Indiscussa ‘Regina del Mistero’, Agatha Christie è la scrittrice che ha dato vita al brillante Hercule Poirot, dalle infallibili celluline grigie, e all’astuta Miss Marple, la zitella dagli occhi azzurri, due formidabili detective che hanno fatto la storia del romanzo giallo – Su ilLibraio.it l’approfondimento dedicato alla vita della scrittrice e alle esperienze da cui ha tratto ispirazione per i suoi libri: dai viaggi in Medio Oriente alla passione per l’archeologia…

Romanziera, drammaturga, infermiera e prima donna britannica a provare l’ebbrezza di alzarsi in piedi su una tavola da surf, Agatha Christie è nota soprattutto come scrittrice di libri gialli, brillanti indagini e macchinosi omicidi. È una delle autrici più vendute al mondo, la più venduta in assoluto, secondo il Guinness World Record, e di eguale fama godono i suoi personaggi: l’investigatore belga Hercule Poirot, dai voluminosi baffi impomatati, e l’astuta Miss Marple dagli occhi azzurri. Non meno celebri sono i suoi romanzi, titoli come Assassinio sull’Orient Express (Mondadori, traduzione di L. Zazo) e Dieci piccoli indiani (Mondadori, traduzione di B. Della Frattina) vivono una miracolosa fortuna senza tempo, che non cessa di ispirare adattamenti cinematografici e trasposizioni nella serialità televisiva.

L’infanzia e la passione per la scrittura

Agatha Mary Clarissa Miller nacque a Torquay, nel Devon, nel 1890 e, come dichiara lei stessa nella propria autobiografia, ebbe un’infanzia felice: fu educata in casa e la madre, che in famiglia era considerata una sensitiva, non voleva che imparasse a leggere prima degli otto anni, ma la piccola Agatha imparò da sola, quando ne aveva cinque; fin da bambina era una vorace lettrice.

La sua infanzia fu interrotta prematuramente dalla morte del padre, quando aveva undici anni e, poco dopo, Agatha fu mandata a Parigi a completare la sua educazione, dove dimostrò una particolare attitudine per la musica; avrebbe potuto diventare una pianista di professione, se non fosse stata troppo timida per esibirsi in pubblico. Nel frattempo scriveva brevi racconti, ispirati al suo interesse per lo spiritismo e il paranormale, che non riuscì a far pubblicare: solo più tardi, quando la sua carriera di scrittrice era ormai avviata, vennero inseriti all’interno di diverse raccolte.

Il matrimonio, la guerra, Poirot

Nel 1912 Agatha conobbe Archibald Christie, ufficiale dell’aviazione, e tra i due fu amore a prima vista: dopo un assiduo corteggiamento Archie la chiese in sposa allo scoppiare della prima guerra mondiale, lei accettò e la vigilia di Natale del 1914 divenne la signora Agatha Christie, acquisendo con il matrimonio il  cognome con cui sarebbe diventata famosa.

Durante la guerra, la scrittrice prestò servizio come infermiera volontaria negli ospedali in patria e lavorando nella farmacia acquisì conoscenze molto specifiche riguardo ai veleni, che le furono utili nella sua carriera da giallista; ebbe anche modo di entrare in contatto con diversi soldati belgi rifugiati in Inghilterra, cui trasse l’ispirazione per costruire il detective Poirot.

Nacque così il suo primo romanzo: Poirot a Styles Court (Mondadori, traduzione di D. Fonticoli), un misterioso caso di avvelenamento in una lussuosa dimora di campagna, brillantemente risolto da un profugo belga con baffi rigogliosi, occhi verdi scintillanti e la testa a forma di uovo, piena di acute celluline grigie: Hercule Poirot.

Poirot a Styles Court Agatha Christie Mondadori

Non fu facile, sulle prime, trovare un editore: il manoscritto del primo romanzo fu rifiutato diverse volte e solo nel 1919 venne accettato da John Lane di The Bodley Head, che ingaggiò la Christie per la scrittura di altri cinque romanzi, sancendo l’inizio della sua carriera da scrittrice.

Negli anni successivi alla guerra, Agatha si dedicò alla scrittura: diede vita alla geniale Miss Marple, la zitella dagli occhi azzurri amante dei lavori a maglia; sotto l’aspetto innocuo, al punto da non sembrare affatto un detective, si cela una mente astuta e brillante, comparsa per la prima volta nella raccolta di racconti Miss Marple e i tredici problemi (Mondadori, traduzione di Lidia Lax).

miss marple e i tredici problemi agatha christie mondadori

A questi anni risalgono anche le avventure di Tommy e Tuppence, l’ex ufficiale e l’infermiera protagonisti di Avversario segreto (Mondadori, traduzione di L. Volpatti), investigatori per caso che valsero all’autrice le prime recensioni positive; il successo ottenuto le permise anche di cambiare editore, passando a scrivere per William Collins and Sons, oggi noti come HarperCollins.

avversario segreto agatha christie mondadori

È scomparsa Agatha Christie

Nel 1926, Archie chiese il divorzio: era innamorato di un’altra donna. La notte del 3 dicembre, completamente sconvolta da un’aspra lite, Agatha sparì nel nulla, letteralmente, per dieci giorni; la sua scomparsa suscitò scalpore a livello nazionale, la notizia fu pubblicata su tutti i giornali e scatenò una ricerca disperata da parte delle forze dell’ordine, mentre Sir Arthur Conan Doyle diede uno dei guanti della scrittrice a una medium, nella speranza che la ritrovasse.

Il 14 dicembre Agatha fu ritrovata in un albergo dello Yorkshire, registrata con il cognome dell’amante del marito, incapace di fornire alcuna spiegazione riguardo alla sua scomparsa. Seguì un periodo molto difficile, di depressione e cure psichiatriche, durante il quale l’autrice, incapace di scrivere, si dedicò alla pubblicazione di racconti scritti precedentemente e, nel 1928, firmò le carte del divorzio.

Assassinio sull’Orient Express e la passione per l’archeologia 

Nel 1928, Agatha realizzò un sogno che aveva sempre tenuto nel cassetto: viaggiare a bordo dell’Orient Express, esperienza che ispirò alla scrittrice uno dei suoi più celebri capolavori: Assassinio sull’Orient Express (Mondadori, traduzione di L. Zazo). Il romanzo vede Hercule Poirot alle prese con il misterioso omicidio di un americano, trovato morto nella sua cabina a bordo del treno; tutti i passeggeri della carrozza sono potenziali sospetti, pur non avendo, apparentemente, alcun legame con la vittima. Il fascino del romanzo sta nel dubbio morale che porta il detective a proporre due diverse soluzioni del caso: una per la giustizia legale, l’altra per la giustizia morale.

Assassinio sull'orient express agatha christie mondadori

Nel viaggio tra Istanbul e Baghdad, la scrittrice conobbe alcuni archeologi che seguì fino al sito di scavi, dove incontrò Max Mallowan, l’archeologo che sarebbe diventato il suo secondo marito: sarebbe di Mallowan la celebre frase spesso attribuita, erroneamente, all’autrice: “Un archeologo è un marito ideale. Più invecchi e più si interessa a te”.

Grazie a Max, Agatha scoprì la passione per l’archeologia e il Medio Oriente che manifesta in tanti dei suoi più famosi romanzi, come Non c’è più scampo (Mondadori, traduzione di Ombretta Giumelli), ambientato in un sito archeologico della Mesopotamia: qui una bellissima donna è ossessionata da oscure visioni del suo passato, che sfociano in una morte improvvisa. Solo Hercule Poirot potrà risolvere il caso.

Non c'è più scampo Agatha Christie mondadori

Allo stesso periodo risale Poirot sul Nilo (Mondadori, traduzione di G. M. Griffini), che vede l’ormai noto detective alle prese con una ricca fanciulla inglese, la sua schiera di pretendenti e ben due intriganti omicidi; il tutto, a bordo di un battello da crociera sul fiume Nilo.

Poirot sul Nilo agatha christie mondadori

 

Gli anni e i romanzi successivi

Durante la seconda guerra mondiale, mentre il marito svolgeva un incarico per il governo al Cairo, Agatha si immerse nella scrittura: sono gli anni di Dieci piccoli indiani (Mondadori, traduzione di B. Della Frattina), l’inquietante romanzo in cui dieci perfetti sconosciuti si ritrovano a soggiornare in una villa lussuosa, su invito di un ospite misterioso e, senza saperlo, diventano prigionieri di un assassino invisibile.

dieci piccoli indiani agatha christie mondadori

Il romanzo, macchinoso e accattivante, è uno dei più famosi tra quelli firmati da Agatha Christie, un classico della letteratura noir in cui i ruoli di vittima e carnefice si confondono nel profetico avverarsi di una filastrocca; la BBC ne ha tratto la serie televisiva And then there were none. 

Seguirono numerose altre storie, titoli come Corpi al sole (Mondadori, traduzione di A. Tedeschi), Gli elefanti hanno buona memoria (Mondadori, traduzione di D. Fonticoli), Un delitto avrà luogo (Mondadori, traduzione di G. M. Griffini), fino a un totale di sessantasei romanzi e quattordici raccolte di racconti che la consacrarono come l’indiscussa ‘Regina del Mistero‘, come viene spesso definita. Quando, nel 1976, morì nel suo letto, di cause naturali, l’unico mistero che aveva lasciato irrisolto era quello della sua temporanea scomparsa, nel 1926.

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