La storia di una ragazza con il sottofondo delle più brillanti sit-com di inizio millennio, da “Will e Grace” a “Sex and the City”, con un pizzico de “Il Diavolo veste Prada”… Caroline O’Donoghue torna con un romanzo brillante e seducente, “La variabile Rachel”, che ha per protagonista una ventenne, in un contesto culturale ed economico di costante incertezza

Giornalista, autrice di podcast e scrittrice, la poliedrica Caroline O’Donoghue torna in libreria con un romanzo brillante e seducente, La variabile Rachel.

Protagonista è la ventenne Rachel, ragazza sognatrice e dalle mille risorse, continuamente scossa dalle montagne russe delle emozioni – dall’amicizia con il coinquilino James alla cotta per il Professore di Letteratura Fred Byrne, sino al primo grande amore Carey e al confronto con il mondo del lavoro.

La variabile Rachel O'Donoghue

La vicenda che ci presenta l’autrice è un’ironica commedia degli equivoci, è il ritratto di una Bridget Jones dei primi anni Anni Duemila, è la storia di una ragazza con il sottofondo delle più brillanti sit-com di quel periodo, da Will e Grace a Sex and the City, con un pizzico de Il Diavolo veste Prada.

Allo stesso tempo, come la protagonista stessa ci ricorda, sono gli anni dei sex tape di Paris Hilton, della tormentata Amy Winehouse, di Britney Spears, delle celebrità che danno scandalo e vengono giudicate, il cui comportamento è allo stesso tempo fonte di disapprovazione e di desiderio di emulazione per le giovani donne.

“Non so chi tentavo di impressionare. Non volevo un ragazzo, volevo romanticismo. Volevo ardore, non passare per una facile. Morivo dalla voglia di essere toccata, ma avevo il terrore di essere compromessa.”

In un turbinio continuo di emozioni che sbocciano e maturano in una ragazza alla ricerca del proprio Io, ogni incontro è una sfida che invita la vulcanica Rachel a trovare la propria strada, a dissipare i dubbi interiori nello scontro tra cruda realtà e nobili aspirazioni, è un inno alle scelte folli e apparentemente sconsiderate che tutti facciamo per amicizia e amore, anche a costo di rischiare qualche cicatrice in più.

Sebbene le tematiche raccontate da O’Donoghue siano incredibilmente universali – il passaggio all’età adulta, la difficoltà nel gestire le relazioni in modo maturo, la ricerca di un posto nel mondo -, ciò che rende prezioso questo romanzo è la capacità di calare la storia di Rachel in un contesto sociale estremamente preciso, quello dell’Irlanda colpita dagli effetti devastanti della crisi finanziaria che ha trascinato il Paese in una fase di profonda depressione.

Un romanzo che racconta con dissacrante ironia la complessità insita nel provare a consolidare la propria personalità e tracciare il proprio cammino quando i modelli di riferimento sono in continuo mutamento e spesso in contrasto tra loro, in un contesto culturale ed economico di costante incertezza.

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