“I leoni di Sicilia” di Stefania Auci (in una nuova edizione speciale illustrata), “La casa sull’argine” di Daniela Raimondi, “Piano nobile” di Simonetta Agnello Hornby: ecco tre appassionanti saghe familiari di grande successo tra lettrici e lettori

Relazioni, segreti, tradizioni e passioni: le saghe familiari sono racconti intensi e coinvolgenti. Pagine corpose, dense, fitte di eventi e colpi di scena, che hanno la forza di trascinare lettrici e lettori in un altro mondo. Di solito, infatti, quando si leggono queste storie, è difficile non sentirsi parte integrante del libro. Per questo il genere delle saghe familiari è tra i più apprezzati e longevi della letteratura.

Ancora oggi, autrici e autori si dedicano alla scrittura di questi romanzi, in cui la Storia si intreccia con le storie dei personaggi, elevando le singole vicende a simboli dal valore universale.

Qui di seguito vi parleremo di tre appassionanti saghe familiari di grande successo, che hanno scalato le classifiche fino a diventare bestseller contemporanei. E se poi vi venisse voglia di soffermarvi un po’ di più sul genere, ecco un approfondimento speciale sull’argomento.

I leoni di Sicilia – La saga dei Florio (edizione speciale illustrata)

I leoni di Sicilia - La saga dei Florio (edizione speciale illustrata)

Autrice: Il suo nome è Stefania Auci, e I leoni di Sicilia è il suo romanzo esordio, “Il” bestseller degli ultimi anni (da cui Rai Fiction trarrà una serie).
Editore: Nord
Genere: Saga familiare a pieno titolo.
Pagine: 448, ricche di illustrazioni e fotografie che impreziosiscono questa nuova edizione.
Consigliato a… a chi cerca una lettura coinvolgente per il weekend domestico. E poi a chi quest’estate avrebbe voluto partire per la Sicilia, ma non ce l’ha fatta. E anche a chi ama le narrazioni emozionanti che sanno di marsala, spezie, mare e riscatto. Non solo: anche a chi ha amato il romanzo di Stefania Auci e ha voglia di rileggerlo in una versione davvero speciale.
Trama: siamo negli anni più inquieti della Storia italiana, gli anni dei moti del 1818 e dello sbarco di Garibaldi in Sicilia. In questo scenario di rivoluzioni e cambiamenti, c’è stata una famiglia che ha sfidato il mondo. Una famiglia che ha conquistato tutto. Una famiglia che è diventata leggenda, grazie al proprio coraggio, all’ambizione e all’intuito. Loro sono i Florio, e questo è il racconto della loro ascesa.
Cosa ci è piaciuto di più: difficile dire cosa non ci sia piaciuto de I Leoni di Sicilia. È una storia d’altri tempi, che però ci parla di qualcosa che riguarda anche noi, da molto vicino. Di sicuro la capacità di Auci di descrivere la sua terra ha una grazia rara e delicata, che merita una nota particolare. Impossibile non rimanere incantati di fronte alla sua Palermo: barocca, luminosa, decadente, regale e sfuggente. Del romanzo, oltre a questa nuova edizione illustrata, vi consigliamo anche la versione in audiolibro, letta dal grande Ninni Bruschetta.

La casa sull’argine

la casa sull'argine

Autrice: Daniela Raimondi, che ha firmato uno degli esordi più fortunati del 2020.
Editore: e di nuovo, Nord.
Genere: saga familiare dalle tinte magiche e cupe.
Pagine: 400, una più bella dell’altra.
Consigliato a… a chi sente di avere un’anima gitana, nomade e inquieta.
Trama: la vicenda si svolge dai moti rivoluzionari che portarono all’Unità fino agli Anni di Piombo. In questo arco di tempo seguiamo i Casadio, una famiglia semplice, genuina, schietta. Gente umile, contadini, che hanno sempre accettato la vita che avevano. Finché Giacomo non si innamora di una zingara, Viollca Toska, e allora il destino cambia rotta, e tutto prende una nuova direzione, inaspettata e pericolosa.
Cosa ci è piaciuto di più: l’atmosfera da realismo magico. Le festose carovane di zingari, i tarocchi, le profezie, il rumore degli anelli e delle collane: uno scompiglio di colori e strane usanze. Ecco le parole di Francesca Cingoli che vi convinceranno definitivamente a leggerlo: “La casa sull’argine incanta nel dialogo continuo tra terra e spirito, in cui la realtà è tutt’uno con la fantasia e il sentimento, e la creatività diventa un salvacondotto per un dialogo con un aldilà mai così presente, contadino e autentico”.

Piano nobile

piano nobile

Autrice: Simonetta Agnello Hornby, palermitana di origine e londinese di adozione. Ha esordito nel 2002 con La mennulara (la “raccoglitrice di mandorle”), e da allora i suoi romanzi sono stati spesso protagonisti in classifica. Solo per citarne alcuni: Il veleno dell’oleandro, Via XX Settembre, Caffè amaro.
Editore: Feltrinelli.
Genere: Piano Nobile è il secondo capitolo di una trilogia familiare, iniziata con Caffè amaro.
Pagine: 352, non tantissime, così avrete modo di recuperare anche il volume precedente.
Consigliato a… ai nostalgici e agli introspettivi. Ai fatalisti e ai coraggiosi che si sentono nati nell’epoca sbagliata. A chi ha amato Il Gattopardo.
Trama: il romanzo si apre a Palermo, nell’estate del 1942. Il barone Enrico Sorci sta per morire. Tutta la vita gli scorre davanti agli occhi: la moglie, i figli, le lotte che ha affrontato, il destino della sua città. Prima di spegnersi, però, decide di non comunicare la notizia alla famiglia, che infatti si raduna per un sontuoso banchetto, in cui emergono tensioni, antichi rancori, passioni e ambizioni. Un coro polifonico in cui ogni personaggio racconta un pezzo di Storia, attraverso la propria versione dei fatti.
Cosa ci è piaciuto di più: la parte emotiva. Agnello Hornby ci sta descrivendo un mondo al suo tramonto e, mentre lo fa, ci parla della fragilità dell’uomo. L’immagine del palazzo che si sgretola nel centro della città è il simbolo più suggestivo dello stato d’animo che domina il romanzo.

(articolo in collaborazione con Upday)

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