Andrea Giunti, 28enne CEO del gruppo editoriale fiorentino di famiglia (e nipote del presidente Sergio), racconta i progetti di crescita, annuncia l’accordo con Storm Publishing, l’espansione della catena Giunti al Punto, il rinnovo del contratto di licenza con Disney e l’aumento della partecipazione in The Quarto Group. Non solo: il Gruppo Giunti, che punta sull’analisi dei dati con il supporto dell’AI, possiede il 51% di una start-up italiana specializzata nello scambio di libri usati, RebelBooks (sul modello di Vinted, sempre più usato da lettrici e lettori). Si guarda da un lato al pubblico più giovane, dall’altro ad autrici e autori esordienti…

“Un onore, ma anche una responsabilità”, quella di guidare il Gruppo di famiglia (che lo possiede dal 1935). Andrea Giunti, 28enne CEO di Giunti Editore, nipote dell’editore (e presidente) Sergio, apre a un gruppo di giornalisti le porte della storica sede, sulle colline fiorentine.

L’occasione, nei giorni della Buchmesse di Francoforte, è l’annuncio della partnership, “all’insegna dell’espansione internazionale e della collaborazione creativa”, tra il gruppo editoriale italiano e Storm Publishing: Giunti Editore acquisirà infatti una partecipazione in Storm pari al 20%, diventando così sia investitore sia partner strategico.

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L’accordo con Storm Publishing

L’accordo porterà al debutto di una nuova casa editrice sul mercato italiano, Storm, che proporrà i successi della casa madre, che punta su un approccio “data-driven e digital-first“. A inizio 2026 arriveranno nelle librerie italiane romanzi come The Passage di Irina Shapiro (in vendita dal 14 gennaio) e Little Ghosts di Gregg Dunnet (in uscita il 10 febbraio).

A sua volta, in futuro titoli italiani di successo editi da Giunti e Bompiani potranno uscire in lingua inglese con Storm.

Nata da un’idea di Oliver Rhodes, ex consigliere di amministrazione di Hachette con delega all’editoria digitale, e già fondatore della casa editrice Bookotoure (riferimento per l’editoria digital-first), Storm Publishing è specializzata in narrativa commerciale per adulti in formato cartaceo, ebook e audiolibro. Fondata nel 2023, ha già venduto “oltre 3 milioni di copie nel mondo” e collabora con autori e autrici come Gregg Olsen, Irina Shapiro, Sally Rigby, Simon McCleave ed Ellie Alexander.

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Andrea Giunti nella foto di Massimo Sestini

Andrea Giunti nella foto di Massimo Sestini, nella storica sede fiorentina del Gruppo

Arriva anche il commento, piuttosto ambizioso, dello stesso Oliver Rhodes, che ha incontrato i Giunti un anno fa, proprio alla Fiera di Francoforte: “Siamo entusiasti di avviare questa partnership con un editore che combina in modo perfetto patrimonio culturale e spirito di innovazione. Fin dalle prime conversazioni con Andrea (Giunti, ndr), è stato chiaro che condividiamo la stessa visione e gli stessi valori. Questa collaborazione riflette la nostra convinzione che l’editoria raggiunge la sua massima forza quando le storie – e la conoscenza – possono circolare liberamente oltre i confini. Lavorando insieme, non solo creeremo nuove opportunità per gli autori, ma favoriremo anche lo scambio di competenze e l’innovazione, contribuendo a plasmare il futuro dell’editoria”.

Come l'arancio amaro

I numeri del Gruppo Giunti

Forte del bestseller Come l’arancio amaro di Milena Palminteri (“Siamo in trattativa per una trasposizione tv…”, svela Andrea Giunti), romanzo d’esordio (tardivo) vincitore del premio Bancarella 2025, il Gruppo fiorentino può comunicare numeri positivi, in un mercato trade che fa invece segnare il segno meno (-2,1%): dall’inizio dell’anno, per Giunti la crescita registrata è infatti pari al +4,5%: “Dal 2026 prevediamo di avere una posizione finanziaria netta (pfn) positiva e stimiamo un flusso di cassa in crescita del 10-15% nei prossimi 2-3 anni… Così finanzieremo le prossime operazioni”. Se da Giunti non nascondono la soddisfazione, è anche perché, quella che nel 2022 era una posizione finanziaria negativa per 29 milioni, oggi è “quasi azzerata” (-1,6 milioni).

librerie Giunti al Punto

Una libreria Giunti al Punto

Cresce la catena Giunti al Punto, e punta sulle nuove generazioni

Sul fronte librerie, quest’anno la catena Giunti al Punto si è allargata, aprendo 19 nuovi punti vendita, con l’assunzione di oltre 100 librai (“Con un’età media bassa”).

A proposito di nuove generazioni, da Giunti spiegano che negli ultimi anni si è abbassata anche l’età media dei clienti dei negozi di proprietà: “Un nuovo pubblico ha scoperto le librerie, e ovviamente la cosa ci fa ben sperare”.

Chiediamo all’editore quanto impattano i titoli dei marchi del Gruppo nel fatturato della catena di famiglia (che, nei prossimi mesi, si prepara a far rivivere una storica libreria nel centro di Napoli): “Su 180 milioni di euro, la quota dei nostri libri è pari a circa un terzo, siamo sotto al 35%“.

In un contesto che resta però decisamente non facile, e in cui la sfida è legata alla soglia di attenzione di potenziali lettrici e lettori di ogni età, sopraffatti dai contenuti che inondano social e piattaforme, l’obiettivo delle nuove partnership resta quello di “ampliare il pubblico, anche attraverso il forte sviluppo della catena di librerie di proprietà“.

Rinnovato il contratto di licenza con Disney 

E sempre a proposito del 2025 del Gruppo, Giunti ha da poco rinnovato il contratto di licenza per il marchio Disney libri (nel settore fumetti, invece, Disney collabora con Panini, ndr).

Ancora a proposito di accordi internazionali, Giunti ha poi aumentato la propria partecipazione in The Quarto Group, portandola a oltre il 30% (“Quarto, specializzata negli illustrati, con sede a Londra, New York e Boston, era sull’orlo del fallimento, e quindi siamo contenti di aver contribuito al suo risanamento. Non si può però nascondere la difficoltà che vive il settore dei volumi illustrati in Italia e all’estero”, aggiunge Andrea Giunti).

La vittoria del Nobel per la Letteratura 2025

László Krasznahorkai Vincitore del Premio Nobel per la letteratura 2025

László Krasznahorkai, vincitore del Premio Nobel per la letteratura 2025

Non c’è spazio solo per i libri per bambini e ragazzi e per la narrativa commerciale, ma anche per la grande letteratura, visto il Nobel appena vinto da Laszlo Krasznahorkai, pubblicato in Italia da Bompiani. L’autore ungherese, però, non potrà essere presente alla Fiera del libro di Francoforte a causa di un’influenza: “Nei prossimi mesi proporremo sia nuove edizioni delle sue opere sia un nuovo libro, Panino non c’è più, che potrebbe essere la sua ultima opera”.

sede Gruppo Giunti

La sede fiorentina del Gruppo Giunti

Si punta sugli esordienti, all’insegna della sostenibilità

Dopo che Roberto Saviano e Antonio Scurati hanno lasciato il Gruppo, rispettivamente per Einaudi Stile Libero e Feltrinelli, da Giunti e Bompiani non si sbilanciano sull’arrivo di autrici e autori noti e attualmente pubblicati da altri editori: “Per noi è fondamentale conservare l’indipendenza creativa, e la strada per riuscirci è quella di puntare su scrittrici e scrittori esordienti, da valorizzare e far crescere nel tempo… secondo noi è questa la via più virtuosa. Anche se, visti i nostri numeri in crescita, sono tanti gli agenti che ci propongono grandi nomi… staremo a vedere se arriveranno sorprese…”.

“I libri che un tempo erano legati a una determinata età, ora conquistano generazioni molto lontane”

Interviene Luigi Belmonte, arrivato in Giunti da Segrate nei mesi scorsi. Belmonte, che dal 2015 era il responsabile degli Oscar Mondadori, e che in precedenza è stato a capo dei Libri nella divisione Periodici di Segrate (è stato artefice, tra l’altro, del successo di Mondadori Comics), è stato chiamato in veste di Chief of Adult Publishing: “Da tempo assistiamo a un boom dei contenuti, in qualsiasi comparto della creatività umana, dai libri ai videogiochi, complice anche il supporto delle nuove tecnologie. Autori che un tempo scrivevano un libro ogni due anni, oggi ne firmano tre o quattro all’anno. Inevitabilmente, in un contesto che si è complicato, il rischio è di una frantumazione della proposta. Ma gli elementi positivi non mancano, a partire dalla curiosità verso i libri da parte di tante ragazze e ragazzi. Senza dimenticare il fatto che sempre più spesso i libri che un tempo erano legati a una determinata età, ora conquistano generazioni molto lontane“.

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“In altri Paesi la componente digital è più rilevante

Nel corso dell’incontro, si parla spesso dell’impatto del digitale nel mondo della lettura e dell’editoria. Andrea Giunti, che ha studiato all’estero (“ma da ormai 10 anni lavoro in casa editrice, in ruoli diversi”), è rimasto colpito della quota, superiore rispetto all’Italia, che nei fatturati degli editori anglosassoni fanno registrare ebook e audiolibri: “In Italia siamo ancora indietro, in altri Paesi la componente digital è più rilevante“.

L’analisi dei dati con il supporto dell’AI

Con il giovane Giunti si parla naturalmente di Intelligenza Artificiale, sia in relazioni ai rischi (compreso il copyright), sia alle opportunità: “La realtà è che dall’estero ci chiedono di firmare contratti che ne vietano qualsiasi uso, ma l’ascesa dell’utilizzo dell’AI non si può fermare… del resto, anche molte traduttrici e traduttori oggi si fanno supportare dall’AI… nel nostro caso, ci aiuta soprattutto nell’analisi dei dati. Per una realtà come la nostra, però, resta e resterà fondamentale la creatività umana, anche se nuove tecnologie e analisi dei dati avranno inevitabilmente sempre più importanza”.

Libri usati e book sharing, Giunti investe nella start-up RebelBooks

Rebel Books

Tra le tendenze degli ultimi anni, quella che vede sempre più persone (giovani, ma non solo) vendere e comprare libri usati su piattaforme come Vinted, tanto che si parla di “second hand generation”: non a caso, Giunti oggi possiede il 51% di una start-up italiana specializzata nello scambio di libri usati, con circa 50mila utenti attivi, stando alle dichiarazioni dell’editore, e un catalogo di quasi 200mila titoli. Parliamo di RebelBooks, “marketplace italiano dove – oltre a vendita e acquisto – si può praticare il book sharing”.

Per Andrea Giunti si tratta di un trend “da un lato preoccupante, ma che conferma, al tempo stesso, l’interesse verso i libri delle nuove generazioni“.

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Fotografia header: Andrea e Sergio Giunti nella foto di Massimo Sestini

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