Sono arrivati da pochi mesi nelle librerie italiane i primi romanzi della filiale di HarperCollins, che in questi giorni sta cambiando sede, sempre a Milano. Su ilLibraio.it, con Chiara Scaglioni, direttrice editoriale, un primo bilancio del progetto. Nell’intervista si parla anche delle novità in arrivo entro l’anno e degli obiettivi della casa editrice, che sta ampliando il suo organico…

Lo scorso ottobre, nel pieno delle polemiche per l’acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori che si sarebbe concretizzata nei mesi successivi, a far parlare è stato l’ingresso nel mercato italiano di HarperCollins.

La filiale nostrana del grande gruppo Usa, che nei prossimi giorni traslocherà in una nuova sede (sopra il cinema Colosseo, in Viale Monte Nero, a Milano), già da qualche mese ha iniziato a portare nelle librerie italiane i primi romanzi, che guardano anche ai lettori, e non solo alle lettrici.

Come abbiamo spiegato, il marchio di proprietà di News Corp (dunque di Rupert Murdoch), in Italia può contare su un brand già noto come Harmony (nelle edicole e in digitale), oltre che su hc – ex hm -, linea dedicata alla women’s fiction, partita poco più di tre anni fa (sia in libreria sia in digitale), su eLit (solo digitale) e sulla novità HarperCollins.

Per capire meglio come sta andando questa fase iniziale, e soprattutto per conoscere i prossimi progetti, ilLibraio.it ha parlato con Chiara Scaglioni: approdata in Harlequin nel 2014, l’anno scorso è stata nominata direttrice editoriale di HarperCollins Italia. In precedenza ha lavorato a lungo a Segrate (lasciando la Mondadori solo per una breve parentesi da Baldini&Castoldi).

HarperCollins

“È difficile fare un primo bilancio dei risultati ottenuti dai primi titoli pubblicati, è passato troppo poco tempo”, argomenta Chiara Scaglioni, che aggiunge: “Dai segnali che ci stanno arrivando dai lettori sui social, come pure dagli agenti, percepiamo curiosità e un certo entusiasmo”.

Chiediamo alla direttrice editoriale quali sono le richieste che arrivano dal gruppo americano: “Posso rispondere per la parte di mia competenza, quella editoriale. Dobbiamo crescere in modo sostenibile, ampliando il pubblico, gli autori e i generi. Vogliamo diventare una casa editrice a tutto tondo, in grado di pubblicare qualsiasi tipo di libro”.

Finora i titoli proposti da HarperCollins Italia non hanno raggiunto i piani altissimi della classifica. Chiediamo a Chiara Scaglioni quali sono stati i libri che nei primi mesi hanno dato le maggiori soddisfazioni e quali, invece, quelli da cui la casa editrice si aspettava di più: “In positivo citerei La spia inglese di Daniel SilvaQuelle belle ragazze di Karin Slaughter, mentre ci farebbe piacere una maggiore attenzione per In viaggio con Albert di Homer Hickam“, ci risponde.

In ogni caso, in questi primi mesi della nuova avventura la direttrice editoriale ha apprezzato “la possibilità di lavorare in un network internazionale. Con i colleghi delle filiali degli altri Paesi ci si scambiano informazioni e pareri sui libri da pubblicare, un’opportunità che dobbiamo cercare di sfruttare il più possibile”.

E veniamo alle uscite in arrivo dopo l’estate: quanto alla narrativa, “a ottobre avremo il nostro debutto nella science fiction, con Progetto Kinetics. Onda Zeta di Patrick Hemstreet, la storia di un neurologo che studia le onde gamma. Tra le varie uscite di narrativa straniera, cito poi Hotel du Barry di Lesley Truffle, che ci porterà nella Londra di inizio ‘900. Una bambina viene abbandonata in fasce e adottata dal personale dell’albergo. Da adulta indagherà sulla morte, sospetta, del padre putativo”.

In autunno HarperCollins Italia “aprirà alla non fiction, con la biografia di Nujeen Mustafa, scritta con l’aiuto di Christina Lamb, co-autrice del bestseller Io sono Malala. Nujeen, costretta a muoversi sulla sedia a rotelle, arriva in Germania dalla Siria per fuggire dalla guerra. La sua storia straordinaria sarà raccontata anche a Bookcity”.

Sempre nell’ambito della non fiction, la direttrice editoriale ci tiene a parlare di Sully: miracolo sull’Hudson. Autobiografia di un eroe involontario, scritto da Chesley B. Sullenberger con Jeffrey Zaslow, che sarà in libreria a novembre, in contemporanea con l’arrivo nelle sale del film diretto da Clint Eastwood con Tom Hanks nei panni del pilota d’aereo che nel 2009, con un incredibile ammaraggio sull’Hudson, salvò 155 vite”.

Sempre a proposito di cinema, nella seconda metà dell’anno arriveranno anche 5 volumi legati al film Animali fantastici e dove trovarli (il libro omonimo di J. K. Rowling da cui è tratto, prequel di Harry Potter, è pubblicato da Salani, che è anche l’editore italiano della celebre saga).

Bisognerà invece attendere per leggere i primi libri per bambini di HarperCollins Italia: “Abbiamo delle idee, ma è ancora presto per parlarne”. Allo stesso tempo, Chiara Scaglioni è in cerca di nuovi autori italiani, “esordienti e non”. Anche in questo caso il 2017 dovrebbe essere l’anno giusto.

Nei mesi scorsi la filiale italiana ha acquisito l’ex start up 20lines, community che permette agli utenti di condividere e leggere testi brevi, nata nel 2012 da un’idea di 4 italiani: “La nostra idea è quella di intercettare i nuovi interessi dei lettori. Allo stesso tempo, ci auguriamo di imbatterci in giovani autori talentuosi”. Staremo a vedere.

Nel frattempo, la casa editrice punta a “stringere un dialogo più intenso con le librerie indipendenti, che verranno coinvolte sui social”.

Abbiamo citato all’inizio la nuova sede in cui i dipendenti si trasferiranno a giorni: “Non che nell’attuale ci trovassimo male – sottolinea la direttrice editoriale – ma da un lato cercavamo una sede, diciamo così, più autorevole e istituzionale. Dall’altro ci stiamo ingrandendo, e ci serve quindi più spazio. Attualmente siamo meno di 40. Entro l’anno arriveremo a 40, e i dipendenti cresceranno ancora nel 2017. C’è bisogno d’aiuto anche nella parte editoriale, visto che ora ci muoviamo su più fronti”. YouTuber compresi, domandiamo? “Perché no…”, ci risponde Scaglioni, a cui proviamo infine a chiedere se anche HarperCollins Italia, come gira voce, è interessata alla Bompiani (l’Antitrust ha stabilito che Mondadori deve cedere la casa editrice): “Praticamente, stando a quello che si sente dire, non c’è casa editrice che non lo sia! Su questo tema, però, non ho davvero nessun commento da fare”.

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