Arriva al cinema giovedì 14 marzo il film “Momenti di trascurabile felicità”, tratto dall’omonimo libro di Francesco Piccolo, vincitore del Premio Strega 2014 con “Il desiderio di essere come tutti” e sceneggiatore, tra le altre cose, della serie “L’amica geniale”. Il film racconta la storia di Paolo, un uomo che perde la vita in uno stupido incidente stradale e che ha a disposizione soltanto un’ora e trentadue minuti per tornare sulla terra…

Chi ha letto il libro si stupirà di vedere l’adattamento cinematografico: parliamo del film tratto da Momenti di trascurabile felicità di Francesco Piccolo, che arriva al cinema giovedì 14 marzo.

momenti di trascurabile felicità

Il testo, pubblicato nel 2010 da Einaudi, è una raccolta di tutti quei frammenti quotidiani che, nella loro semplicità, riescono a rendere la vita più bella e leggera: una donna che beve un cappuccino al bancone di un bar la domenica mattina, i messaggi nostalgici ricevuti a notte fonda, la crosta della pasta al forno, le coppie che stanno insieme da tanto e che giocano a carte in silenzio, la sera.

Come intuibile, non c’è una vera e propria trama: i brani sono tenuti insieme da una voce narrante – quella dell’autore – che con il suo stile autobiografico e ironico sviluppa riflessioni sulla condizione esistenziale dell’essere umano.

Il film, quindi, trae soltanto una vaga ispirazione dal libro di Piccolo, per raccontare una storia completamente nuova: quella di Paolo (interpretato da Pif), un uomo che perde la vita in uno stupido incidente stradale e che si ritrova a fare i conti con la severa burocrazia celeste.

Infatti c’è qualcosa di molto strano nella sua morte, per questo gli viene offerta l’occasione di tornare sulla terra per un brevissimo arco di tempo: un’ora e trentadue minuti. Ma cosa può fare un uomo in un periodo così limitato? Cercare di scoprire il mistero della vita, certo, ma anche interrogarsi sulle cose più piccole e trascurabili: per esempio chiedersi se la luce del frigorifero si spegne davvero quando lo chiudiamo, o perché il primo taxi della fila non è mai veramente il primo.

Vincitore del Premio Strega 2014 con Il desiderio di essere come tutti (Einaudi), Francesco Piccolo ha anche scritto la sceneggiatura del film insieme al regista Daniele Luchetti. Infatti lo scrittore, oltre ad aver firmato numerosi romanzi tra cui Allegro occidentale, La separazione del maschioL’animale che mi porto dentro (tutti pubblicati da Einaudi), è sceneggiatore ormai da molto tempo.

Ha iniziato nel 2002 lavorando alla stesura di Paz! di Renato De Maria, il lungometraggio tratto dai fumetti dell’artista Andrea Pazienza, e continuando poi a collaborare a diversi film di Paolo Virzì, tra cui My Name is TaninoLa prima cosa bellaIl capitale umanoElla & John e Notti magiche. È stato inoltre nel gruppo di sceneggiatori che hanno realizzato la serie L’amica geniale, tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante.

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