Il mondo del libro è in lutto. Scrittore di straordinario successo (non solo in Italia, e non solo grazie ai gialli-bestseller con il commissario Montalbano), sceneggiatore, regista, drammaturgo e docente, Andrea Camilleri era nato a Porto Empedocle il 6 settembre 1925

È morto all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove era ricoverato da settimane, uno degli scrittori italiani più letti e amati, non solo in Italia, Andrea Camilleri. Come si legge nel bollettino dell’ospedale, le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali.

Non ci sarà nessun momento pubblico per le esequie. Per volontà dello scrittore e della sua famiglia non ci sarà camera ardente e il funerale si svolgerà domani in forma privatissima. Solo dopo la sepoltura – scrive l’Ansa – sarà reso noto il luogo in cui riposeranno le spoglie dell’autore, in modo da rendere possibile la visita ai tanti che lo hanno amato.

Il 6 settembre 1925, ancora agli albori del ventennio fascista, Camilleri nasce a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Dopo l’iscrizione alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo, senza mai conseguire la laurea, negli anni successivi diventerà, oltre che scrittore di straordinario successo (non solo in Italia, e non solo grazie ai gialli-bestseller con il commissario Montalbano), sceneggiatore, regista, drammaturgo e docente, insegnando anche all’Accademia nazionale d’arte drammatica.

Il lavoro per la Rai e per il teatro

Iscritto al Partito Comunista Italiano dal 1945, Camilleri inizia a scrivere i primi racconti per riviste e quotidiani come L’Italia socialista e L’Ora di Palermo. Nel 1954 partecipa a un concorso per funzionari Rai, vincendolo, ma entra nella televisione di Stato solo tre anni dopo. Durante tutti gli anni ’60, molte sono le produzioni Rai di successo di cui si occupa: Le avventure di Laura Storm e le fiction con il tenente Sheridan, ma anche Le inchieste del commissario Maigret. Nel 1968 l’autore siciliano cura la regia del teleromanzo Lazarillo, tratto dal romanzo Lazarillo de Tormes. Suo merito sono anche le rappresentazioni teatrali dei testi di Ionesco, Adamov, Strindberg, T. S. Eliot e dei poemi di Majakovskij; e l’arrivo delle opere di Beckett in Italia.

Negli anni, Camilleri scrive su riviste come Ridotto, Sipario, Il dramma, Le thèâtre dans le monde e dal 1995 su l’Almanacco letterario (Edizione dell’Altana).

L’esordio nella narrativa

Il suo esordio nella narrativa arriva nel 1978, con Il corso delle cose, scritto un decennio prima e pubblicato gratuitamente da un editore a pagamento, che passa inosservato. Pubblica anche con Garzanti, qualche anno dopo, il suo Un filo di fumo, con cui Camilleri riceve il suo primo premio letterario. La collaborazione con la Sellerio, casa editrice palermitana a cui è rimasto sempre legato, nasce nel 1984 con La strage dimenticata, ma di nuovo senza successo.

libri camilleri

Il successo del Commissario Montalbano

Dopo dodici anni di pausa, Camilleri torna a pubblicare nei primi anni ’90: nasce nel 1994 il primo romanzo poliziesco sul commissario Montalbano, La forma dell’acqua, che diventerà uno dei personaggi più conosciuti e amati nel panorama italiano. È da qui che Camilleri diventa un autore-bestseller. Il “fenomeno Camilleri” esplode definitivamente pochi anni dopo, grazie anche alla fiction Rai su Montalbano, interpretata da Luca Zingaretti. I racconti sul commissario siciliano arrivano, negli anni, a superare i trenta volumi: 26 romanzi (e cinque raccolte) da oltre 25 milioni di copie.

Andrea Camilleri la forma dell'acqua

Com’è nato Camilleri?

A proposito della nascita di Camilleri, in un’intervista ospitata dal sito della Sellerio, realizzata dal Camilleri Fans Club, l’autore racconta com’è nato il suo personaggio più famoso: “Dopo aver scritto Il birraio di Preston, con la sua struttura apparentemente ‘disordinata’, volevo verificare se riuscivo a scrivere all’interno della ‘gabbia’ del giallo. Scrissi così La forma dell’acqua. Il secondo romanzo ‘Il cane di terracotta’, venne fuori perché volevo ‘completare’ il personaggio del commissario, che nel primo era più una ‘funzione’ che un ‘personaggio’; e per me era finita lì. Però il successo che ebbero i 2 romanzi portò Elvira Sellerio a spingere perché ne continuassi a scrivere, e il resto è storia…

Tra i titoli più apprezzati del filone, Il ladro di merendineGli arancini di Montalbano e Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano.

Gli altri libri

Camilleri pubblica tanti altri libri con altri editori (l’elenco completo sulla pagina Wikipedia dello scrittore): dalla serie di romanzi dedicata ai grandi pittori con Mondadori, al romanzo pirandelliano La tripla vita di Michele Sparacino con Rizzoli, e diversi saggi con diverse case editrici, come per esempio Certi momenti e Come la penso con Chiarelettere. Senza dimenticare, tra gli altri, il libro illustrato I tacchini non ringraziano proposto da Salani.

La collaborazione con Sellerio non ha fatto nascere solo i romanzi con protagonista Moltalbano, ma molti altri romanzi, raccolte di racconti e saggi, tra questi: Il birraio di PrestonI sogni di Andrea Camilleri Ferragosto in giallo.

Copertine andrea camilleri libri

Uno scrittore tradotto in 120 lingue

Camilleri è stato tradotto in 120 lingue. Le sue pubblicazioni sono continuate nonostante la sua cecità, grazie alla sua assistente Valentina Alferj, l’unica che sia in grado di scrivere in vigatese (dialetto dell’autore, nda).

La fine di Montalbano

Il filone narrativo di Montalbano è comunque destinato a una fine, come comunicato dallo stesso autore, che da tempo ha consegnato al suo editore l’ultimo racconto con il finale della storia, da pubblicare postumo: “Non può cadere in un burrone come Sherlock Holmes e poi ricomparire in altre forme… Montalbano non muore“.

La vita privata

Quanto alla vita privata, dalla fine degli anni ’40 Camilleri vive a Roma, trascorrendo alcuni mesi l’anno in un paesino toscano a lui caro. Nel 1957 sposa Rosetta Dello Siesto con cui ha tre figlie e, successivamente, diventa nonno di quattro nipoti.

Spesso ha dichiarato come il proprio successo sia derivato dal supporto e dalla pazienza della moglie, la prima donna di cui si è innamorato. Al contrario, il suo lavoro lo ha costretto a non essere troppo presente durante la crescita delle figlie, cosa per cui spesso si è rammaricato. Il suo attaccamento per la famiglia è sempre stato forte, tanto da considerare come unico cruccio non la morte, ma l’abbandono delle persone amate.

Il luogo e la memoria, documentario RAI da lui scritto e letto, racconta le sue memorie e la sua vita.

L’impegno politico

Spesso, soprattutto negli ultimi anni, gli interventi e le prese di posizione di Camilleri sull’attualità hanno fatto discutere. Basti pensare alle sue ultime dichiarazioni a proposito del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

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