La tetralogia fantasy de “L’Attraversaspecchi”, nata dalla fantasia della scrittrice francese Christelle Dabos, ha fatto molto parlare, anche su #BookTok. La storia (apparentemente semplice) di una ragazza timida e goffa costretta a sposare un uomo sconosciuto, è riuscita a catturare l’attenzione di migliaia di lettori nel mondo. Ma cosa rende speciali le vicende di Ofelia? Vi portiamo alla (ri)scoperta di questa saga affascinante, esplorando i motivi che l’hanno resa celebre: dalla costruzione del mondo alla commuovente storia d’amore, passando per la varietà di ambientazioni…

La tetralogia de L’Attraversaspecchi (Edizioni E/O, traduzione di Alberto Bracci Testasecca), opera prima della scrittrice francese Christelle Dabos, negli ultimi anni ha fatto molto parlare, rimbalzando da un post all’altro sui social (in particolare su #BookTok) e facendo sempre mostra delle sue copertine colorate tra gli scaffali dedicati al genere fantasy.

Ma a cosa si deve questo successo? Cosa rende tanto diversa la storia di una semplice ragazza, timida e impacciata, costretta a sposare un uomo che non conosce? Quali sono gli elementi di questa saga che hanno catturato migliaia di persone?

Il mondo che Dabos costruisce attorno alla sua protagonista, Ofelia, è affascinante, popolato da figure enigmatiche e curiose, e in grado di avvolgere il lettore senza che questo nemmeno se ne accorga.

Un mondo che ogni personaggio esplora in modo diverso: Ofelia tramite il suo potere, quello di leggere la storia degli oggetti semplicemente toccandoli e di attraversare gli specchi muovendosi da un luogo all’altro; Thorn, lo spigoloso e laconico fidanzato di Ofelia, tramite la sua mente metodica e brillante e la sua memoria eccezionale.

Tuffiamoci quindi alla (ri)scoperta di questa saga, esplorando i motivi che l’hanno resa celebre.

L'attraversaspecchi Fidanzati dell'inverno

  • La costruzione del mondo  

Partiamo dall’ambientazione. In un mondo sconvolto dalla Lacerazione, un evento che secoli fa ha distrutto il pianeta riducendolo a una serie di isole galleggianti chiamate “arche“, vivono gli eredi degli spirti di famiglia. Ogni spirito di famiglia è a capo di un’arca, e ha particolari abilità che ha trasmesso solo ai suoi discendenti.

Il mondo creato da Christelle Dabos ne L’Attraversaspecchi è complesso, stratificato e vasto: ci sono 21 arche maggiori, e ne vediamo purtroppo solo una minima parte. Eppure già così potremmo inizialmente trovarci un po’ disorientati di fronte alla grande quantità di informazioni che ci viene fornita. Così come è disorientata Ofelia, che una volta approdata al Polo, l’arca del suo promesso sposo, deve fare i conti con delle abitudini completamente nuove, dei poteri mai visti e soprattutto con una società in continuo movimento, da un lato intrigante, dall’altro pericolosa e illusoria.

In un crescendo di descrizioni e di dettagli, che ben si succedono ai colpi di scena e alla prosecuzione della trama, riusciamo a mettere meglio a fuoco la realtà in cui l’autrice ci sta facendo immergere.

Qualcosa di misterioso sembra nascondersi nell’ombra, qualcosa di più grande e minaccioso degli intrighi di corte e dei sotterfugi dell’alta società. Perché gli spiriti di famiglia non ricordano nulla del loro passato? Cosa ha causato la Lacerazione?

L'attraversaspecchi Gli scomparsi di Chiardiluna

  • Il giusto compromesso tra originalità e familiarità

L’Attraversaspecchi è una saga che unisce trovate innovative e insolite, che causano una piacevole sensazione di sorpresa, a una più familiare impressione di sicurezza data da alcuni aspetti che un lettore esperto potrebbe aver già incontrato.

Christelle Dabos mescola infatti il fantasy (isole fluttuanti, sciarpe animate, clessidre che trasportano in un’illusione, poteri speciali…), alla Belle Époque e a elementi pseudo-vittoriani, senza dimenticare lo steampunk, in una commistione che sarà ben gradita agli amanti di questi generi.

Impossibile poi non pensare ad Alice nel paese delle meraviglie, dato che parliamo di un libro la cui protagonista deve affrontare incredibili avventure in un mondo labirintico e mutevole, passando tra uno specchio e l’altro. Ma andando oltre e procedendo con la lettura, scopriremo velocemente quanto Ofelia abbia una storia tutta sua da raccontare…

l'attraversaspecchi

L’Attraversaspecchi è una saga di romanzi fantasy composta da quattro volumi, il primo dei quali è stato pubblicato in Francia nel 2013, il secondo nel 2015, il terzo nel 2017 e il quarto nel 2019. Fidanzati dell’inverno è uscito in Italia nel 2018

  • La varietà di ambientazioni

Nel corso dei quattro romanzi, Dabos riesce sempre a mostrarci un aspetto non esplorato della trama, della personalità dei personaggi e soprattutto dell’ambientazione: passiamo dalla tranquilla e placida arca di Anima, il luogo d’origine della protagonista dove gli oggetti prendono vita, alla glaciale e minacciosa terra del Polo, l’arca di Thorn, dove ci sono scontri tra clan, gerarchie rigorose e intrighi di palazzo.

Un’arca in cui i poteri degli abitanti feriscono come artigli, costruiscono sofisticate illusioni, permettono di parlare nella mente delle persone e dove, essenzialmente, nulla è come sembra. Ma il terzo romanzo ci porta anche a Babel, un territorio moderno, cosmopolita, pieno di turisti, con un clima caldo; un’arca apparentemente dedita alla non violenza e alla pace, ma che in realtà nasconde segreti oscuri all’interno del Memoriale, la biblioteca più grande del mondo.

Il continuo cambio di atmosfere ci permette così di mantenere alta la curiosità tra un romanzo e l’altro (anche se per questo sono sufficienti i colpi di scena e i cliffhanger con cui spesso terminano i libri), mostrando sempre un punto di vista inedito sulle vicende dei protagonisti.

L'attraversaspecchi La memoria di Babel

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  • Anche l’occhio vuole la sua parte

Potrà sembrare un elemento superficiale, ma spesso è proprio la copertina a spingere per la prima volta il lettore a leggere un titolo. E la saga de L’Attraversaspecchi è un esempio lampante del potere che una copertina affascinante può avere: perché è vero che non si deve mai giudicare un libro basandosi su quella, ma anche l’occhio vuole la sua parte, ed è impossibile non rimanere almeno un po’ stupiti davanti a quei disegni.

La cosa migliore poi è ritornare a guardare la copertina una volta finito il libro, vedendo in essa un riflesso delle atmosfere appena lette: complesse, piene di piccoli dettagli, quasi oniriche.

Ognuno dei quattro libri parla al lettore ancora prima di cominciare, e la storia che sembra raccontare è soddisfacente quasi quanto quella vera.

L'attraversaspecchi Echi in tempesta

  • Ma quindi, la storia d’amore?

Quella tra Ofelia e Thorn non è una storia d’amore semplice. Nel primo romanzo possiamo dire di non vederne nemmeno un accenno, per quanto gli amanti delle romance enemies to lovers potranno già intuirne gli sviluppi successivi, osservando l’apparente distacco di lui e la combattiva goffaggine di lei.

A partire da questi presupposti, all’apparenza poco promettenti, scopriamo però quanto questi due personaggi, tra loro così diversi, arriveranno in qualche modo a riconoscere di non poter rinunciare l’uno all’altro. In un crescendo di attrazione (prima inconsapevole, poi sempre più evidente) Ofelia e Thorn forse ci fanno un po’ soffrire, ma anche emozionare e commuovere. Qualcuno potrebbe dire che l’amore non è al centro de L’Attraversaspecchi, ma nonostante ciò ha un ruolo importante… e forse “anche un po’ di più”.

L'Attraversaspecchi Ofelia e Thorn

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