anche per Chiara Fina, con L’estate brucia ancora: un romanzo che ci mostra i lati oscuri dell’amicizia adolescenziale, ne illumina le crepe e porta a galla lo squilibrio di un legamedove menzogna e verità sono spesso complici.

Inevitabile segnalare Figli della favola, il ritorno di Fernando Aramburu all’ambientazione che ha decretato il successo di Patria, e l’uscita di Stigma, il nuovo romanzo di Erin Doom, eletta regina della nuova ondata di romance che sta spopolando in libreria soprattutto – ma non solo – grazie alle giovani lettrici. Per la prima volta un suo romanzo completamente inedito, nel quale la scrittrice prosegue con tinte per certi aspetti più mature il suo percorso narrativo.

rivista il Libraio Maggio 2023, cover Agnese Pini

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