Alla Buchmesse di Francoforte presentato il “Rapporto sullo stato dell’editoria”: finora, nel 2025 il mercato dei libri è in calo rispetto ai due anni precedenti. Per l’Associazione Italiana Editori, sulla “flessione di 20,7 milioni di euro delle vendite nei primi nove mesi” pesano “i ritardi nell’attuazione delle misure di sostegno alla domanda”. Continuano a crescere le librerie fisiche, mentre calano l’ecommerce e la GDO. In ascesa la narrativa e i libri per bambini e ragazzi, in discesa saggistica e fumetti. Bene la vendita di diritti di traduzione di opere italiane all’estero… – Dati, commenti e particolari

Dalla Frankfurter Buchmesse, la Fiera del libro in corso a Francoforte fino al 19 ottobre, arrivano sia buone sia cattive notizie per il mondo del libro italiano: da un lato, l’Italia, che l’anno scorso è stata Ospite d’Onore al più importante appuntamento dell’anno per l’editoria mondiale, ha visto i suoi editori incrementare dell’8% la vendita di diritti di traduzione di opere italiane all’estero, per un totale di 8.484 contratti firmati (è il secondo risultato migliore, dopo quello del 2019, da quando l’Associazione Italiana Editori ha avviato nel 2001 le rilevazioni); dall’altro, però, il mercato italiano del libro mostra segnali di flessione: nel 2024 ha chiuso a 3,234 miliardi, in calo dell’1,4% rispetto all’anno precedente. La discesa è continuata nel 2025: il solo mercato trade (libri di narrativa e saggistica a stampa venduti nelle librerie fisiche e online e nei supermercati) cala del 2% a valore e del 2,7% a copie nel periodo gennaio-settembre: nei primi nove mesi sono state vendute 1,9 milioni di copie in meno dell’anno scorso, pari a 20,7 milioni di euro di minori introiti, anche se a partire da luglio ci sono parziali segnali di ripresa.

Il mercato del libro nel 2024 è in flessione: il confronto con i due anni precedenti

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Sono questi i dati principali dell’editoria italiana illustrati alla Frankfurter Buchmesse in occasione della presentazione del Rapporto sullo stato dell’editoria, a cura dell’ufficio studi AIE e che si è svolta nello stand collettivo italiano (padiglione 5.0 – Stand A19, A39, B19) dopo la cerimonia di inaugurazione.

Il dato sull’internazionalizzazione conferma il buon lavoro fatto l’anno scorso, pur in un contesto molto difficile, e la solidità dell’editoria italiana– spiega il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta –. Ma sul versante del mercato interno scontiamo i ritardi nell’attuazione delle misure di sostegno alla domanda. La flessione di 20,7 milioni di euro delle vendite nei primi nove mesi è inferiore ai 25 milioni stanziati a inizio anno per le biblioteche, che a settembre non erano ancora stati spesi per la mancanza dei decreti attuativi. Tale misura, se applicata prima, avrebbe potuto incidere in modo diverso sul mercato e confidiamo contribuisca ora alla parziale ripresa in atto a partire da luglio. Inoltre continua la riduzione degli acquisti con le Carte per i neo-diciottenni dopo che l’erogazione è stata legata all’ISEE e al voto di diploma: al netto di questo calo, la dinamica del mercato è positiva, a dimostrazione del fatto che gli incentivi, negli anni scorsi, hanno funzionato e creato un’abitudine alla lettura. Chiediamo al governo una modifica dell’attuale regolamentazione, allargando il più possibile la platea e semplificando l’accesso, pur nel riconoscimento dell’impegno scolastico”.

Il chiarimento di Cipolletta: “Ritengo che non ci sia alcun contrasto tra me e il ministro della Cultura Alessandro Giuli”

Ritengo che non ci sia alcun contrasto tra me e il ministro della Cultura Alessandro Giuli, a cui in diverse occasioni l’Associazione Italiana Editori ha riconosciuto pubblicamente il merito per quanto sta facendo per il settore dell’editoria libraria”, dichiara ancora Cipolletta, con un chiarimento successivo all’incontro della mattinata. Il presidente di AIE Innocenzo aggiunge: “Anche oggi ho sottolineato nel mio intervento alla Buchmesse l’apprezzamento per il fatto che siano stati stanziati 25 milioni di fondi speciali per le biblioteche nel 2025, altri cinque per il 2026, a cui si sono poi aggiunti ulteriori 30 milioni nel corso dell’anno. È un dato di fatto che sino a settembre le biblioteche non abbiano ancora potuto spendere questi soldi e che questo abbia avuto un impatto sul mercato: si tratta di tempistiche tecniche che non dipendono dalla volontà del ministro. Non potevo non sottolineare, commentando i dati dei primi 9 mesi, che mancavano i soldi relativi alle biblioteche: la mia è stata una analisi tecnica dell’andamento del mercato – ha continuato Cipolletta –. Ci aspettiamo adesso che arrivino mesi più positivi per il settore e che tale ripresa, di cui abbiamo iniziato a vedere alcuni segnali a partire da luglio, si estenda poi al 2026 con risultati ancora migliori. Nessuna polemica personale tra me e il ministro”.

vendite librerie

Insieme a Cipolletta, sono intervenuti l’Ambasciatore d’Italia in Germania Fabrizio Bucci e Ferdinando Fiore, direttore dell’ufficio di Berlino di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Quest’anno gli espositori italiani alla Buchmesse di Francoforte (gruppi editoriali, case editrici non affiliate ai gruppi, agenti letterari) sono 144, di cui 67 presenti nello stand collettivo italiano organizzato da ICE – Agenzia in collaborazione con AIE.

Crescono le librerie, cala l’online…

Nei primi nove mesi dell’anno crescono le vendite di libri nelle librerie fisiche, che raggiungono una quota del 55,5% del mercato trade, mentre gli store online scendono al 40,2% e la grande distribuzione al 4,4%.

Crescono narrativa e bambini e ragazzi, in calo saggistica e fumetti

Andamento contrastato tra i generi: si conferma la crescita della narrativa italiana (più 3%) e straniera (più 0,1%) e torna in positivo dopo un leggero calo nel 2024 l’editoria per bambini e ragazzi (più 3,9%). In flessione tutti gli altri generi: saggistica generale (meno 3,3%), manualistica (meno 4,7%), fumetti (meno 5%), saggistica specialistica (meno 10,9%).

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La catastrofica visita allo zoo libri joel dicker

A proposito, quali sono i libri più venduti in Italia tra gennaio e settembre 2025? In attesa che questa speciale classifica cambi da qui a fine anno con le vendite natalizie, finora (come raccontiamo qui nel dettaflio) si piazza al primo posto l’autore svizzero Joël Dicker con La catastrofica visita allo zoo (La nave di Teseo), seguito dall’autobiografia di Papa Francesco, Spera (Mondadori), e da Verrà l’alba, starai bene, di Gianluca Gotto (Mondadori).

bestseller 2025

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La produzione

Nel 2024 sono stati pubblicati in Italia 85.872 titoli a stampa, di cui 69.168 titoli per il mercato trade (80%). I titoli self-published sono il 16%, i libri scolastici il 4%. Per la prima volta, il catalogo vivo da cui gli italiani possono scegliere quali libri leggere ha superato il tetto di 1,5 milioni di titoli, a 1,53 milioni. Ai numeri della produzione di libri a stampa pubblicati nel 2024 vanno aggiunti 37.659 ebook pubblicati nel corso dell’anno.

Lettura e abitudini di consumo

L’Italia si conferma un Paese diviso negli indici di lettura: dichiarano di aver letto almeno un libro negli ultimi dodici mesi, anche solo in parte, il 73% degli italiani tra i 15 e i 74 anni, secondo i dati dell’Osservatorio AIE sulla lettura. In termini assoluti, si tratta di 32,4 milioni di italiani, in leggero calo rispetto ai 32,8 milioni dell’anno precedente. Ma mentre al Centro-Nord legge il 77% degli italiani, la percentuale scende al 62% nel Sud e Isole (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Il 38% degli italiani tra i 15 e i 74 anni non ha comprato nessun libro negli ultimi dodici mesi, il 30% da 1 a 3, l’11% da 4 a 6, il 12% da 7 a 11, il 9% più di 12. Questi ultimi, però, acquistano il 47% di tutti i libri a stampa venduti in Italia in un anno. Gli acquirenti di e-book sono invece il 31% della popolazione 15-74 anni, quelli di audiolibri il 14%.

 

 

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