“La spia che amava” di Clare Mulley racconta i segreti e la vita di Christine Granville, primo agente segreto donna della Seconda Guerra Mondiale. La storia di questa donna intelligente, emancipata e audace ai limiti dell’incoscienza potrebbe diventare un film

La casa editrice 21 lettere porta in Italia il primo libro di Clare Mulley, nota e premiata autrice di biografie. La spia che amava ricostruisce, attraverso archivi, documenti originali, interviste a ex colleghi, amici e amanti, la vita di una donna complessa, che ha fatto della libertà e del coraggio la cifra della sua esistenza.

Quella di Christine Granville – nome in codice di Krystina Skarbek, figlia di aristocratici polacchi, diventata la più longeva, coraggiosa e decorata tra le spie britanniche durante la guerra – è una storia in cui i confini tra fatti e mito tendono a sovrapporsi e confondersi.

la spia che amava

Donna intelligente, emancipata e audace ai limiti dell’incoscienza, Granville non si è mai lasciata trascinare dagli eventi, ma piuttosto li ha governati. Si dice che fosse la spia preferita di Winston Churchill e che Ian Fleming – il padre di James Bond – ne rimase affascinato al punto da disegnare la figura di Vesper Lynd, la prima delle Bond Girls, ispirandosi a Christine. Si dice anche che fosse così irresistibile da riuscire ad ammansire persino i cani della Gestapo.

Allo scoppio della guerra Krystyna abbandona gli agi e le comodità e fugge in Gran Bretagna dove diventa la prima spia donna al servizio del Re. Cambia nome in Christine Granville e viene assegnata al SOE: unità di sabotaggio, sovversione e spionaggio istituita da Churchill.

Opera in Africa ed Europa, scova i piani nazisti di invasione dell’URSS, diventa il primo contatto fra la resistenza francese e i partigiani italiani, si assicura da sola la diserzione di un’intera guarnigione nazista. Il suo sangue freddo e la sua astuzia le permettono di dominare situazioni ritenute impossibili, come quando viene catturata dalla Gestapo e per farsi rilasciare si morde la lingua fino a farla sanguinare simulando i sintomi della Tubercolosi. Con il suo lavoro si distingue in una serie di azioni eroiche e spericolate che le valgono medaglie al valore dal Regno Unito e dalla Francia.

Clare Mulley

Negli anni da spia divorzia due volte, vive una lunga e tormentata relazione con un altro agente segreto, e si lascia alle spalle decine di amanti e ammiratori. Ma la sua tenacia fu tanto indispensabile durante la guerra, quanto scomoda alla fine del conflitto.

Abbandonata dal governo inglese, che vedeva in lei una figura pericolosa per quello che poteva rappresentare e raccontare, Christine muore nel ’52 in un alberghetto di Londra uccisa da un uomo intimorito dalla sua forza e distrutto dal suo rifiuto. La sua storia è stata a lungo nascosta da un gruppo di uomini che che censurarono ogni pubblicazione che la riguardasse.

Da un baule appartenuto a Christine ritrovato proprio nell’albergo in cui perse la vita, Clare Mulley ricostruisce la sua storia, rendendo onore a una figura finora sconosciuta, una donna a cui è stato impedito di diventare un’icona.

I diritti cinematografici del libro sono stati acquistati dagli Universal Studios che hanno proposto la parte della protagonista ad Angelina Jolie.

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