Tanti veloci consigli della scrittrice Giusi Marchetta per regalare il romanzo o il saggio giusto in vista del Natale, pensati per chi si è ridotto all’ultimo minuto. Ce n’è per tutti i gusti e tutte le età…

Come ogni anno a fine novembre, appena l’epidemia di addobbi e luci natalizie ha cominciato a manifestarsi per le vie della città, ci siamo detti che per i regali c’era tempo. Abbiamo messo in conto interi weekend sacrificati allo scopo, tracciato linee immaginarie tra dono perfetto e destinatario ideale, comprato metri e metri di carta colorata in offerta complimentandoci con noi stessi per tanta, invidiabile, lungimiranza.

Come ogni anno, Natale è arrivato. I regali ci sono, o quasi: quelli perfetti ce li ha soffiati qualcun altro, nei weekend la vita ci ha distratto, e, abbandonati i sogni di gloria, abbiamo ripiegato su sciarpe, cravatte e calzini. Arrivati alla vigilia, possiamo dirci dignitosamente fuori pericolo. È a questo punto, però, che una parte del nostro cervello che credevamo buia viene attraversata dalla scia luminosa e splendente: questa cometa ha un nome, quello di un amico un parente che per motivi misteriosi è rimasto escluso dalle liste che abbiamo ricompilato mille volte solo per il gusto di spuntarle.

È andata così, ci diciamo. Del resto, a meno che la persona in questione sia una grande appassionata di rotoli di carta regalo strappati in parte, è troppo tardi per rimediare. Davanti a noi si aprono due strade: possiamo accettare stoicamente il regalo che questa persona ci farà sperando che ci perdoni (in fondo è Natale), oppure possiamo tentare l’impossibile e cercare di trovare all’ultimo minuto il regalo perfetto.

Ci precipitiamo in libreria. Mettiamo in conto una fila di due ore per pagare: restano cinque minuti per scegliere il romanzo o il saggio giusto per la persona in questione. Dobbiamo puntare sul sicuro o non faremo in tempo. Non si fanno prigionieri.

La lettera sovversiva di Vanessa Roghi

Se la persona in questione è un insegnante, di solito in libreria c’è l’imbarazzo della scelta. Il 2017, poi, è stato l’anno di don Milani: basta solo trovare quello giusto. Per chi già conosce la scuola di Barbiana ed è desideroso di andare oltre la Lettera a una professoressa ecco il Meridiano Mondadori con l’opera omnia. Per il professore che ha amato la scuola di Starnone e la vorrebbe più simile a come la sogna sono disponibili due saggi importanti: La lettera sovversiva di Vanessa Roghi (Laterza), che traccia un’efficacissima storia della scuola a partire dalla lingua, e Tutti i banchi sono uguali di Christian Raimo (Einaudi), un’argomentazione ben documentata sull’uguaglianza effettiva dei nostri alunni. Tra scuola e don Milani c’è infine anche il saggio Don Milani, parole per timidi e disobbedienti di Andrea Schiavon (ADD) che è originale, scorrevole e sul tema dà voce ai ragazzi di alcune scuole.

(Se la persona in questione è un insegnante che non ha mai letto Lettera a una professoressa, non perdere l’occasione di essere i primi a spedirgliela).

Per chi ama i racconti si va sul sicuro con Tutto è possibile di Elizabeth Strout (Einaudi). Davanti al (plausibile) dubbio di regalare un doppione, ricorrere alla grazia di Paradisi minori di Megan Mayhew Bergman (NN editore). Se la persona in questione è un adolescente amante dell’horror o un adulto amante dell’horror e delle belle storie, affidarsi a Stephen King e al suo Bazar dei brutti sogni (Sperling&Kupfer).

Se la persona in questione è un lettore esigente che non ha paura di farsi mordere dai libri, per fortuna è di nuovo in libreria lo spietatissimo Sirene di Laura Pugno (Marsilio), una distopia feroce capace di inorridire e commuovere nel giro di poche pagine. Altrettanto feroce, il mondo descritto da Margaret Atwood ne Il racconto dell’ancella (Ponte alle grazie). È il libro da regalare se:

  1. la persona in questione è una divoratrice di serie ma questa non l’ha ancora vista;
  2. la persona in questione ha già visto la serie ma non ha letto il libro;
  3. la persona in questione non ha visto la serie, né il libro, né conosce Margaret Atwood, ma volete ancora frequentarla.

A chi non legge romanzi regalare un saggio sull’argomento che preferisce. Prima informarsi, però, sul suddetto argomento o ripiegare su temi di interesse universale offerti da minimum fax: serie tv, (Complex tv di Jason Mittel) e sesso (Future sex, di Emily Witt).

Complex Tv di Jason Mittell

Ripensandoci: informarsi bene sugli interessi del destinatario oppure puntare su qualcosa di socialmente accettabile (es. l’amore per la lettura, Vite che sono la tua, Paolo di Paolo, Laterza). In ogni caso interrogarsi ripetutamente sull’opportunità di regalare Future sex alla nonna.

Al/alla trentenne regalare Macerie prime di Zerocalcare (Bao), tanto se lo aspetta e non l’ha comprato. Al/alla trentenne amante dello splatter, del gore, dell’hardcore, presentarsi con Total Overfuck di Miguel Angel Martin (Nicola Pesce editore) e obbligarlo a sfogliarlo davanti ai parenti. Per tutti gli altri Paco Roca va sempre bene.

Per il nipotino in ingresso alle medie è il momento di Wonder di R. J. Palacio (Giunti) che da quest’anno è un film; per quello in ingresso all’università Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro (Einaudi) che da quest’anno è un Nobel.

Se la persona in questione di solito non legge puntare su Le nostre anime di notte di Kent Haruf: i presenti assicureranno che merita; se invece legge puntare su Tom Drury, La fine dei vandalismi, (NN), o Citizen di Claudia Rankine (66th and 2nd) e sarà lei a ringraziarvi.       

A chi preferisce di solito un romanzo che tenga avvinghiati alla pagina per la trama procurare subito L’americano di Massimiliano Virgilio (Rizzoli); per chi sa apprezzare una lingua delicata e una storia commovente scegliere Umami di Laia Jufresa (SUR).

Per la cugina adolescente puntare su Tredici di Jay Asher (Mondadori): comunque vada saprà già che esiste una serie e avrà pietà di noi. Se poi ci si sente audaci, rischiare con Ragazze elettriche (Nottetempo) oppure andare sul sicuro regalandolo alla madre che, al momento giusto, lo passerà alla figlia.

E, a proposito, a nostra madre lettrice regalare Memoria di ragazza di Annie Ernaux, (L’orma), poi lasciarla sola a leggere e ricordare.

Libri comprati, missione completata, ci si potrà anche distrarre e andare a caccia di qualcosa che ancora non abbiamo letto: senza contare gli italiani arrivati sul podio dei premi più prestigiosi, il 2017 è stato anche l’anno di Chris Kraus, Richard Ford e Colson Whitehead. Vale la pena gli ultimi cinque minuti concedersi un altro giro per gli scaffali, aggiungere il proprio nome alla lista, regalarsi un libro anche solo per l’impagabile piacere di spuntarlo.

L’AUTRICE – Giusi Marchetta, nata a Milano nel 1982, è cresciuta a Caserta, poi si è trasferita a Napoli. Oggi vive a Torino dove è insegnante. Per Terre di Mezzo ha pubblicato le raccolte di racconti Dai un bacio a chi vuoi tu (2008), con la quale ha vinto il Premio Calvino, e Napoli ore 11 (2010). Il suo primo romanzo, L’iguana non vuole, è stato pubblicato nel 2011 da Rizzoli. Nel 2015 è uscito, per Einaudi, Lettori si cresce.
Qui tutti gli articoli scritti da Giusi Marchetta per ilLibraio.it.

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