Una selezione di alcune novità che affrontano temi attorno ai quali ruotano tabù, preconcetti e credenze errate: dal sesso al femminismo, dal sex work al porno, passando per le discriminazioni e la violenza di genere. Una lista di libri per aiutarci a sviluppare uno spirito di osservazione, per affinare lo sguardo e il senso critico

Non c’è niente di meglio di un libro per aprire la mente: andare oltre la nostra visione del mondo, abbattere i tabù, sviluppare un atteggiamento più analitico e inclusivo, al di là dei luoghi comuni. Sono molti i temi che meritano di essere approfonditi, cercando di emanciparsi dalle narrazioni più grossolane e popolari.

Tra questi, quelli più spinosi, riguardano certamente argomenti come la sessualità e il porno, ma anche più in generale il corpo. Senza dimenticare la violenza e la discriminazione di genere. Argomenti ricchi di sfumature e di complessità, su cui spesso si fa ancora difficoltà a parlare, ma ai quali andrebbero dedicati larghi spazi di discussione. Non soltanto sui social – canali importanti ma su cui, appunto, il discorso rischia di essere appiattito e minimizzato, finendo per creare polarità estreme – ma proprio attraverso i libri: da quelli più divulgativi, come saggi e manuali, a quelli che incontrano la forma narrativa, come romanzi e raccolte di racconti.

Per questo abbiamo voluto selezionare alcune tra le novità uscite negli ultimi mesi, che affrontano proprio temi attorno ai quali ruotano molti tabù, preconcetti o credenze errate: dal sesso al femminismo, dal sex work al porno, passando per le discriminazioni e la violenza di genere. Una lista di libri per aiutarci a sviluppare uno spirito di osservazione, per affinare lo sguardo e il senso critico.

Anche questo è femminismo

anche questo è femminismo

Iniziamo con Anche questo è femminismo (Tlon), il libro di Bossy, un’associazione no profit nata nel 2014 che si occupa di parità “nel senso più ampio del termine” e si batte per i diritti LGBTQIA+. Una realtà femminista intersezionale, che si occupa di persone indipendentemente dal loro genere, orientamento sessuale, etnia, credo o cultura di appartenenza. Il volume, a cura di Biancamaria Furci e Alessandra Vescio, con un’introduzione di Irene Facheris, è un progetto collettivo che raccoglie, tra gli altri, i contributi di Marina Cuollo, Marina Pierri e Sofia Righetti.

Miss Stress

miss stress

E tu, che feticismo hai? Anita Dadà, classe 1984, fotografa e body performer, debutta nella narrativa con Miss Stress (Fandango), romanzo che punta a ribaltare la nostra prospettiva sulla sessualità e sul piacere, che parla di libertà e di erotismo a chiunque abbia voglia di scoprire quant’è divertente e giocoso il desiderio. Nessuno la tocca, nessuno fa sesso con lei. Il fetish è nella vita di Viola, la progtagonista del romanzo, uno spazio di esplorazione e di gioia, un momento creativo in cui inibizioni e pregiudizi saltano, perché il fetish è in ogni casa e in ogni desiderio.

Brutta

brutta

Alle donne è sempre richiesto di essere belle, attraenti, posate, curate, giovani. Per tutta la vita, fin da quando sono bambine, sono portate continuamente a prefezionarsi, a essere desiderabili. Non si può, in alcun modo, cedere alla bruttezza. Non si può, in alcun modo, rischiare di essere identificate – dagli uomini – come “brutte”. In questa raccolta di saggi brevi, lucidi e affilati, Giulia Blasi, già autrice di Manuale per ragazze rivoluzionarie. Perché il femminismo ci rende felici (BUR Biblioteca Univ. Rizzoli), si interroga sul mito della bellezza femminile e sui cortocircuiti che genera, chiedendosi perché per occupare uno spazio pubblico, per vivere appieno in società, sia necessario per forza essere belle.

Maledetta sfortuna

Copertina del libro Maledetta sfortuna

Un altro argomento di cui spesso si fa fatica a parlare nei termini giusti è la violenza di genere. In Maledetta sfortuna (Fabbri Editori), Carlotta Vagnoli, giornalista, sex columnist, femminista, attivista, affronta il discorso parlando di revenge porn e di linguaggio dell’odio, di victim blaming e mezzi di comunicazione, di pregiudizi e luoghi comuni, di educazione e ruoli, di vittime e carnefici. Così facendo, ci permette di allontanarci da una serie di stereotipi ormai consolidati (anche inconsciamente) e di rimettere tutto in discussione, secondo un’ottica più chiara e inclusiva.

Morgana

Copertina del libro Morgana l'uomo ricco sono io

È chiaro che, quando si parla di emancipazione femminile, non si possa non parlare di indipendenza economica. Il denaro è il vero tabù da violare quando si tratta di donne perché è il potere più grande, quindi per definizione è stato per anni solo degli uomini. In questa nuova avventura editoriale Michela Murgia e Chiara Tagliaferri mettono l’accento proprio su questo aspetto. Morgana. L’uomo ricco sono io (Mondadori) è una raccolta di storie di donne – Oprah Winfrey, Nadia Comaneci, Francesca Sanna Sulis, J.K. Rowling, Helena Rubinstein, Angela Merkel, Madame Clicquot, Beyoncé, Chiara Lubich e Asia Argento – in cui risuona forte la frase fulminante e sovversiva di Cher che, quando sua madre le consigliava di smettere di cantare e trovarsi un uomo ricco, ebbe l’ironia di rispondere: “Mamma, l’uomo ricco sono io”.

La mia posizione preferita

la mia posizione preferita

Soldi, successo, potere, ma anche posizioni lavorative di prestigio (che, come sopra, sono spesso riservate solo agli uomini): La mia posizione preferita (DeAgostini) dell’imprenditrice Veronica Benini (@spora su Instagram, già autrice di La vita inizia dove finisce il divano) è un racconto di formazione, una storia sul prendere coscienza, parola, spazio. Una chiamata alle armi per chi vuole rimboccarsi le maniche per cambiare concretamente le cose, per le generazioni future ma anche per il nostro presente.

Sex work is work 

libri sesso Sex work is work 

Spostiamoci ora su un altro campo attorno al quale sorgono ancora molti pregiudizi (dettati principalmente da una diffusa non conoscenza dell’argomento): il lavoro sessuale. Giulia Zollino, educatrice sessuale e antropologa (qui il suo profilo Instagram), ha pubblicato per Eris un breve saggio divulgativo proprio su questo, Sex work is work, pensato per chi chi desidera conoscere senza preconcetti il mondo di chi lavora con il proprio corpo e con la sessualità. Il libro, infatti, vuole essere un contributo in direzione della normalizzazione del lavoro sessuale e della lotta contro lo stigma che colpisce le persone coinvolte nel sex work.

Pornoterrorismo

pornoterrorismo

A quasi dieci anni dalla sua prima pubblicazione (in Spagna), torna in libreria in Italia (per la collana Malatempora di D Editore) Pornoterrorismo, libro cult del movimento postporno e transfemminista. L’autrice, la performer, artista e attivista Diana J. Torres, fa carta straccia di ogni convenzione ed esplora le forme più estreme di attivismo queer. Parliamo quindi di un testo senza concessioni: una critica spietata dell’ipocrisia, una negazione radicale della censura e dell’autocensura, un grido per il diritto di ognuno a godere del proprio corpo e della propria sessualità, una denuncia al conformismo e, soprattutto, un’apologia estrema della libertà.

Come godo

libri sul sesso come godo
Con un taglio e uno spirito completamente diverso dal libro precedente, affrontiamo di nuovo i temi del sesso e delle convenzioni che, in alcuni casi, ci portano a viverlo senza libertà. Lyona (all’anagrafe Marta Puig), artista catalana, è una delle illustratrici più conosciute del web per i suoi cartoni femministi ed è un punto di riferimento nel mondo del fumetto. Vallardi ha pubblicato il suo Come godo (traduzione di Florencia Di Stefano-Abichain), un’avventurosa e ironica guida al piacere femminile per riscoprire il Piacere Perduto.

Sex lessons

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Ancora al centro la sessualità con Rocco Siffredi, icona del cinema porno. Mondadori ha pubblicato Sex lessons, il suo corso di educazione sessuale, che propone uno sguardo giocoso, analitico e anche pratico sulla sessualità, per liberarsi dalla rappresentazione dei media. Con un intento divulgativo, Siffredi racconta questa realtà partendo dalla sua vita, dalla sua esperienza di uomo, padre e professionista del porno.

Perché il femminismo serve anche agli uomini

perchè il femminismo serve anche agli uomini

Quando si parla di femminismo, un’altra delle credenze da scardinare è che riguardi soltanto le donne. Come spiega Lorenzo Gasparrini nel suo Perché il femminismo serve anche agli uomini (Eris), il principale inganno che la società crea nei pensieri e nei gesti degli uomini è l’illusione della loro libertà. Gli uomini non si riconoscono come vittime di stereotipi o costrizioni, ma anche loro sono assoggettati da un sistema patriarcale e gerarchico che li vuole inquadrati in un ruolo ben preciso. In questo saggio, l’autore mostra come il femminismo possa essere utile anche agli uomini per riconoscere e decostruire le dinamiche di forza che li costringono in questa situazione.

Fotografia header: GettyEditorial 01-06-2021

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